mercoledì 18 agosto 2021

Wilbur Smith con Corban Addison - IL RICHIAMO DEL CORVO

 




Autore: Wilbur Smith con Corban Addison

Titolo: Il richiamo del corvo

Titolo originale: Call of the Raven

GenereFiction storica, Thriller, Avventura

Editore: HarperCollins Italia

CollanaHarperCollins

Data di uscita: 19/11/2020

Pagine544

Prezzo ediz. cartacea: rilegato 22,00 €

E book Kindle: 10,99 €

AmbientazioneVirginia e Louisiana(USA), Regno Unito, Africa


Dal sito HarperCollins Italia

"Wilbur Smith, nato nel 1933 in Africa centrale, si è dedicato esclusivamente alla scrittura dal 1964, dopo il successo del suo primo romanzo Il destino del leone, e da allora ha pubblicato più di 41 titoli fra cui il ciclo ambientato nell'Antico Egitto e le celebri serie dedicate ai Courtney, ai Ballantyne, a Hector Cross. Nel 2015 ha fondato la Wilbur & Niso Smith Foundation, che si propone di incentivare gli scrittori, promuovere la letteratura e sostenere la narrativa d'avventura. Fiore all'occhiello della fondazione è il prestigioso Wilbur Smith Adventure Writing Prize."

Dal sito wuz.it
"Corban Addison, avvocato, vive a Charlottesville in Virginia, e da diversi anni si occupa di violazione dei diritti umani. In particolare, membro attivo della International Justice Mission, che lavora per garantire accesso alla legge e alla giustizia nei Paesi del Terzo Mondo.Il suo primo romanzo, "L'altra metà del sole", pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer nel 2012, è stato un successo internazionale, sia di critica sia di pubblico. Nel 2013, sempre Sperling & Kupfer, ha pubblicato "I fiori di sabbia", un giallo ambientato in Zambia.
Il sito ufficiale è: www.corbanaddison.com"




Recensioni

Con una penna rapida e fluida, Wilbur Smith dona ai suoi lettori un romanzo d’avventura dalle tinte storiche che non manca di coinvolgere nelle vicende e arrivare a un pubblico vasto. L’opera che contiene al suo interno i tratti tipici dell’avventura, della storia, dell’amore, dell’inganno, del riscatto, della possibilità di salvezza, della ricerca di una nuova strada da poter intraprendere, della schiavitù, dell’odio, della vendetta, della passione e del sentimento, si presta alla lettura di lettori molto eterogenei tra loro. (qlibri)

Lo stile di scrittura è esempio di perfetto equilibrio: mai troppo scarno, ma nemmeno eccessivamente pregno di dettagli che appesantirebbero la lettura. Riesce a rendere benissimo descrizioni di cose, di azioni o riflessioni, fornendo una caratterizzazione adeguata a rendere “Il richiamo del corvo” un romanzo dignitoso e che merita una recensione positiva. Una sola critica, tuttavia, mi tocca farla proprio a proposito di caratterizzazione e personaggi, e il destinatario è lui: Mungo St John, il bello e dannato, il protagonista che accompagniamo e di cui leggiamo il punto di vista per tre quarti buoni di romanzo.
Se ho detto che la caratterizzazione è ben fatta dico il vero, ma ciò non salva Mungo dall'essere un esempio di ciò che in gergo si definisce “Gary Stu”: un personaggio maschile perfetto praticamente ovunque, anche quando agisce da perfetto bastardo. Mungo è intelligente, colto, bello, affascinante, un autentico adone, e non c’è cosa che non sappia fare o situazione da cui non esca incolume, o quasi. (Alessia Diana, thrillernord.it)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Sono trascorsi quarant’anni dalla pubblicazione di “Quando vola il falco”, il primo romanzo della fortunata serie dei Ballantyne, in cui compare il personaggio di Mungo St John, eroico e malvagio, ricco di contraddizioni, Dr Jekyll e Mr Hyde. 
Da dove arrivava? Quali erano le sue motivazioni? Cosa lo aveva reso ciò che è in quel romanzo? 
Il richiamo del corvo” rappresenta le risposte a queste domande.

Mungo è a Cambridge quando riceve la notizia che suo padre è morto e che la tenuta di Windemere con le sue piantagioni è in bancarotta. Rientrato in America scopre che le proprietà di suo padre sono state pignorate ad opera della Fidelity Trust Bank e che gli schiavi sono stati venduti, andando contro i desideri del padre, che li voleva liberi alla sua morte. L’avvocato di famiglia, Chester Marion, addossa la colpa di tutto al padre di Mungo, che non ha voluto prendere le misure necessarie per costringere gli schiavi a lavorare. Mungo viene però a conoscenza del fatto che è proprio l’avvocato Marion il proprietario della banca, che è stato lui ad assassinare suo padre e ad avergli sottratto la sua eredità con l’inganno, rilevando i debiti di suo padre ad un prezzo molto vantaggioso e richiedendo poi il rimborso dei prestiti, che lui non era in grado di pagare, costringendolo quindi a cedergli le sue proprietà. Tra queste è compresa anche Camilla, una schiava di colore che ama, ricambiata, Mungo. Mungo è convinto che Chester Marion abbia assassinato anche Camilla e questo alimenta ulteriormente il fuoco del suo desiderio di vendetta.
Da queste e da altre nuove consapevolezze Mungo riparte deciso a non fermarsi fino a che non avrà ottenuto la sua vendetta contro Marion e non potrà quindi ritornare in possesso di Windemere. Andrà in prigione a Richmond, parteciperà a duelli, si imbarcherà sulla Blackhawk ignorando che si tratta di una nave negriera, si dedicherà al commercio dell’avorio, incontrerà Lady Isabel e con la sua Raven, un veliero che gli ricordava un grande corvo nero in volo, diventerà anche uno schiavista.

Giudizio personale

Un romanzo di avventura che si svolge nel quadro storico dello schiavismo. Non è quindi solo l'intreccio delle vicende, godibile come quasi sempre in Smith, ad intrattenere il lettore ma anche la necessità di riflettere sulle pagine oscure del commercio degli schiavi. La lettura è piacevole e scorrevole, lo stile di scrittura è sempre semplice,conciso e accattivante. Riesce a farci entrare nella forza delle emozioni che pervadono le azioni dei personaggi descritti.


Stile
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Piacevolezza lettura
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Rappresentazione personaggi
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Trama
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜







Consiglio di lettura: sì..

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