lunedì 30 agosto 2021

Donato Carrisi - IO SONO L'ABISSO

 






Autore: Donato Carrisi

Titolo: Io sono l'abisso

Genere: Narrativa, Suspense, Thriller

Editore: Longanesi

CollanaLA GAJA SCIENZA

Data di uscita2020

Pagine384

Prezzo ediz. cartacea: cartonato 22,00 €

E book Kindle: 9,99 €

AmbientazioneComo (Lombardia)


Dal sito della casa editrice Longanesi:

"Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive a Roma. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, è una firma del Corriere della Sera. È l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto - da cui ha tratto il film omonimo, La ragazza nella nebbia, dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente, Il gioco del suggeritore e La casa delle voci. Ha vinto prestigiosi premi in Italia e all’estero come il Prix Polar e il Prix Livre de Poche in Francia e il Premio Bancarella in Italia. I suoi romanzi, tradotti in più di 30 lingue, hanno venduto milioni di copie."


Recensioni

Straordinario come sempre il maestro italiano del brivido, che ambienta la vicenda, ispirata a fatti veri, sul Lago di Como. (Tv Sorrisi e Canzoni)

Donato Carrisi scende ancora nel buio della mente e dei sentimenti. (Corriere della Sera)

Il destino del piccolo nuotatore riluttante è sepolto nelle profondità del lago.
Nel nuovo thriller di Carrisi un anonimo spazzino uccide bionde di mezza età che somigliano alla madre. Incontra una tredicenne che si vuole suicidare e una cacciatrice di mosche che conosce molti segreti. (Raffaella Silipo, Tuttolibri, La Stampa)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Non sa chi sia il suo vero papà, la sua è un’infanzia difficile, ma oggi la cosa ha poca importanza. Un bimbo e la sua mamma, è il giorno della grande avventura, la mamma gli insegnerà a nuotare. La gioia e l’aspettativa subiscono però uno scossone quando vede l’acqua fetida in cui lo ha portato sua madre e quando, ormai immerso nel liquido, si accorge che i braccioli hanno un buchino sufficiente ad abbandonarlo sospeso sull'abisso. Chiede aiuto ma sua madre si allontana, lo lascia lì. Il bimbo scopre allora una forza sconosciuta, celata finora sotto rotoli di grasso. Riesce a salvarsi ed ha due consapevolezze: sua madre l’ha lasciato e ora lui sa nuotare.
Sono trascorsi anni, ora è diventato l’uomo che pulisce. 
Il lago di Como s'intravede all'orizzonte, sono le cinque meno dieci. L'uomo che pulisce sta per iniziare un’altra giornata del suo lavoro di raccolta della spazzatura. Egli sa che il suo lavoro è necessario e che sono proprio i rifiuti a celare i più profondi segreti delle persone, che lui sa interpretare e sa come usare. Ogni verità ha il suo punto debole ed anche lui nasconde un segreto. L'uomo che pulisce vive giorni scanditi da abitudini e ritmi consolidati, con l'eccezione di rare ma memorabili serate speciali. Non sa però che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall'incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Lui che ha scelto di essere invisibile, un'ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Il rischio non è solo quello che qualcuno scopra chi è o cosa fa realmente. Il vero rischio è, ed è sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l'uomo che si nasconde dietro la porta verde. Ma c'è un'altra cosa che l'uomo che pulisce non può sapere: là fuori c'è già qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne. Niente può impedirglielo: né la sua pessima forma fisica, né l'oscura fama che la accompagna. E quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che è un messaggio che solo lei può capire. C'è soltanto una cosa che può, anzi, deve fare: stanare l'ombra invisibile che si trova al centro dell'abisso.

Giudizio personale

Le vicende narrate sono ispirate ad una storia vera, che Carrisi utilizza in modo magistrale. Il tema della complessità della mente umana ritorna spesso nei libri di Carrisi e lo troviamo anche al centro di questo romanzo, forse non il migliore dell'autore ma, a mio giudizio, buono. La trama è ben strutturata ed il libro risulta coinvolgente, anche nella sua "durezza". Più che per i colpi di scena o per l'azione, ciò che tiene avvinti alla narrazione è il lato psicologico. Lo stile di scrittura è sempre quello di Carrisi, lineare e coinvolgente.

Stile
8/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
7/10
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Giudizio complessivo
7/10
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Consiglio di lettura: sì

sabato 21 agosto 2021

Maurizio De Giovanni - VITA QUOTIDIANA DEI BASTARDI DI PIZZOFALCONE

 









Autore: Maurizio De Giovanni

Titolo: Vita quotidiana dei Bastardi di Pizzofalcone

Genere: Narrativa, Mystery, Noir

Editore: Einaudi

CollanaStile Libero Extra (2017)

Data di uscita2017

Pagine152

Prezzo ediz. cartacea: 18,00 €

E book Kindle: 9,99 €

AmbientazioneNapoli


Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Su questo personaggio si incentrano Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore, Anime di vetro, Serenata senza nome, Rondini d'inverno, Il purgatorio dell'angelo e Il pianto dell'alba (tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero). Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012; Einaudi Stile Libero 2016; Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone (2013) ha dato inizio a un nuovo ciclo contemporaneo (sempre pubblicato da Einaudi Stile Libero e diventato una serie Tv per Rai 1), continuato con Buio, Gelo, Cuccioli, Pane, Souvenir, Vuoto, Nozze e Fiori, che segue le vicende di una squadra investigativa partenopea. Ha partecipato, con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli, all'antologia Giochi criminali (2014). Per Rizzoli sono usciti Il resto della settimana (2015), I Guardiani (2017), Sara al tramonto (2018), Le parole di Sara (2019) e Una lettera per Sara (2020); per Sellerio, Dodici rose a Settembre (2019); per Solferino, Il concerto dei destini fragili (2020). Con Cristina Cassar Scalia e Giancarlo De Cataldo ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020). Sempre per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato della serie di Mina Settembre Troppo freddo per Settembre (2020) e Una Sirena a Settembre (2021). I libri di Maurizio de Giovanni sono tradotti in tutto il mondo. Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di cui è visceralmente tifoso, de Giovanni è anche autore di opere teatrali."




Recensioni

Ho sfogliato questo libro, con tante foto dal set, accompagnate dalla voce dei protagonisti che, finalmente, ci aprono il loro cuore e ci raccontano come sono finiti lì, in quel commissariato tanto denigrato, ci parlano della loro vita. Dunque dicevo… a me non interessano le polemiche, interessa la poesia, la profondità, la delicatezza… Ed ecco che in questo libro le ho ritrovate… Quella poesia, Quella profondità, Quella delicatezza. Questo libriccino ridona alla serie televisiva la poesia di cui avevo sentito la mancanza.
Dunque ben venga l’operazione commerciale se significa leggere queste storie, se significa far avvicinare alla lettura chi passa il tempo davanti alla tv. (Maria Sole Bramanti, thrillernord.it)

Vita quotidiana dei Bastardi di Pizzofalcone: raccolta di 134 scatti dal set della serie, firmati da Anna Camerlingo, con sei storie in cui de Giovanni dà voce in prima persona a ognuno dei personaggi che compongono la squadra investigativa ormai più famosa d'Italia. (Il Mattino)

Un testo che dona sentimenti e sensazioni a protagonisti letterari, profondo ed intenso, dalle mille sfaccettature. Un caleidoscopio a più voci, tutte con un vissuto personale sempre difficile e tormentato. Una scrittura delicata e poetica. Le illustrazioni in bianco e nero accrescono, infine, il fascino di questo libro. (Ornella Donna, sololibri.net)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Il libro è il sesto tra quelli ambientati nel commissariato di Pizzofalcone, ma il settimo con l'ispettore Giuseppe Lojacono.
In occasione dell'uscita della serie tv dedicata ai Bastardi di Pizzofalcone, Maurizio De Giovanni dà voce ai personaggi che compongono la squadra investigativa più famosa d'Italia.
Man mano che le loro indagini proseguono, le nebbie sul passato di ciascuno si vanno diradando. Non sono molto restii ad aprirsi, a chiacchierare, a ridere, non sono molto disponibili ad esibire le loro debolezze.
L'ispettore Lojacono non odia Napoli, non gli ha fatto niente, ma resta il simbolo della sua sconfitta, che ha inghiottito la sua vita: lavoro, famiglia, amici.
Giorgio Pisanelli che per trentacinque anni dice "Ciao, amore. Sono a casa" ad una moglie che non c'è più e che vorrebbe raggiungere al più presto, evitando quindi di curare il cancro alla prostata che lo affligge. Non può però ancora mettersi a riposo perché deve trovare chi ammazza la gente che non vuole vivere ma non per questo vuole morire.
Alex Di Nardo che se ne sta sempre a smontare e a rimontare la pistola e quindi tutti pensano che sia stata la sua passione per le armi a fregarla e che, inoltre, non può certo confessare ai suoi colleghi che le piacciono le donne.
Ottavia Calabrese, morta, come donna, proprio nel suo momento più alto, nell'attimo della nascita di suo figlio. E' madre di un bambino gravemente autistico, lo ama ma è rimasta imprigionata dalla vita.
Francesco Romano, i cui comportamenti, lo fanno immaginare come un impulsivo che prima si muove, poi riflette. Egli nega che sia così, riconducendo le cause ad episodi bullismo subiti durante l'infanzia e terminati quando prese per il collo l'autore delle soverchierie che aveva subito. Il fatto è che lui non ha il limite, la sua rabbia trabocca, continua e quando ritorna in sé è troppo tardi. E' finito così nei guai con i suoi superiori a causa di uno spacciatore che aveva arrestato e con Giorgia, la sua fidanzata.
Marco Aragona, proveniente da una famiglia benestante e con lo zio prefetto che ogni tanto interviene a favore del nipote. Il suo soprannome è Serpico, è fuori dagli schemi, spesso è considerato un incapace da chi gli sta intorno, ma i suoi colleghi iniziano ad apprezzarne le doti intuitive.

Giudizio personale

Non si tratta di un romanzo, ma di un libro fotografico in cui ogni personaggio che appartiene al commissariato di Pizzofalcone si presenta ai lettori. Francamente, la considero un'operazione commerciale, che sarà stata utile all'autore e alla casa editrice, ma non ai lettori. Più o meno le cose che ci dicono i vari personaggi le conosciamo già dagli altri libri, quindi non c'è un arricchimento di conoscenza delle psicologie dei vari protagonisti. Il valore aggiunto del libro possono essere considerate le 134 foto del set. Date le considerazioni precedenti, non procedo alla valutazione del libro.

Stile
.../10
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Piacevolezza lettura
.../10
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Rappresentazione personaggi
.../10
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Trama
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Giudizio complessivo
.../10
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Consiglio di lettura: no

mercoledì 18 agosto 2021

Wilbur Smith con Corban Addison - IL RICHIAMO DEL CORVO

 




Autore: Wilbur Smith con Corban Addison

Titolo: Il richiamo del corvo

Titolo originale: Call of the Raven

GenereFiction storica, Thriller, Avventura

Editore: HarperCollins Italia

CollanaHarperCollins

Data di uscita: 19/11/2020

Pagine544

Prezzo ediz. cartacea: rilegato 22,00 €

E book Kindle: 10,99 €

AmbientazioneVirginia e Louisiana(USA), Regno Unito, Africa


Dal sito HarperCollins Italia

"Wilbur Smith, nato nel 1933 in Africa centrale, si è dedicato esclusivamente alla scrittura dal 1964, dopo il successo del suo primo romanzo Il destino del leone, e da allora ha pubblicato più di 41 titoli fra cui il ciclo ambientato nell'Antico Egitto e le celebri serie dedicate ai Courtney, ai Ballantyne, a Hector Cross. Nel 2015 ha fondato la Wilbur & Niso Smith Foundation, che si propone di incentivare gli scrittori, promuovere la letteratura e sostenere la narrativa d'avventura. Fiore all'occhiello della fondazione è il prestigioso Wilbur Smith Adventure Writing Prize."

Dal sito wuz.it
"Corban Addison, avvocato, vive a Charlottesville in Virginia, e da diversi anni si occupa di violazione dei diritti umani. In particolare, membro attivo della International Justice Mission, che lavora per garantire accesso alla legge e alla giustizia nei Paesi del Terzo Mondo.Il suo primo romanzo, "L'altra metà del sole", pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer nel 2012, è stato un successo internazionale, sia di critica sia di pubblico. Nel 2013, sempre Sperling & Kupfer, ha pubblicato "I fiori di sabbia", un giallo ambientato in Zambia.
Il sito ufficiale è: www.corbanaddison.com"




Recensioni

Con una penna rapida e fluida, Wilbur Smith dona ai suoi lettori un romanzo d’avventura dalle tinte storiche che non manca di coinvolgere nelle vicende e arrivare a un pubblico vasto. L’opera che contiene al suo interno i tratti tipici dell’avventura, della storia, dell’amore, dell’inganno, del riscatto, della possibilità di salvezza, della ricerca di una nuova strada da poter intraprendere, della schiavitù, dell’odio, della vendetta, della passione e del sentimento, si presta alla lettura di lettori molto eterogenei tra loro. (qlibri)

Lo stile di scrittura è esempio di perfetto equilibrio: mai troppo scarno, ma nemmeno eccessivamente pregno di dettagli che appesantirebbero la lettura. Riesce a rendere benissimo descrizioni di cose, di azioni o riflessioni, fornendo una caratterizzazione adeguata a rendere “Il richiamo del corvo” un romanzo dignitoso e che merita una recensione positiva. Una sola critica, tuttavia, mi tocca farla proprio a proposito di caratterizzazione e personaggi, e il destinatario è lui: Mungo St John, il bello e dannato, il protagonista che accompagniamo e di cui leggiamo il punto di vista per tre quarti buoni di romanzo.
Se ho detto che la caratterizzazione è ben fatta dico il vero, ma ciò non salva Mungo dall'essere un esempio di ciò che in gergo si definisce “Gary Stu”: un personaggio maschile perfetto praticamente ovunque, anche quando agisce da perfetto bastardo. Mungo è intelligente, colto, bello, affascinante, un autentico adone, e non c’è cosa che non sappia fare o situazione da cui non esca incolume, o quasi. (Alessia Diana, thrillernord.it)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Sono trascorsi quarant’anni dalla pubblicazione di “Quando vola il falco”, il primo romanzo della fortunata serie dei Ballantyne, in cui compare il personaggio di Mungo St John, eroico e malvagio, ricco di contraddizioni, Dr Jekyll e Mr Hyde. 
Da dove arrivava? Quali erano le sue motivazioni? Cosa lo aveva reso ciò che è in quel romanzo? 
Il richiamo del corvo” rappresenta le risposte a queste domande.

Mungo è a Cambridge quando riceve la notizia che suo padre è morto e che la tenuta di Windemere con le sue piantagioni è in bancarotta. Rientrato in America scopre che le proprietà di suo padre sono state pignorate ad opera della Fidelity Trust Bank e che gli schiavi sono stati venduti, andando contro i desideri del padre, che li voleva liberi alla sua morte. L’avvocato di famiglia, Chester Marion, addossa la colpa di tutto al padre di Mungo, che non ha voluto prendere le misure necessarie per costringere gli schiavi a lavorare. Mungo viene però a conoscenza del fatto che è proprio l’avvocato Marion il proprietario della banca, che è stato lui ad assassinare suo padre e ad avergli sottratto la sua eredità con l’inganno, rilevando i debiti di suo padre ad un prezzo molto vantaggioso e richiedendo poi il rimborso dei prestiti, che lui non era in grado di pagare, costringendolo quindi a cedergli le sue proprietà. Tra queste è compresa anche Camilla, una schiava di colore che ama, ricambiata, Mungo. Mungo è convinto che Chester Marion abbia assassinato anche Camilla e questo alimenta ulteriormente il fuoco del suo desiderio di vendetta.
Da queste e da altre nuove consapevolezze Mungo riparte deciso a non fermarsi fino a che non avrà ottenuto la sua vendetta contro Marion e non potrà quindi ritornare in possesso di Windemere. Andrà in prigione a Richmond, parteciperà a duelli, si imbarcherà sulla Blackhawk ignorando che si tratta di una nave negriera, si dedicherà al commercio dell’avorio, incontrerà Lady Isabel e con la sua Raven, un veliero che gli ricordava un grande corvo nero in volo, diventerà anche uno schiavista.

Giudizio personale

Un romanzo di avventura che si svolge nel quadro storico dello schiavismo. Non è quindi solo l'intreccio delle vicende, godibile come quasi sempre in Smith, ad intrattenere il lettore ma anche la necessità di riflettere sulle pagine oscure del commercio degli schiavi. La lettura è piacevole e scorrevole, lo stile di scrittura è sempre semplice,conciso e accattivante. Riesce a farci entrare nella forza delle emozioni che pervadono le azioni dei personaggi descritti.


Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
8/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜







Consiglio di lettura: sì..

giovedì 12 agosto 2021

Jonathan Franzen - PURITY

 




AutoreJonathan Franzen

Titolo: Purity

Titolo originale: Purity

Genere: Romanzo, Umorismo nero

Editore: Einaudi

Collana: Supercoralli

Data di uscitaPrima pubblicazione: 1 settembre 2015, da Einaudi marzo 2016

Pagine: 656

Prezzo ediz. cartacea€ 22,00

E book Kindle:  € 9,99

AmbientazioneCalifornia (USA), Berlino Est, Bolivia


Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Jonathan Franzen ha scritto cinque romanzi (La ventisettesima città, Forte movimento, Le correzioni, Libertà e Purity), quattro raccolte di saggi (Come stare soli, Piú lontano ancora, La fine della fine della terra e E se smettessimo di fingere?), e l'autobiografia Zona disagio. Ha annotato un compendio di saggi di Karl Kraus nel volume Il progetto Kraus. Inoltre ha pubblicato racconti e saggi su «The New Yorker» e su «Harper's». In Italia tutte le sue opere sono pubblicate da Einaudi."






Recensioni

Il titolo viene dal nome di una ragazza alla disperata ricerca della sua identità, che deve passare attraverso varie disavventure, missioni spionistiche in Sud America, incontri con leakers alla Assange e giornalisti seri, testate termonucleari rubate e orrori della triste Germania orientale, per scoprire i segreti che hanno rovinato la sua famiglia. La «purezza» da cui era partito Franzen per immaginare questa storia, però, lo ha portato a conclusioni imprevedibili. (Paolo Mastrolilli, La Stampa)

Franzen non inanella pezzi di bravura perché il pezzo di bravura è il libro nel suo insieme, nella sua architettura inizialmente bizzarra che diventa di pagina in pagina, di macro-capitolo in macro-capitolo, sempre più chiara, affascinante, luminosa... Dopo "Le correzioni" e "Libertà" Franzen non è più interessato a raccontare — o a processare — soltanto l’America: ora racconta, e processa, tutti noi. (Matteo Persivale, Corriere della Sera)

Il quinto romanzo di Jonathan Franzen - "Purity", in uscita da Einaudi - rappresenta una variazione sofferta, e per alcuni versi sorprendente, di alcuni temi affrontati nei libri precedenti. Confermando un grande talento letterario intriso di dolore, e una visione del mondo in cui il pessimismo della ragione prevale sull'ottimismo della volontà. Non a caso, Gramsci compare tra le letture di uno dei personaggi di un libro dai temi forti e molto attuali: dall'allarme sulla "dittatura" di internet, paragonata a quella della Ddr, a una visione del femminismo (incarnato in una delle donne del romanzo, Anabel) come atteggiamento rigidissimo, dogmatico, insopportabile. (Antonio Monda, la Repubblica)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Da sito della casa editrice Einaudi
"Troppe responsabilità gravano sulle giovani spalle di Purity Tyler, per tutti Pip: un debito universitario di centotrentamila dollari che il suo pessimo lavoro da promotrice telefonica non potrà mai ripagare, una madre lunatica, ipocondriaca e del tutto priva di senso pratico, e nessun padre con cui condividere i due carichi. L’incontro fortuito con una bellissima e indecifrabile attivista tedesca nella casa di Oakland che Pip occupa con altri squatter le offre un’inattesa possibilità di fuggire da tutto questo: uno stage (retribuito!) presso la sede sudamericana del Sunlight Project, l’organizzazione clandestina che divulga via rete notizie riservate sui traffici di mezzo mondo. Accettando, Purity potrà contribuire alla pulizia del pianeta gettando luce sui misteri dei potenti, e allo stesso tempo, perché no, carpire informazioni sull'identità di suo padre, che la madre si rifiuta da sempre di rivelare, per indurlo a metter mano al portafogli. E poi potrà conoscere il mitico Andreas Wolf, ispiratore e leader carismatico del Progetto. Wolf è finito sotto i riflettori durante l’attacco a Normannenstraße del 1990, che ha scoperchiato gli altarini della Stasi e di un intero sistema, e da quel momento la sua ascesa verso l’Olimpo dei leaker piú scomodi è stata inarrestabile. A differenza del collega e rivale Julian Assange, Wolf vorrebbe fare della purezza il suo marchio di fabbrica («Wiki era sporca: c’è gente che è morta a causa di Wiki»); come lui, tuttavia, esprime il rapporto instabile e complicato che lega potere e segreti. Oscuri e nefasti sono quelli che si nascondono nel passato di Andreas, in una Ddr pre-caduta del Muro; oscura e ambigua è la sua tensione verso la nuova arrivata Pip. Il contatto con il leader segnerà per lei l’inizio di un viaggio di formazione alla scoperta di suo padre e di sua madre, della stoffa morale di cui sono fatti quelli che ama, del lato oscuro dietro a ogni luce."

Giudizio personale

Non ho letto altri libri di Franzen prima di Purity ma ho letto molti elogi su di lui.
Certamente la lettura di questo romanzo conferma che l'autore possiede uno stile di scrittura talentuoso e soprattutto sa strutturare esemplarmente i diversi intrecci delle storie. Il libro però non mi ha catturato, ho faticato parecchio ad entrare empaticamente nelle pagine. I Critici con la C maiuscola lo definiscono un grande scrittore americano contemporaneo e io non sono nessuno per negarlo, ma il libro non mi è piaciuto.

Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
5/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Trama
7/10
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Giudizio complessivo
6/10
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Consiglio di lettura: per me no, per molti altri sì.

martedì 10 agosto 2021

Maurizio De Giovanni - PANE PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE

 










Autore: Maurizio De Giovanni

Titolo: Pane per i Bastardi di Pizzofalcone

Genere: Narrativa, Mystery, Noir

Editore: Einaudi

CollanaStile Libero Big (2018)

Data di uscita29 novembre 2016

Pagine376

Prezzo ediz. cartacea: 14,50 €

E book Kindle: 9,99 €

AmbientazioneNapoli


Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Su questo personaggio si incentrano Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore, Anime di vetro, Serenata senza nome, Rondini d'inverno, Il purgatorio dell'angelo e Il pianto dell'alba (tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero). Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012; Einaudi Stile Libero 2016; Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone (2013) ha dato inizio a un nuovo ciclo contemporaneo (sempre pubblicato da Einaudi Stile Libero e diventato una serie Tv per Rai 1), continuato con Buio, Gelo, Cuccioli, Pane, Souvenir, Vuoto, Nozze e Fiori, che segue le vicende di una squadra investigativa partenopea. Ha partecipato, con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli, all'antologia Giochi criminali (2014). Per Rizzoli sono usciti Il resto della settimana (2015), I Guardiani (2017), Sara al tramonto (2018), Le parole di Sara (2019) e Una lettera per Sara (2020); per Sellerio, Dodici rose a Settembre (2019); per Solferino, Il concerto dei destini fragili (2020). Con Cristina Cassar Scalia e Giancarlo De Cataldo ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020). Sempre per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato della serie di Mina Settembre Troppo freddo per Settembre (2020) e Una Sirena a Settembre (2021). I libri di Maurizio de Giovanni sono tradotti in tutto il mondo. Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di cui è visceralmente tifoso, de Giovanni è anche autore di opere teatrali."




Recensioni

De Giovanni insegue la realtà nella meno realistica delle sue storie con i Bastardi, la più esile nella trama ma la più solida e matura nell'esplorazione dei personaggi. Dostoevskij, Strindberg ma anche la commedia umana da Goldoni a Balzac: c’è tutto questo nel lievito madre con cui de Giovanni ha impastato stavolta il suo romanzo. E c’è l’amato Ed McBain (sul modello del suo 87° Distretto lo scrittore italiano ha costruito il commissariato di Pizzofalcone), ricordato nell’esergo come «il più grande di tutti», ingrediente base per una narrativa popolare. Come il pane. (Severino Colombo, Corriere della Sera)

E insieme ai vari personaggi che popolano e animano la serie, torna anche l’altra grande protagonista di questi romanzi: Napoli.
Una Napoli nella quale i contrasti e le differenze balzano ancora più agli occhi rispetto a quanto accade in tante altre città italiane, proprio perché questi contrasti e differenze non sono separati e sfumati, bensì molto vicini e netti.
E diventa impossibile evitare di citare un passo nel quale Maurizio De Giovanni descrive Collina Pizzofalcone, nella quale si trova il commissariato:
“Ci sono quattro universi in poche centinaia di metri quadrati. Ci sono i Quartieri Spagnoli con i nuovi immigrati fianco a fianco dei vecchi poveri e c’è piazza Martiri dove si muove la grande finanza. A via Chiaia, la borghesia commerciale lotta con i denti per sopravvivere alla crisi con gli antichi negozi che anno dopo anno sbiadiscono perdendo i loro lustrini, sul lungomare di via Partenope i nobili riposano nei loro palazzi. Quattro continenti che nella loro deriva sbattono uno contro l’altro provocando terremoti distruttivi.” (thrillercafe.it)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Il romanzo è il quinto tra quelli ambientati nel commissariato di Pizzofalcone, ma il sesto con protagonista l'ispettore Giuseppe Lojacono.

Pasquale Granato, conosciuto in tutto il quartiere come Pasqualino del pane, è il Principe dell’Alba, come suo padre e prima il nonno erano i Re dell’Alba.
Il suo è un panificio, che conduce insieme al cognato Marino, l’uomo che aveva sposato la sorella e il padre del nipote Totò, che lui voleva per continuare il lavoro di tre generazioni e sarebbe stato il prossimo Principe dell’Alba.
La produzione del pane avviene in modo tradizionale e ogni giorno Pasquale ripete i suoi riti: entra nella stanza dove è custodito il lievito madre che aveva fatto il nonno con acqua, farina, succo d’uva fermentato e… cacca di un puledro appena nato. Pasquale ogni mattina lo lavora, aggiunge l'acqua della fontanella e la farina e consegna ai suoi dipendenti la dose necessaria, poi esce nel vicolo per mangiare il primo pane della giornata. Così fa anche quel giorno ma cinque minuti dopo era morto.
L’omicidio divide in due le forze di polizia, da una parte i superdetective della Direzione distrettuale antimafia coordinati dal celebre magistrato Buffardi, dall'altra la squadra del commissariato di Pizzofalcone con l’appoggio del sostituto procuratore Laura Piras. Il caso viene quindi coassegnato.
La DDA e Buffardi seguono la pista della criminalità organizzata, convinti che l’omicidio sia da ricondurre ad una testimonianza che Pasqualino aveva rilasciato e successivamente ritrattato e che conduce le ricerche verso il clan Sorbo. I Bastardi di Pizzofalcone invece, sulla base delle osservazioni e intuizioni dell’ispettore Lojacono, seguono l’ipotesi di un delitto comune, indagando su famiglia, amicizie e lavoro della vittima. I Bastardi sanno che le risultanze della loro inchiesta forse segneranno un punto fondamentale per la salvezza del commissariato di Pizzofalcone.

Giudizio personale

Anche stavolta il libro presenta due indagini parallele, quella principale e quella secondaria, relativa ad un caso di stalking. Si sarebbe potuto benissimo fare a meno di questa seconda traccia che non serve alla storia, ma ci può aiutare a comprendere più a fondo personaggi come Aragona e Alex. La città di Napoli è meno presente in questo libro rispetto agli altri, la vicenda avrebbe potuto svolgersi in qualunque luogo. Lo stile di scrittura di De Giovanni è sempre  scorrevole e avvincente sia nel racconto delle indagini sia, soprattutto, nella caratterizzazione dei personaggi.

Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
8/10
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Rappresentazione personaggi
8/10
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Trama
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
8/10
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Consiglio di lettura: sì