lunedì 7 luglio 2025

Valérie Perrin - TATA'

 






Autore: Valérie Perrin

TitoloTatà

Titolo originale: Tata

Traduzione: Alberto Bracci Testasecca

Genere: Letteratura francese, Narrativa domestica

Editore: edizioni E/O

CollanaDal Mondo

Data di uscita: 19 novembre 2024

Pagine608

Prezzo ediz. cartacea € 19,95

E book Kindle: 14,99 €

Ambientazione: Gueugnon, paesino della Saona e Loira (Francia)

Dal sito della casa editrice E/O:

"Valérie Perrin è autrice di quattro romanzi. Il suo primo libro, Il quaderno dell’amore perduto, ha vinto il premio Choix des Libraires Littérature 2018, oltre a una decina di premi nazionali. Cambiare l’acqua ai fiori, suo secondo romanzo, ha vinto diversi premi, tra cui il Prix Maison de la Presse 2018, ed è stato un successo internazionale. La terza opera pubblicata dall’autrice, Tre, ha vinto il premio Babelio nel 2022. In totale, i libri di Valérie Perrin hanno conquistato più di 3 milioni di lettori francesi e sono stati tradotti in 40 lingue. In Italia i suoi libri hanno venduto oltre 1.500.000 copie. Le Figaro l’ha inserita nella lista degli autori francesi che hanno venduto più libri nel 2019 e nel 2022."


  

Recensioni

Tatà di Valérie Perrin (e/o, traduzione di Alberto Bracci Testasecca) è un intreccio raffinato, un’indagine nella vita degli altri, per capire la propria, ed è un romanzo che come una scatola cinese ne contiene diversi.
È un racconto molto personale, ambientato nei luoghi dell’infanzia dell’autrice, che con discrezione e delicatezza tratta le vite dei suoi protagonisti, dando voce anche a chi in apparenza non l’ha mai avuta. (Il Libraio.it)

Con il suo indubbio talento di narratrice l'autrice del bestseller planetario Cambiare l'acqua ai fiori (2019) cattura il lettore e lo imprigiona in un romanzo corale dove le vicende dei vari protagonisti si mischiano in un puzzle intricato e avvincente. Perrin è moglie del regista Claude Lelouch, a cui dedica anche la sua opera, e la trama diventa un grande omaggio all'universo cinematografico, colma di citazioni di pellicole famose, dettagli anche tecnici su chi esercita la settima arte, oltre a vere e proprie dichiarazioni d'amore da appassionata cinefila. (Patrizia Violi, Corriere della Sera)

Piace perché le sue storie fanno piangere e sorridere nello stesso momento. I suoi personaggi così reali, così vicini, entrano a far parte delle nostre vite e ci fa nostalgia, arrivati all’ultima pagina, doverli lasciare. Violette, Justin e Hélène, ma anche Adrien, Étienne e Nina, infine Colette con le loro vite, apparentemente ordinarie, invece piene di enigmi di cui, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, ricostruiamo i pezzi, ci parlano della vita — la nostra — dove al dolore s’affianca la bellezza. (Ilaria Zaffino, la Repubblica)

Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice E/O

"Agnès non crede alle sue orecchie quando viene a sapere del decesso della zia. Non è possibile, la zia Colette è morta tre anni prima, riposa al cimitero di Gueugnon, c’è il suo nome sulla lapide... In quanto parente più prossima tocca ad Agnès andare a riconoscere il cadavere, e non c’è dubbio, si tratta proprio della zia Colette. Ma allora chi c’è nella sua tomba? E perché per tre anni Colette ha fatto credere a tutti di essere morta? È l’inizio di un’indagine a ritroso nel tempo. Grazie a vecchi amici, testimonianze inaspettate e una misteriosa valigia piena di audiocassette, Agnès ricostruisce la storia di una famiglia, la sua, in cui il destino dei componenti è legato in maniera indissolubile a un circo degli orrori, all’unica sopravvissuta di una famiglia ebrea deportata e sterminata dai nazisti, alle vicende di un celebre pianista e a quelle di un assassino senza scrupoli, alle subdole manovre di un insospettabile pedofilo e al tifo sfegatato per la locale squadra di calcio, il FC Gueugnon. "

Giudizio personale

Il libro, secondo me, è troppo, troppo di tutto. Troppi personaggi, troppe trame, troppi salti temporali. Penso che la scrittrice, sicuramente talentuosa e con una scrittura accattivante, questa voglia abbia preteso troppo da se stessa. Il prodotto finale è un libro lungo, noioso, scarsamente avvincente che doverse volte ho avuto la tentazione di chiudere, per passare ad altro. E poi forse è ora di cambiare location, basta cimiteri!


Stile
6/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Piacevolezza lettura
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Trama
5/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
5/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: no, troppo tedioso.

giovedì 19 giugno 2025

Andrea Bajani - L'ANNIVERSARIO

 








Autore: Andrea Bajani

Titolo: L'anniversario

Genere: Narrativa domestica

Editore: Feltrinelli

Collana: I Narratori

Data di uscita 28 Gennaio 2025

Pagine128

Prezzo ediz. cartacea: 15,20 €

E book Kindle: 10,99 €

Ambientazione: Lazio e Piemonte


Dal sito della casa editrice Feltrinelli:

"Andrea Bajani è nato a Roma nel 1975. È autore, fra gli altri, dei romanzi Cordiali saluti (Einaudi 2005), Se consideri le colpe (Einaudi 2007, Feltrinelli UE 2021; premi Super Mondello, Brancati, Recanati e Lo Straniero), Ogni promessa (Einaudi 2010, Feltrinelli UE 2021; premio Bagutta), Mi riconosci (2013), La gentile clientela (2013) e Il libro delle case (2021, finalista al premio Strega e al premio Campiello). È inoltre autore dei volumi di poesie Promemoria (Einaudi 2017), Dimora naturale (Einaudi 2020) e L’amore viene prima (Feltrinelli, 2022).

I suoi libri sono tradotti in 17 Paesi. È writer in residence presso la Rice University di Houston, in Texas."







Recensioni

L’anniversario che dà il titolo al libro non è un compleanno qualsiasi ma la celebrazione del giorno in cui, dieci anni prima, il figlio ha lasciato la casa dei genitori per non tornarci mai più. In questo caso più che di un allontanamento si tratta di una cancellazione totale, quasi violenta, che assomiglia alla strategia di un agente segreto che cambia numero di telefono e addirittura continente per far perdere le sue tracce. (Serena Dandini, Io Donna)

Fuggire, sparire per essere se stessi, rinascere ma in fondo restare in qualche modo presenti è la voce de L'anniversario. (Mauretta Capuano, www.ansa.it)

Quando ho letto il romanzo di Andrea Bajani, L’anniversario, appena uscito per Feltrinelli e già molto letto, amato, discusso, sottolineato (un’amica mi ha scritto: ho appena finito di leggere, devo assolutamente fumare una sigaretta), ho pensato che dev’essere stato un libro a lungo contemplato, forse da sempre contemplato.
Un libro a cui l’autore ha girato intorno chissà per quanto tempo prima di arrivare a scegliere questa forma diretta, “scandalosamente calma”, come ha scritto Carrère dopo averlo letto, con un distacco talmente intimo da farmi immaginare un uomo adulto, una specie di gigante con in mano un grande microscopio dal quale osserva, dall’esterno ma trapassando il tetto e i muri con lo sguardo, la casa in cui non è più tornato da dieci anni. (Annalena Benini, Il Foglio)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Feltrinelli

"Si possono abbandonare il proprio padre e la propria madre? Si può sbattere la porta, scendere le scale e decidere che non li si vedrà più? Mettere in discussione l’origine, sfuggire alla sua stretta? Dopo dieci anni sottratti al logoramento di una violenza sottile e pervasiva tra le mura di casa, finalmente un figlio può voltarsi e narrare la sua disgraziata famiglia e il tabù di questa censura “con la forza brutale del romanzo”. E celebrare così un lacerante anniversario: senza accusare e senza salvare, con una voce “scandalosamente calma”, come scrive Emmanuel Carrère a rimarcarne la potenza implacabile. Il racconto che ne deriva è il ritratto struggente e lucidissimo di una donna a perdere, che ha rinunciato a tutto pur di essere qualcosa agli occhi del marito, mentre lui tiene lei e i figli dentro un regime in cui possesso e richiesta d’amore sono i lacci di un unico nodo. L’isolamento stagno a cui li costringe viene infranto a tratti dagli squilli di un apparecchio telefonico mal tollerato, da qualche sporadico compagno di scuola, da un’amica della madre che viene presto bandita. In questo microcosmo concentrazionario, a poco a poco si innesta nel figlio, e nei lettori, un desiderio insopprimibile di rinascita – essere sé stessi, vivere la propria vita, aprirsi agli altri senza il terrore delle ritorsioni. Con la certezza che, per mettersi in salvo, da lì niente può essere salvato."

Giudizio personale

Bajani ci racconta in prima persona la sua famiglia, addentrandosi in tematiche attuali come il patriarcato e la violenza in famiglia. Il libro parla del percorso compiuto dall'autore per distaccarsi totalmente e definitivamente dalla sua famiglia, celebrandone l'anniversario. Una famiglia come tante altre con un padre padrone e violento, una madre succube e due figli che tentano di sottrarsi a queste dinamiche stritolanti. Mi ha decisamente impressionato la freddezza stilistica e linguistica che descrive la freddezza del distacco. Anche se qualcuno lo ha ritenuto noioso, io lo definisco originale e traumatico.


Stile
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Piacevolezza lettura
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: sì

domenica 15 giugno 2025

Paul Murray - IL GIORNO DELL'APE

 




Autore: Paul Murray

TitoloIl giorno dell'ape

Titolo originale: The Bee Sting

Traduzione: Tommaso Pincio

GenereNarrativa contemporanea

Editore: Einaudi

CollanaStile Libero Big

Data di uscita: 28 gennaio 2025

Pagine664

Prezzo ediz. cartacea € 22,00

E book Kindle: 11,99 €

Ambientazione: Irlanda

Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Paul Murray è nato a Dublino nel 1975. I suoi primi tre libri, tra cui Skippy muore (Isbn, 2010, e in corso di pubblicazione per Einaudi Stile Libero), sono stati un successo di critica e pubblico. Il giorno dell'ape (Einaudi 2025), il suo quarto romanzo, ha vinto numerosi premi ed è stato tradotto in tutto il mondo."

  



Recensioni

Il romanzo piú bello che ho letto quest’anno. Una saga tentacolare, una formidabile prova di narrativa realista. (Bret Easton Ellis)

Non vedevo l’ora di leggere questo libro. (David Nicholls)

Un trionfo: quest’anno non leggerete un romanzo piú ironico, commovente, onesto. (The Guardian)

Un classico, come Le correzioni. (The Times)

Travolgente, acuto, memorabile. (Financial Times)

Un capolavoro. (The Irish Independent)

Una fenomenale epopea narrativa. (The Independent)

Trama (senza spoilerare)
Il giorno dell’ape racconta le vicende della famiglia Barnes, alle prese con difficoltà economiche e personali in un’Irlanda post-crisi. Dickie trascura i suoi problemi finanziari, dovuti al fallimento della sua concessionaria, per costruire un bunker apocalittico, mentre sua moglie Imelda vende gioielli su Ebay per far quadrare i conti. Nel frattempo, i figli Cass e PJ vivono il loro personale disorientamento: lei ribellandosi e sabotando il proprio futuro scolastico, lui pianificando una fuga da casa. Cosa ha scatenato questa spirale di disastro? È stata la famigerata puntura d'ape che ha rovinato il matrimonio di Imelda? O forse quell’incidente d'auto avvenuto poco prima che nascesse Cass? La famiglia, pur vivendo sotto lo stesso tetto, è profondamente isolata l'uno dall'altro, ognuno chiuso nella propria solitudine".

Giudizio personale
Il libro è diviso in parti in cui ciascun personaggio della famiglia racconta se stesso e gli avvenimenti passati e presenti sotto forma di flusso di coscienza, un po' alla Joyce, per intenderci e lo stile di scrittura cambia seguendo il personaggio che racconta. Ad esempio, il personaggio di Imelda racconta senza punteggiatura, scelta credo voluta dall'autore per meglio rappresentare il suo stato mentale e il flusso ininterrotto dei suoi pensieri. Murray è stato capace di intrecciare stili narrativi e vicende raccontate, riuscendo a catturare l'attenzione del lettore. Ho letto commenti che accusano il romanzo di essere noioso: non sono d'accordo anche se all'inizio il ritmo narrativo è lento, al contrario del finale in cui diventa vorticoso. Forse si poteva raccontare il tutto con 200 pagine di meno, comunque vale la pena di leggerlo.

Stile
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Piacevolezza lettura
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
9/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Giudizio complessivo
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜








Consiglio di lettura: forse non è il capolavoro raccontato in certe recensioni, ma è comunque un libro sopra la media, che vale la pena leggere.