sabato 7 agosto 2021

Stefania Auci - L'INVERNO DEI LEONI - LA SAGA DEI FLORIO

 









Autore: Stefania Auci

Titolo: L'inverno dei leoni - La saga dei Florio

Genere: Fiction storica

Editore: Nord

CollanaNarrativa Nord

Data di uscita24 maggio 2021

Pagine688

Prezzo ediz. cartacea: Brossura fresata con alette 20,00 €

E book Kindle: 12,99 €

Ambientazione: Sicilia


Dal sito della casa editrice Nord:

"Stefania Auci è nata a Trapani, ma vive da tempo a Palermo, dove lavora come insegnante di sostegno. Con I Leoni di Sicilia, che ha avuto uno straordinario successo – più di cento settimane in classifica, in corso di traduzione in 32 Paesi –, ha narrato le vicende dei Florio fino alla metà dell'Ottocento, conquistando i lettori per la passione con cui ha saputo rivelare la contraddittoria, trascinante vitalità di questa famiglia. Una passione che attraversa anche L'inverno dei Leoni, seconda e conclusiva parte della saga, e che ci spalanca le porte del mito dei Florio, facendoci rivivere un'epoca, un mondo e un destino senza pari."




Recensioni

In questo secondo volume si sognerà quindi con le avventure rocambolesche di Ignazio junior e le perle di donna Franca, tra balli e corse automobilistiche, mentre la grandezza dei Florio conquisterà il Mediterraneo e l'Europa, ma il finale che attende i lettori è quello amaro di una disfatta che sicuramente la Auci avrà saputo rendere avvincente. (Eleonora Lombardo, la Repubblica, Palermo)

Stefania Auci , nata a Trapani, vive da tempo a Palermo, e spiega: «Quando ho iniziato a scrivere I Leoni di Sicilia, volevo raccontare la storia di una famiglia unica, dare ai Florio una nuova voce, rendere giustizia alla loro leggenda. E tracciare la loro parabola, quella di una famiglia incredibilmente ricca e potente, al centro della vita economica e culturale europea, che, alla fine, perde tutto. Nell'Inverno dei Leoni ho cercato di rispondere alla domanda più difficile di tutte: com'è potuto succedere? (Corriere Della Sera, Corriere del Mezzogiorno)

Stefania Auci è la scrittrice del momento. Con I leoni di Sicilia, primo volume di un ciclo di due libri dedicati alla saga della famiglia di imprenditori Florio, ha sbancato ogni record di vendita grazie al passaparola, incalzando l'ultimo Camilleri. (Riccardo De Palo, Il Messaggero)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Anche nel secondo libro la storia dei Florio si intreccia con la grande storia. Leggiamo quindi le vicende della famiglia nel più ampio contesto che va dal 1861, data della proclamazione del Regno d’Italia, prosegue con i vari governi prima della Destra Storica, poi della Sinistra, attraversiamo l’età giolittiana, la prima guerra mondiale fino agli albori del fascismo. Non saranno senza conseguenze per la Casa Florio né il terremoto che distrusse Messina nel 1908, né l’epidemia di colera e la “febbre spagnola”.

Vincenzo Florio muore nel 1896, a neanche settant'anni, lasciando il destino di Casa Florio nelle mani dell’unico figlio maschio, Ignazio, che ha sposato due anni prima la baronessa Giovanna d’Ondes Trigona, portando finalmente “sangue nobile” in famiglia e aprendo ai Florio i salotti della nobiltà palermitana e la corte dei Savoia. Sino ad allora la nobiltà dei Florio era stata quella del denaro e del lavoro.
Con Ignazio Florio si raggiunge l’apice della parabola di Casa Florio. Il suo capolavoro è l’acquisto di tredici nuovi piroscafi a vapore e l’ottenimento da parte del Regno d’Italia della convenzione per il trasporto della posta. Ignazio diventa anche Senatore del Regno e la Casa Florio patrocinerà l’Esposizione nazionale a Palermo del 1891. Giovanna ha dato ad Ignazio due figli, Ignazio (Ignazziddu) e Vincenzo, che dovrebbero assicurare il futuro di Casa Florio.
Quando arriva il momento della morte per Ignazio Florio, il lutto suscita incredulità e lacrime tra i suoi operai.

L’eredità di condurre la Casa passa al primogenito Ignazziddu, ventiquattrenne, che sta per sposare la donna più bella di Palermo, Franca Jacona di San Giuliano. Tuttavia il suo temperamento focoso gli provocherà non pochi guai, mentre il fratello Vincenzo preferisce dedicarsi all'organizzazione di eventi sportivi, ideando la famosa gara automobilistica Targa Florio.
Ignazziddu non riesce a fermare, anzi accelera l’inevitabile tramonto dell’Impero dei Florio, dovuto alla concomitanza di tanti fattori, alcuni dei quali legati proprio allo stile di vita di Ignazziddu, che consolida la sua reputazione di volubile sciupafemmine, e della moglie Franca.
Ci sono poi altre cause tra cui la prima guerra mondiale, la crisi dei trasporti, le sovvenzioni statali negate, investimenti mobiliari e immobiliari sbagliati. Tutto inizia dal fallimento del Credito Mobiliare, i cui sportelli erano stati aperti presso il Banco dei Florio: la gente si era fidata di loro per depositare denaro al Credito. Ignazziddu ripiana i debiti della filiale del Credito ripagando i risparmiatori con il denaro di Casa Florio. Si susseguono molti tentativi per tenere a galla la famiglia che non approdano a nulla, se non ad una catena di fallimenti. Aggiungiamo a tutto questo le morti premature di vari figli e giungiamo alla fine. Con Ignazziddu e Vincenzo Florio si è perso un nome. Una storia.

Giudizio personale

Con questo romanzo si conclude la saga dei Florio. Come ho già scritto per il primo libro, non conosco i confini tra la realtà storica e l'invenzione narrativa, quindi nulla posso dire al riguardo.
Lo stile di scrittura è chiaro e scorrevole, le vicende della macrostoria e della microstoria sono ben raccontate in un libro che ci conduce ad assistere alle varie fasi del crollo di un impero, la caduta dei Leoni. L'ambientazione geografica e le descrizioni dell'autrice ci permettono di conoscere meglio e di amare la Sicilia.

Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
7/10
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Giudizio complessivo
7/10
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Consiglio di lettura: sì, soprattutto se si amano le saghe familiari.

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