domenica 29 maggio 2022

Cristina Rava - IL POZZO DELLA DISCORDIA

 







Autore: Cristina Rava

Titolo: Il pozzo della discordia

Genere: Noir, Mystery, Giallo

Editore: Rizzoli

Collana: Nero Rizzoli

Data di uscita: 2021

Pagine336

Prezzo ediz. cartacea: brossura 15,00 €

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Langhe piemontesi, Albenga (Liguria)


Dal sito della casa editrice Rizzoli

"Cristina Rava è autrice della serie del commissario Rebaudengo e delle inchieste del medico legale Ardelia Spinola. In BUR è disponibile Di punto in bianco. L’ultimo titolo dell’autrice è Il tessitore (Rizzoli 2022)."

Dal sito della casa editrice Garzanti:

"Cristina Rava (1958) è nata e vive ad Albenga, sulla Riviera di Ponente, dove sono ambientati i suoi libri. Dopo aver iniziato gli studi in medicina ha fatto tutt'altro, lavorando nel settore dell’abbigliamento e poi in campagna, ma sempre con la scrittura come efficace salvagente per galleggiare nella vita. Già autrice di due raccolte di racconti e di una memoria storica, tutte legate al territorio ligure, dal 2007 ha intrapreso la via del noir."



Recensioni

Pagina dopo pagina, fino alla fine resterete con il dubbio su chi sia il colpevole! Un giallo davvero appassionante, che vi consiglio se amate Ardelia e le sue mirabolanti indagini in compagnia del povero Rebaudengo! (lacuocaignorante.altervista.org)

La trama si presenta complessa e articolata e sorprende di continuo il lettore con una ininterrotta sequenza di colpi di scena. Le storie dei vari personaggi si intersecano tra loro rivelando a poco a poco tutto il disegno narrativo e svelando solo all'ultimo minuto i nomi dei colpevoli dei diversi reati, non senza però aver disseminato indizi lungo tutto il percorso. Vecchi e nuovi omicidi e casi di persecuzione si annodano tra loro in un inviluppo che coinvolge il lettore che solo alla fine avrà chiari i percorsi che uniscono passato e presente. (Cristina Bruno, milanonera.com)

Oggi (Cristina Rava) è una delle voci più acute del noir al femminile in Italia. Con il suo stile fluido e coinvolgente, racconta le vicende più intricate, scavando nel garbuglio di emozioni, sensazioni e sentimenti che sfociano nel disagio mentale, da cui è affascinata e a cui porta profondo rispetto. Nei suoi romanzi, Cristina Rava pone il lettore nella condizione di farsi delle domande e riflettere sulle motivazioni che portano una persona a compiere un atto delittuoso.
Ne evidenzia la componente patologica, perché il delitto in fondo è una condizione di sofferenza che non trova altro modo di esprimersi. Un male che va ovviamente perseguito, ma anche curato. D’altro canto, il giallo per Cristina Rava è un modo per parlare di un male legato alla natura umana e per raccontare le profondità più intime dei suoi personaggi. (Maria Gramaglia, savonanews.it)

Trama (dal sito della casa editrice Rizzoli e senza spoilerare)

Bartolomeo Rebaudengo e Ardelia Spinola sono una strana coppia. Commissario in pensione lui, pacato, cortese e incline solo al vizio di gola; schietta e ruvida lei, che di mestiere fa il medico legale. Amici da una vita ed ex amanti, non smettono mai di punzecchiarsi, ma insieme sono formidabili. Se c’è un segreto da svelare, un pettegolezzo da confidare, una voce da riportare, la gente di Langa è a loro che si rivolge. Così succede con la telefonata della signora Costanza, di mestiere chirurgo plastico, rimasta l’unica superstite della famiglia Alfieri dopo la morte della madre, all'apparenza deceduta per un malore. Per la chirurga qualcosa non quadra, tanto più che nella villa dei genitori continua a trovare le tracce misteriose di una presenza, forse un fantasma? E, per non farsi mancare niente, anche la vicina che abita nella villa di fronte, trasformata in B&B, nutre una strana curiosità nei suoi confronti.Presto l’irresistibile coppia di investigatori si troverà coinvolta in una sequenza di eventi oscuri che si moltiplicheranno come in una reazione a catena, investendo anche il passato della stessa Ardelia.

Giudizio personale

Come sempre lo stile di scrittura è semplice, chiaro e facilita la lettura del romanzo. L'autrice conferma una grande capacità di descrivere paesaggi, atmosfere e personaggi. La trama è poco convincente, eccessivamente ingarbugliata (ho preferito inserire infatti la trama presente sul sito perché non riuscivo a scriverne una mia convincente). Secondo me, la serie dà segni di usura, e forse sarebbe il caso di tentare nuove strade lasciando un po' riposare Ardelia e Bartolomeo.
 
Stile
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Piacevolezza lettura
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Trama
5/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: sì se volete continuare la lettura della serie, no negli altri casi.

sabato 21 maggio 2022

Antonio Manzini - LE OSSA PARLANO

 






AutoreAntonio Manzini

TitoloLe ossa parlano

Genere: Narrativa, mystery

Editore: Sellerio

Collana: La memoria

Data di uscita2022

Pagine416

Prezzo ediz. cartacea:  € 15,00

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Aosta, Ivrea e Roma

Dal sito della casa editrice Sellerio:


"Antonio Manzini, scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato Sangue marcio, La giostra dei criceti (del 2007, riedito da Sellerio nel 2017) e Gli ultimi giorni di quiete (2020). La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo Pista nera (Sellerio, 2013) cui sono seguiti La costola di Adamo (2014), Non è stagione (2015), Era di maggio (2015), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016), 7-7-2007 (2016), Pulvis et umbra (2017), L'anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Ah l'amore l'amore (2020), Vecchie conoscenze (2021) e Le ossa parlano (2022). In altra collana di questa casa editrice ha pubblicato Sull’orlo del precipizio (2015) e Ogni riferimento è puramente casuale (2019). "


Recensioni

Ossa umane nel bosco. Comincia così l’indagine forse più crudele per il vicequestore Rocco Schiavone... Manzini è stato allievo di Camilleri all'Accademia d’arte drammatica e con Schiavone ha creato un po’ il suo Montalbano: un appuntamento da aspettare ogni volta con curiosità per sentirsi a casa e insieme viaggiare in un mondo parallelo. (Francesca Rosso, Tuttolibri, La Stampa)

Ancora una volta, il burbero Schiavone, che ancora non è sceso a patti con la morte della moglie, dovrà scavare su due fronti per risolvere il caso. Dentro il marcio dell’animo umano, ma soprattutto nel vuoto che ha dentro di sé. Forse, questa volta più delle altre, in “Le ossa parlano” di Antonio Manzini (Sellerio), ci riuscirà. (Giacomo Cadeddu, Corriere della Sera)

Il piglio narrativo di Manzini è inconfondibile, i dialoghi sono serrati e consentono al lettore più attento di cogliere dettagli nascosti... Per complessità, intrecci e profondità di analisi, “Le ossa parlano” è sicuramente uno dei romanzi migliori di Manzini, che porta il suo Rocco Schiavone a un ulteriore livello letterario. Che dire, chapeau, e aspettiamo con ansia il prossimo capitolo. Voto (appassionatissimo): 10. (il Fatto Quotidiano)

Trama (senza spoilerare)

Rocco Schiavone vende la sua abitazione di Roma, dopo aver testimoniato al processo contro il primo dirigente di polizia Mastrodomenico che, insieme al suo amico di sempre, Sebastiano, erano a capo di una banda armata accusata di traffico di stupefacenti, omicidio, spaccio su cui Schiavone aveva indagato nel 2007.

L’abbandono di Roma è quasi un taglio alle radici che lo ancoravano alla capitale. Rocco teme l’abbandono e più lo temeva, più la vita lo puniva. Amici, amori, famiglia, affetti sembravano allontanarsi da lui, impotente ad interrompere questa catena.

Occorreva ora ritornare ad Aosta ed affrontare un nuovo capitolo della sua vita privata e professionale.

Ben presto il vicequestore Rocco Schiavone deve fare i conti con il ritrovamento in un bosco delle ossa di un bambino. E le ossa parlano, raccontano che quei poveri resti appartenevano ad un bambino di dieci, undici anni che era stato strangolato circa sei anni prima, probabilmente dopo aver subito violenza.

Gli uomini di Rocco, la sua “squadra” parecchio scalcinata, si compatta determinata a risolvere il caso e darà il meglio di se stessa per scoprire gli autori dell’efferato omicidio. Ben presto si scopre l’identità del bambino e si entra nello squallido mondo che ruota attorno alla pedofilia ed alla pedopornografia.

Rocco vuole dare giustizia al bambino ucciso perché non riusciva più a contenere quella valanga di dolore, a cui, col passare degli anni, era sempre meno abituato.

Giudizio personale

Benché siano diversi anni e da diverse opere che vediamo all'opera Rocco Schiavone, continuiamo a seguirlo volentieri, le sue trame personali e investigative non annoiano, anzi si attende con ansia l'uscita del libro successivo. Come ho già scritto altre volte siamo di fronte a molto di più che un romanzo giallo, dunque. Manzini ha la capacità di portare nelle personalità dei suoi protagonisti e nelle sue trame, temi molto attuali e delicati, come in questo caso la pedofilia. Lo stile è sempre essenziale, i dialoghi serrati, la lettura scorrevole, la trama è convincente. Manzini indaga gli abissi più oscuri dell'animo umano e, contemporaneamente, ci fa scoprire e soffrire il vuoto che abita il cuore di Rocco Schiavone.


Stile
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Piacevolezza lettura
810
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Giudizio complessivo
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜









Consiglio di lettura: sì

sabato 14 maggio 2022

Erin Doom - NEL MODO IN CUI CADE LA NEVE

 






AutoreErin Doom

TitoloNel modo in cui cade la neve

Genere: Narrativa italiana

Editore: Magazzini Salani

Collana: Libri

Data di uscita: 2022

Pagine: 480

Prezzo ediz. cartacea: Brossura con sovracoperta € 16,90

E book Kindle8,99 €

Ambientazione: Canada e California (USA)




Dal sito della casa editrice Salani:

"Erin Doom è lo pseudonimo di una giovane scrittrice italiana. Erin ha esordito su Wattpad, la piattaforma di social reading più famosa al mondo, con il nickname DreamsEater. In poco tempo le sue storie hanno conquistato il cuore dei lettori."



Recensioni

In realtà questo è il primo romanzo che ha scritto finito il liceo: una storia che ci parla con una voce fresca, che l'autrice ha voluto conservare nonostante i tagli e minime modifiche. C'è un filo rosso che lega i due libri: si somigliano le protagoniste, entrambe orfane. Ma anche le due figure maschili, che incarnano l'ideale del bel tenebroso in cui si nascondono voragini di ombre. In entrambi c'è un amore impossibile, comunque travagliato. Ed entrambi, già curati nello stile, hanno visto la luce online prima di trovare un editore. (Ilaria Zaffino, la Repubblica)

La Doom è riuscita a raccontare una storia coinvolgente che, nonostante qualche ingenuità stilistica – normale per un esordiente – svela le pieghe più riposte dell’animo dei protagonisti e utilizza tutti gli strumenti necessari affinché il lettore possa creare un vero e proprio legame con i personaggi e condividere il loro arco di trasformazione.
Colpi di scena ben dosati; anticipazioni disseminate con criterio qua e là nella vicenda e buona caratterizzazione dei personaggi sono gli elementi che fanno di Nel modo in cui cade la neve un libro scorrevole che regala qualche ora d’evasione e spinge il lettore a sognare sterminate distese di neve, cieli tersi e la bellezza ineguagliabile della natura incontaminata. (leggereacolori.com)

Trama (senza spoilerare)

Lei è Ivy, pallida, canadese, cresciuta a Dawson City. E’ la figlia di Robert Nolton, celebre ingegnere informatico statunitense che aveva progettato un virus informatico senza precedenti attirandosi quindi l’attenzione dei servizi segreti. L’elaborazione e la realizzazione di questo codice aveva portato suo padre alla notorietà ma anche alla rovina.

Ora il padre di Ivy è morto, il suo codice è stato distrutto o è nascosto da qualche parte? Potrebbe essere custodito proprio da Ivy?

Dopo la morte del padre, il padrino di Ivy, John Crane, la porta in California, dove inizia una nuova vita per Ivy. Lei, molto legata alla sua terra di origine, si ritrova in un nuovo ambiente che non è il suo, con un clima difficile da sopportare. Deve inoltre affrontare una difficile convivenza con il figlio del suo padrino e figlioccio di suo padre, Mason che, ai suoi occhi, appare presuntuoso, arrogante ed egocentrico.

Come la neve modifica la realtà in silenzio, con delicatezza, senza un rumore, così anche la realtà dei rapporti umani può però modificarsi.

Giudizio personale

Questo libro è stato scritto prima de Il fabbricante di lacrime e personalmente mi è piaciuto di più rispetto all'opera che l'ha fatta conoscere. Se non altro qui c'è una storia dietro, l'elaborazione di un lutto, un pericolo incombente, la descrizione dei paesaggi del Canada. Peccato che poi tutto converga nella solita banale, trita e ritrita, storia d'amore. Ripeto che, se il target del libro sono gli adolescenti, potrebbe anche andare, per un lettore adulto ci vuole altro.

Stile
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Piacevolezza lettura
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜
Trama
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: se proprio siete curiosi, scegliete uno dei due libri, non leggeteli tutti e due. La storia di fondo è la stessa, un'orfana che deve affrontare una nuova vita ed un nuovo amore con una persona che inizialmente la detesta.

domenica 1 maggio 2022

Ken Follett - Per niente al mondo

 










AutoreKen Follett

TitoloPer niente al mondo

Titolo originale: Never

GenereThriller, Suspense, Thriller politico, Fantapolitica

Editore: Mondadori

CollanaOmnibus

Data di uscita9 novembre 2021

Pagine: 712

Prezzo ediz. cartacea  € 27,00

E book Kindle: 16,99 €

Ambientazione: Africa, Cina, USA

Dal sito della casa editrice Mondadori:

"Ken Follett è uno degli autori più amati al mondo. Nato a Cardiff nel 1949, vive tra Londra e Stevenage con la moglie Barbara. Laureatosi in filosofia all’University College di Londra, ha lavorato come giornalista. Ha pubblicato 32 romanzi, iniziando la sua straordinaria carriera di scrittore nel 1978 con La cruna dell’Ago. Uguale successo mondiale hanno poi ottenuto i successivi romanzi, tra i quali: Triplo, Il codice Rebecca, L’uomo di Pietroburgo, Sulle ali delle aquile, Un letto di leoni, Notte sull'acqua, Una fortuna pericolosa, Un luogo chiamato libertà, Il terzo gemello, Il martello dell’Eden, Codice a zero, Le gazze ladre, Il volo del calabrone, Nel bianco e la trilogia “The Century” (La caduta dei giganti, L’inverno del mondo, I giorni dell’eternità), che sono stati a lungo al primo posto nelle principali classifiche. Dopo l’immenso successo de I pilastri della terra che ha dato inizio alla saga di Kingsbridge, sono seguiti Mondo senza fineLa colonna di fuoco e Fu sera e fu mattina cui si aggiunge questo nuovo romanzo.

In Italia, tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Mondadori." 








Recensioni

Con il passo del grande thriller Ken Follett ci racconta il mondo in cui viviamo nel suo nuovo romanzo 'Per niente al mondo' che arriva in libreria il 9 novembre, in contemporanea mondiale, pubblicato in Italia da Mondadori.
Il libro, che segna un cambio di rotta rispetto ai famosissimi romanzi storici di Follett - che ha venduto oltre 170 milioni di copie dei 36 libri che ha scritto - è ambientato ai giorni nostri e racconta una crisi globale che minaccia di sfociare nella terza guerra mondiale, lasciando il lettore nell'incertezza fino all'ultima pagina. (ansa.it)

L'incubazione del romanzo nasce da una domanda che per un po' ha assillato lo scrittore: che cosa impedisce che possa scoppiare una nuova guerra mondiale? "La domanda - racconta - si è affacciata mente lavoravo a La caduta dei giganti. Studiando come era scoppiata la prima guerra mondiale ho avuto modo di riflettere sulla genesi dei conflitti. In fondo, quella scoppiata nel 1914 era una guerra che all'inizio nessuno voleva. Mi sono chiesto, può accadere ancora?". Su questa ipotesi Follett ha costruito un thriller politico che ha sullo sfondo la rivalità tra le due grandi potenze, la Cina e gli Stati Uniti. C'è sempre una scintilla alle origini degli incendi, "quella di oltre un secolo fa fu l'assassinio a Sarajevo dell'arciduca Francesco Ferdinando, quale sarà quella che porterà al terzo conflitto mondiale? Ho posto questa domanda a esperti di politica estera e questioni internazionali, sia politici che accademici". (Raffaella De Santis, la Repubblica)

Dal sorgere delle città medievali agli intrighi della Guerra fredda, nessuno mette in dubbio la capacità di invenzione narrativa di Ken Follett, uno dei più acclamati scrittori britannici: e il suo ultimo libro, Per niente al mondo, è un thriller geopolitico che vede il Pianeta sull'orlo di un conflitto atomico. Ma questa volta sono pagine di romanzo che suonano come cronaca di questi giorni. (Luigi Ippolito, Corriere della Sera)

Trama (senza spoilerare)
Due agenti segreti, l’americana Tamara Levit e il francese Tab Sadoul, aiutati dal misterioso venditore di sigarette Abdul, sono sulle tracce di un pericoloso gruppo di jihadisti islamici nel deserto del Sahara. La violenza dei terroristi insieme al lento avanzare del deserto del Sahara verso sud, spingono molte persone come ad esempio in Ciad una vedova coraggiosa e bellissima, Kiah, a decidere di affrontare il viaggio della disperazione, quello dei migranti che sfidano la morte per poter affrontare in Europa una nuova vita. Sarà proprio Abdul a cercare di aiutare Kiah nel suo difficile viaggio.

Intanto in Cina il viceministro dei servizi segreti esteri, Chang Kai, portatore di una visione moderna e riformista delle alleanze internazionali, deve cercare di opporsi ai vertici vetero comunisti che con la loro miopia ed ortodossia potrebbero portare la Cina e l’alleata Corea del Nord su una china pericolosissima per il mondo intero.

E’ la stessa deriva che deve cercare di evitare negli Usa la prima donna presidente, Pauline Green, mentre la tensione internazionale aumenta portando con sé ribellioni, attacchi terroristici e informatici, rappresaglie che convergono verso un’escalation pericolosissima.

Giudizio personale

La trama del libro è costituita dall'intreccio di storie diverse, alcune delle quali potevano essere evitate in quanto secondarie, inutili e scontate. La prosa non è un capolavoro, i personaggi sono poco credibili, soprattutto la Presidente degli Usa, ma come sempre il libro è coinvolgente e si legge volentieri. La trama di fondo, invece, è veramente inquietante, alla luce di ciò che la politica internazionale ha scatenato intorno a noi. Follett però non ha seguito l'onda, l'ha preceduta perché il libro è uscito prima che russi e ucraini cominciassero a scannarsi tra di loro. Nel libro gli Stati protagonisti sono altri, ma l'intento di Follett è indicato nel prologo. Riporto testualmente:
" Mentre facevo ricerche per La caduta dei giganti, sono rimasto scioccato nel rendermi conto che la Prima guerra mondiale è stata una guerra che nessuno voleva. Nessun leader europeo, dell'uno o dell'altro schieramento, aveva intenzione di arrivare a tanto. Eppure, a uno a uno, imperatori e primi ministri presero decisioni - decisioni logiche e ponderate -, ognuna delle quali condusse, a piccoli passi, al peggior conflitto che il mondo avesse mai conosciuto. Mi sono convinto che si era trattato di un tragico incidente.
E mi son chiesto se sarebbe potuto accadere di nuovo."

Stile
5/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Piacevolezza lettura
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Rappresentazione personaggi
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜
Trama
6/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
6/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: sì