domenica 27 febbraio 2022

Emma Stonex - I GUARDIANI DEL FARO

 



AutoreEmma Stonex

Titolo: I guardiani del faro

Titolo originaleThe Lamplighters

Genere: Narrativa contemporanea, Suspense, Mystery, Thriller psicologico

Editore: Mondadori

Collana: Omnibus

Data di uscita18 maggio 2021

Pagine336

Prezzo ediz. cartacea:  € 19,00

E book Kindle:  € 9,99

AmbientazioneCornovaglia (regno Unito)


Dal sito della casa editrice Mondadori:

"Emma Stonex è nata nel 1983 ed è cresciuta nel Northamptonshire. La sua storia d’amore con i fari e il mare è iniziata durante le vacanze trascorse da bambina in Cornovaglia e sull'isola di Wight. Prima di diventare scrittrice a tempo pieno, ha lavorato come editor in una grande casa editrice. Vive a Bristol con il marito e le loro due figlie."






Recensioni

Ispirato, come detto, da eventi reali, "I guardiani del faro" è un romanzo avvincente e ricco di suspense, una storia indimenticabile di isolamento e ossessione, di realtà e illusione, di amore e dolore, che esplora il modo in cui le nostre paure offuscano il confine tra il reale e l’immaginario.
Conteso all'asta da tutti gli editori del mondo, è stato definito da Usa Today "uno dei cinque libri imperdibili dell'anno" e dal Guardian "il romanzo da leggere assolutamente nel 2021". (tgcom24.mediaset.it/cultura)

La britannica Emma Stonex si è ispirata alla sparizione di tre guardiani su un'isoletta delle Ebridi nel 1900 per elaborare una storia sulla solitudine, sui rimpianti, sui segreti e sulle bugie che raccontiamo alle persone che amiamo. (Antonella Lattanzi, Corriere della Sera, la Lettura)

Il thriller è essenzialmente psicologico, lo stile è molto intimistico. I personaggi sono ben caratterizzati e con una buona introspezione psicologica. Il ritmo narrativo è scorrevole e i capitoli non sono eccessivamente lunghi.
Fino alla fine l’autrice mantiene plausibili le interpretazioni razionali e soprannaturali della vicenda.
Consiglio, se avete la possibilità, di leggere “I guardiani del faro“ in riva al mare; io l’ho fatto perché l’ho portato con me in vacanza, per cui è stata una full immersion: mare dentro al libro, mare intorno a me… magnifico! (labottegadeilibri.it)

Trama (senza spoilerare)

Nel 1992 Dan Sharp, scrittore di romanzi di avventura, decide di scoprire la verità dietro uno dei più grandi misteri marittimi risalente a vent'anni prima. Nell'inverno del 1972, tre guardiani sparirono da un faro al largo della Cornovaglia, a miglia di distanza da Land’s End. Si trattava del faro conosciuto come lo Scoglio della Fanciulla, un faro che spunta direttamente dal mare. Si lasciarono dietro una serie di indizi: una porta d’entrata sbarrata dall'interno, due orologi fermi alla stessa ora e una tavola imbandita per due persone. Sul diario del primo guardiano c’era scritto che una tempesta si stava addensando intorno al faro, eppure inspiegabilmente il tempo era rimasto sereno.

Per svolgere la sua indagine Dan Sharp ascolterà le tre donne rimaste prive dei loro uomini. Helen, moglie del primo guardiano Arthur Black, Jenny, moglie del primo assistente William (Bill) Walker e Michelle Davies, fidanzata di Vincent (Vince) Bourne, il secondo assistente.

Quello che è accaduto avrebbe dovuto unire le tre donne, ma in realtà è accaduto il contrario. Ognuna ha le sue ipotesi su ciò che può essere successo quel giorno. Può esserci stata un’onda anomala, possono essersene andati di loro volontà, può essere stato uno di loro con precedenti penali oppure una minaccia giunta dall'esterno.

Mettendosi a rimestare i ricordi di persone che avrebbero preferito chiudere la faccenda, lo scrittore si è cacciato in un mare di nebbia come quello che spesso circondava il faro, da cui emergono silenzi e dolori, segreti fino ad allora custoditi, mezze verità e menzogne.

Giudizio personale

Ispirato alla storia reale della sparizione nel 1900 di tre guardiani di un faro su un'isoletta delle Ebridi, spostata cronologicamente nel 1972 e geograficamente in Cornovaglia, il libro alterna la descrizione degli ultimi giorni trascorsi al faro nel 1972 con le indagini condotte dallo scrittore Dan Sharp (che non appare quasi mai nel libro) attraverso il racconto delle tre donne. I requisiti necessari per una storia avvincente cc'erano tutti, mescolati alla descrizione della solitudine, delle ossessioni e delle irrazionalità che permeano le vite dei protagonisti. Il prodotto finale lascia però qualche perplessità, come se si trattasse di una torta con ottimi ingredienti ma non lievitata bene. Un po' troppo prolisso, perde il ritmo strada facendo; rimane comunque la curiosità di arrivare alla fine.


Stile
5/10
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Piacevolezza lettura
6/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
6/10
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Giudizio complessivo
6/10
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Consiglio di lettura: sì, se si ama il genere thriller psicologico.

sabato 19 febbraio 2022

Kazuo Ishiguro - KLARA E IL SOLE

 




AutoreKazuo Ishiguro

Titolo: Klara e il Sole

Titolo originaleKlara and the Sun

Genere: fantascienza

Editore: Einaudi

Collana: Supercoralli

Data di uscita2 marzo 2021

Pagine280

Prezzo ediz. cartacea € 19,50

E book Kindle:  € 9,99

Ambientazionenon specificata


Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Kazuo Ishiguro è nato a Nagasaki nel 1954 e si è trasferito con la famiglia in Inghilterra nel 1960. Tutti i suoi romanzi sono tradotti in italia da Einaudi: Un pallido orizzonte di colline (1982), Un artista del mondo fluttuante (1986), Quel che resta del giorno (ultima edizione Super ET 2016), Gli inconsolabili (1995 e 2012), Quando eravamo orfani (2000), Non lasciarmi (ultima edizione Super ET 2016), Il gigante sepolto (2015 e 2016), Crooner (2018) e Klara e il sole (2021). Per Einaudi ha pubblicato anche la raccolta di racconti Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (2009, 2010 e 2019) e La mia sera del ventesimo secolo e altre piccole svolte (2018). Da Quel che resta del giorno (Man Booker Prize 1989) è stato tratto un famoso film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson. Nel 2008 il «Times» l'ha incluso fra i 50 più grandi autori britannici dal 1945. Nel 2017 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura."






Recensioni

Nel romanzo Klara e il Sole (Einaudi), il primo dopo il Nobel nel 2017, Kazhuo Ishiguro immagina un futuro non così remoto nel quale si possono acquistare automi capaci di interagire con noi anche emotivamente. (Corriere tv, La lettura)

Emozionarsi e pensare. Coniugare e fondere la ragione e i sentimenti in un unico romanzo, tenendo in equilibrio e alla stessa intensità, due fattori che siamo abituati a considerare contrapposti. Il romanzo Klara e il sole unisce lo stato d’incanto che attraversa il percorso di costruzione di un libro per bambini, con l’indagine scientifica e tecnologica a cui ci ha abituato Ishiguro. (La Stampa, Tuttolibri)

Il suo ultimo romanzo, Klara e il Sole (uscito in Italia per Einaudi), è il primo che il 66enne autore inglese di origine giapponese ha pubblicato dopo avere ricevuto nel 2017 il massimo riconoscimento della letteratura mondiale. (Enrico Franceschini, la Repubblica)

Trama (senza spoilerare)

Dalle diverse posizioni in cui viene sistemata in negozio, Klara osserva con curiosità il mondo esterno ed è attratta soprattutto dal Sole e dai suoi disegni sulle diverse cose, in modo particolare sul palazzo RPO dietro cui esso sparisce ogni sera. Klara osserva i passanti, i bambini che la osservano dal vetro, tutte le cose la affascinano e la sorprendono.

Klara è un androide, robot umanoide di generazione B2 ad alimentazione solare, un AA (Amico Artificiale) con il più sofisticato livello di understanding, in attesa insieme agli amici Rosa e Rex di essere scelta da qualche piccolo umano. Lo farà Josie, ragazzina vivace e sensibile e Klara capisce immediatamente di appartenerle e per sempre. Josie però soffre di un male oscuro che tiene in scacco il suo futuro e la sua stessa vita. Klara cercherà di adeguarsi ai difficili rapporti con la Madre, con Domestica Melania, con Rick, l’amico di Josie. Klara è pronta a tutto pur di salvare Josie e sa pure cosa dovrà fare: dovrà cercare il posto dove il Sole va a riposare. Dovrà trovare il Sole, da cui deriva ogni nutrimento vitale e attirarne l’attenzione sulla salvezza della sua amica, anche al prezzo di perdere qualcosa di sé. Tutto ciò in un mondo in cui l’ansia riguardo gli AA sta dilagando, perché la gente sostiene che stiano diventando troppo intelligenti e non riesce a capire ciò che succede dentro di loro.

Giudizio personale

Si tratta del primo libro pubblicato da Ishiguro dopo il conferimento del premio Nobel. Non avevo mai letto niente di questo Autore (ho messo la A maiuscola non a caso) e quando ho scoperto che il genere del libro era classificato come "fantascienza" mi sono quasi pentito di averlo comprato. Se ciò non bastasse, le prime pagine mi hanno confuso: non capivo le sigle usate, non capivo chi era Klara. Come avrei sbagliato a fermarmi a queste difficoltà iniziali e liquidare così un piccolo gioiello. E' riduttivo parlare di fantascienza davanti ad un libro scritto in modo semplice e delicato, che potrebbe essere un romanzo ma anche una fiaba, che parla di amore, affetti, sacrifici in un mondo che potrebbe essere quello che ci aspetta e li racconta in modo efficace e struggente. Ne risulta una lettura piacevole, emozionante e scorrevole.

Stile
9/10
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Piacevolezza lettura
9/10
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Rappresentazione personaggi
8/10
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Trama
8/10
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Giudizio complessivo
9/10
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Consiglio di lettura: sì.

lunedì 14 febbraio 2022

Ilaria Tuti - FIGLIA DELLA CENERE

 






AutoreIlaria Tuti

TitoloFiglia della cenere

Genere: Mystery, Fiction storica, Giallo, Police procedural

Editore: Longanesi

Collana: LA GAJA SCIENZA

Data di uscita03-06-2021

Pagine368

Prezzo ediz. cartacea: cartonato € 18,60 

E book Kindle: 9,99 €

AmbientazioneAquileia e dintorni (Friuli Venezia Giulia)


Dal sito della casa editrice Longanesi:

"Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Il thriller Fiori sopra l’inferno, edito da Longanesi nel 2018, è il suo libro d’esordio. Il secondo romanzo, Ninfa dormiente, è del 2019. Entrambi vedono come protagonisti il commissario Teresa Battaglia, uno straordinario personaggio che ha conquistato editori e lettori in tutto il mondo, e soprattutto la terra natia dell’autrice, la sua storia, i suoi misteri. Con Fiore di roccia (2020), e attraverso la voce di Agata Primus, Ilaria Tuti celebra un vero e proprio atto d’amore per le sue montagne, dando vita a una storia profonda e autentica. Nel 2021, con Luce della notte, torna alle storie di Teresa Battaglia. Del 2021 è anche la nomina di Ninfa dormiente agli Edgar Awards."






Recensioni

La consuetudine richiede di etichettare un romanzo in base al genere letterario.
Secondo quest’ usanza, l’ultimo libro di Ilaria Tutti sarebbe da ascrivere al genere thriller, o giallo, o mystery che dir si voglia, insomma una semplice narrazione di genere poliziesco, che tiene avvinto il lettore producendo tensione e suspense.
Certamente è anche questo, un dramma, un enigma che tiene desta l’attenzione e l’interesse: però prima di ogni altra cosa è davvero una bella storia, un racconto interessante, intrigante, intenso e profondo, un romanzo elegante. (qlibri)

Ancora una volta, plasmando il linguaggio fino a renderlo a tratti poetico, con un talento narrativo straordinario, Ilaria Tuti racconta un’indagine di dolore e crudeltà, che affonda le sue radici nelle ceneri di una storia risalente agli albori della Cristianità. (Tuttolibri, La Stampa)

La Tuti inserisce Teresa in una accattivante storia poliziesca mettendo però sotto la superficie temi importanti come la violenza fisica e psicologica sulle donne, le disuguaglianze di genere in campo lavorativo e la delicata questione della maternità negata o rifiutata. (Mauro Rossato, Il Gazzettino)

Trama (senza spoilerare)

Il commissario Teresa Battaglia era stata molto brava nel suo lavoro, non giudicava i colpevoli, cercava sempre di comprendere, ma questo aveva un prezzo. Soffriva, con loro. E dalla sofferenza e dalla cenere della sua vita precedente Teresa cercava di uscire. Ma la mente di Teresa non funziona più come prima, i ricordi si spezzano in frammenti che vanno perduti per sempre: soffre di demenza, ha l’Alzheimer.
Teresa ha quasi sessant'anni, è stanca nell'anima e nel corpo (dopo la tragica indagine del caso Ninfa dormiente che l’aveva vista salva per miracolo) e se ne sente più di ottanta. Deve recarsi al carcere di massima sicurezza perché il pluriomicida Mainardi, reo confesso, chiede di parlare soltanto con lei. Dopo ventisette anni di prigione, è riuscito ad evadere ma si è riconsegnato, poco tempo dopo, ai poliziotti che l’hanno riportato immediatamente in carcere. Il serial killer racconterà a Teresa che, durante la latitanza seguita all'evasione, è stato contattato per uccidere un uomo anziano e che lui ha eseguito il tutto come gli era stato indicato ma che ora il corpo non si trova più e che si è sentito braccato da qualcuno che all'esterno voleva ucciderlo, per cui si è riconsegnato alla polizia perché riteneva il carcere il luogo più sicuro per lui. Il Mainardi soffriva di una malformazione ossea, petto escavato congenito, aveva una fossa all'altezza dello sterno. Lo chiamavano “il senza cuore”. E’ un assassino seriale ed è anche un artista, ma Teresa capisce che qualcosa è mutato nella storia che Mainardi sta scrivendo con il sangue da quasi trent'anni.

Per cercare di capire la commissaria dovrà ritornare al passato, quel passato tragico e doloroso che tanto ha segnato la sua vita. Infatti ventisette anni prima la sua vita e quella di Giacomo (così lo chiama lei) si erano incrociate, l’allora ispettrice Battaglia aveva dovuto indagare sulle uccisioni del serial killer, la cui firma era l’asportazione delle falangi e l’apertura del petto delle vittime.

L'indagine dovrà però anche fare i conti con un passato molto più remoto, nascosto nel cuore della Basilica di Santa Maria Assunta ad Aquileia, che custodisce il mosaico pavimentale paleocristiano più antico ed esteso del mondo occidentale, un passato risalente al IV secolo d.C. quando l’era dei cristiani era iniziata, dentro la basilica di Aquileia ardevano le luci della nuova fede mentre intorno aleggiavano gli ultimi simulacri di culti morenti, il cristianesimo gnostico, il culto di Iside, che presto il vento del cristianesimo avrebbe disperso in cenere.

Giudizio personale

E' il primo libro che leggo della Tuti, quindi i riferimenti al passato mi hanno colto colpevolmente impreparato. E' un libro che mi ha avvinto, ma non convinto pienamente. Mi ha avvinto per la trama, per lo stile con cui è narrata, per l'incastonamento nella vicenda gialla di problematiche quali la condizione femminile, la violenza sulle donne e sull'infanzia, la disabilità. La figura di Teresa non si dimentica, una donna capace di cogliere i nessi tra gli eventi non solo con la mente ma anche col cuore, una figura forte e fragile nella sua malattia che non nasconde.
Il romanzo non mi ha convinto completamente per la struttura con cui è costruito: tre piani temporali che si intersecano. Un capitolo riguarda l'oggi, il capitolo successivo ventisette anni fa e ogni tanto fa capolino il quarto secolo d.C.. Secondo me, quest'altalena temporale disorienta il lettore che a un certo punto non sa più se sta leggendo dell'oggi o dell'ieri. Dal punto di vista del lettore forse sarebbe stato preferibile organizzare il libro in tre sezioni: IV secolo, ventisette anni fa, oggi. Ma io sono un lettore, non uno scrittore.

Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
6/10
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Rappresentazione personaggi
8/10
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Trama
5/10
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Giudizio complessivo
6/10
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Consiglio di lettura: sì.

mercoledì 2 febbraio 2022

Cristina Rava - I SEGRETI DEL PROFESSORE

 










Autore: Cristina Rava

Titolo: I segreti del professore

Genere: Noir, Mystery, Giallo

Editore: Rizzoli

Collana: Nero Rizzoli

Data di uscita: 25 febbraio 2020

Pagine384

Prezzo ediz. cartacea: brossura 19,00 €

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Langhe piemontesi, Acqui Terme e Liguria


Dal sito della casa editrice Rizzoli

"Cristina Rava è autrice della serie del commissario Rebaudengo e delle inchieste del medico legale Ardelia Spinola. Per Rizzoli ha pubblicato Di punto in bianco (2019) e I segreti del professore (2020)."

Dal sito della casa editrice Garzanti:

"Cristina Rava (1958) è nata e vive ad Albenga, sulla Riviera di Ponente, dove sono ambientati i suoi libri. Dopo aver iniziato gli studi in medicina ha fatto tutt'altro, lavorando nel settore dell’abbigliamento e poi in campagna, ma sempre con la scrittura come efficace salvagente per galleggiare nella vita. Già autrice di due raccolte di racconti e di una memoria storica, tutte legate al territorio ligure, dal 2007 ha intrapreso la via del noir."




Recensioni

Sorprendente. Divertente con quella tinta di black humour che personalmente ritengo irresistibile. Affascinante. Molto locale, anzi, molto piemontese. Ho chiuso il volume e ho lasciato che venissero su alcune parole per dargli una definizione, una tinta, e anche un suono.
Per essere un libro giallo e di mistero, dove il silenzio è uno strumento apprezzato per coprire i misfatti, queste pagine traboccano di suoni. Sono le parole che pronunciano i protagonisti della storia, quasi tutti piemontesi, che fanno sentire la musica singolare del loro accento, pur non parlando tantissimo.
Si sa, i piemontesi sono riservati, chiusi nel loro cappotto di cortesia, per cui non si sbilanciano mai, ma quando decidono di aprir bocca, lasciano il segno. È anche lo stile particolarissimo di Cristina Rava, che mi ha piacevolmente sorpreso: usa le parole e le virgole come tagli, e anche i silenzi sono salti nel buio.
Poche volte ho visto usare la lingua italiana in quel modo, e l’ho seguita attenta e ben sveglia, perché la musica che ne scaturisce è leggermente cacofonica ma, oh, talmente affascinante che ora vorrei ritrovarla in altri suoi libri. Quando leggerete il libro lo sentirete subito, e non potrete fare a meno di sedervi e chiedervi: ma dove mi sta portando? (Loredana Gasparri, thrillernord.it)

Tra Piemonte e Liguria, tra bicerin e pesto, si snoda la storia di Cristina Rava. Delicata, ricca di riferimenti culturali ed antropologici.
Il professore ha i suoi segreti ma non è l’unico. L’ex commissario Bartolomeo Rebaudengo vorrebbe starsene tranquillo, dopo il suo ritiro a vita privata ma Ardelia – medico legale…e qualcosa di più – lo richiama all'azione.
Un giallo nel giallo, una storia nella storia. La ricostruzione non è semplice, per poliziotti e magistrati. Tutto sembra scollegato,incongruente.
Ma c’è un giallo, dentro al giallo. (Marinella Giuni, milanonera.com)

Cristina Rava è una vera maestra nello sviscerare temi importanti quali l’amore proibito, negato, tradito, che tutto incrina e sconvolge. Ha un attenzione particolare per ciò che è umano e allo stesso tempo non lo è, per le contraddizioni, i controsenso.
Tratteggia al meglio una storia in cui follia omicida e catarsi si scontrano, giungendo ad una pericolosa conclusione. (Davide Pietrafesa, thrillercafe.it)

Trama (senza spoilerare)

L’ex commissario Bartolomeo Rebaudengo, dopo il suo ritiro a vita privata, è richiamato all'azione dal medico legale Ardelia Spinola, sua antica fiamma con la quale ora ricerca una nuova amicizia.

Dovrà districare l’intricata matassa di una serie di delitti che inizia da Alassio, sulla Riviera ligure di Ponente, con la morte di un’ecologista cinquantenne e prosegue nell'Alta Langa. Una scia di sangue dietro alla quale sembra evidente l’ombra di un serial killler, che uccide sempre nel giorno 14 e firma i suoi delitti con tre fori di proiettile sui petti delle vittime, a formare un triangolo scaleno. A complicare il quadro della situazione si aggiunge il mistero di un libro giallo che racconta di amore, poi di un abbandono, di una morte e di una vendetta, una vicenda atroce e piena d’oscurità che ora sembra diventata reale.

E’ difficile scegliere la pista giusta da seguire, una realtà confusa nascosta da diversi segreti custoditi da una giovane scrittrice esordiente, un prete anziano, un misterioso professore.

Giudizio personale

Confermo il giudizio dato sul libro precedente della serie, "Di punto in bianco". Stile di scrittura semplice, chiaro e scorrevole che facilita la lettura del romanzo. Come sempre, l'autrice dimostra grande maestria nella capacità di descrivere ambientazioni e atmosfere, così come l'efficacia nell'analizzare i rapporti tra i personaggi. Quello che, a mio modesto parere, non è positivo è l'intreccio del libro, una trama troppo ingarbugliata che, dopo una prima parte di libro avvincente, conduce ad un finale confusionario e deludente. Sembra quasi che il passaggio da editori regionali alla "grande" editoria (Rizzoli) abbia nuociuto alla Rava, che cerca di mettere troppa carne al fuoco con il rischio di bruciarne una parte e di lasciarne cruda un'altra.
 
Stile
6/10
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Piacevolezza lettura
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
5/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: sì, se vi piacciono i gialli psicologici e se volete continuare la lettura della serie, no negli altri casi.