sabato 21 maggio 2022

Antonio Manzini - LE OSSA PARLANO

 






AutoreAntonio Manzini

TitoloLe ossa parlano

Genere: Narrativa, mystery

Editore: Sellerio

Collana: La memoria

Data di uscita2022

Pagine416

Prezzo ediz. cartacea:  € 15,00

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Aosta, Ivrea e Roma

Dal sito della casa editrice Sellerio:


"Antonio Manzini, scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato Sangue marcio, La giostra dei criceti (del 2007, riedito da Sellerio nel 2017) e Gli ultimi giorni di quiete (2020). La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo Pista nera (Sellerio, 2013) cui sono seguiti La costola di Adamo (2014), Non è stagione (2015), Era di maggio (2015), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016), 7-7-2007 (2016), Pulvis et umbra (2017), L'anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Ah l'amore l'amore (2020), Vecchie conoscenze (2021) e Le ossa parlano (2022). In altra collana di questa casa editrice ha pubblicato Sull’orlo del precipizio (2015) e Ogni riferimento è puramente casuale (2019). "


Recensioni

Ossa umane nel bosco. Comincia così l’indagine forse più crudele per il vicequestore Rocco Schiavone... Manzini è stato allievo di Camilleri all'Accademia d’arte drammatica e con Schiavone ha creato un po’ il suo Montalbano: un appuntamento da aspettare ogni volta con curiosità per sentirsi a casa e insieme viaggiare in un mondo parallelo. (Francesca Rosso, Tuttolibri, La Stampa)

Ancora una volta, il burbero Schiavone, che ancora non è sceso a patti con la morte della moglie, dovrà scavare su due fronti per risolvere il caso. Dentro il marcio dell’animo umano, ma soprattutto nel vuoto che ha dentro di sé. Forse, questa volta più delle altre, in “Le ossa parlano” di Antonio Manzini (Sellerio), ci riuscirà. (Giacomo Cadeddu, Corriere della Sera)

Il piglio narrativo di Manzini è inconfondibile, i dialoghi sono serrati e consentono al lettore più attento di cogliere dettagli nascosti... Per complessità, intrecci e profondità di analisi, “Le ossa parlano” è sicuramente uno dei romanzi migliori di Manzini, che porta il suo Rocco Schiavone a un ulteriore livello letterario. Che dire, chapeau, e aspettiamo con ansia il prossimo capitolo. Voto (appassionatissimo): 10. (il Fatto Quotidiano)

Trama (senza spoilerare)

Rocco Schiavone vende la sua abitazione di Roma, dopo aver testimoniato al processo contro il primo dirigente di polizia Mastrodomenico che, insieme al suo amico di sempre, Sebastiano, erano a capo di una banda armata accusata di traffico di stupefacenti, omicidio, spaccio su cui Schiavone aveva indagato nel 2007.

L’abbandono di Roma è quasi un taglio alle radici che lo ancoravano alla capitale. Rocco teme l’abbandono e più lo temeva, più la vita lo puniva. Amici, amori, famiglia, affetti sembravano allontanarsi da lui, impotente ad interrompere questa catena.

Occorreva ora ritornare ad Aosta ed affrontare un nuovo capitolo della sua vita privata e professionale.

Ben presto il vicequestore Rocco Schiavone deve fare i conti con il ritrovamento in un bosco delle ossa di un bambino. E le ossa parlano, raccontano che quei poveri resti appartenevano ad un bambino di dieci, undici anni che era stato strangolato circa sei anni prima, probabilmente dopo aver subito violenza.

Gli uomini di Rocco, la sua “squadra” parecchio scalcinata, si compatta determinata a risolvere il caso e darà il meglio di se stessa per scoprire gli autori dell’efferato omicidio. Ben presto si scopre l’identità del bambino e si entra nello squallido mondo che ruota attorno alla pedofilia ed alla pedopornografia.

Rocco vuole dare giustizia al bambino ucciso perché non riusciva più a contenere quella valanga di dolore, a cui, col passare degli anni, era sempre meno abituato.

Giudizio personale

Benché siano diversi anni e da diverse opere che vediamo all'opera Rocco Schiavone, continuiamo a seguirlo volentieri, le sue trame personali e investigative non annoiano, anzi si attende con ansia l'uscita del libro successivo. Come ho già scritto altre volte siamo di fronte a molto di più che un romanzo giallo, dunque. Manzini ha la capacità di portare nelle personalità dei suoi protagonisti e nelle sue trame, temi molto attuali e delicati, come in questo caso la pedofilia. Lo stile è sempre essenziale, i dialoghi serrati, la lettura scorrevole, la trama è convincente. Manzini indaga gli abissi più oscuri dell'animo umano e, contemporaneamente, ci fa scoprire e soffrire il vuoto che abita il cuore di Rocco Schiavone.


Stile
8/10
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Piacevolezza lettura
810
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Rappresentazione personaggi
8/10
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Trama
8/10
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Giudizio complessivo
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜









Consiglio di lettura: sì

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