giovedì 30 settembre 2021

María Dueñas - LA NOTTE HA CAMBIATO RUMORE

 









AutoreMaría Dueñas

Titolo: La notte ha cambiato rumore

Titolo originale: El tiempo entre costuras

GenereRomanzo, Fiction storica

Editore: Mondadori

CollanaOscar Bestsellers

Data di uscita: Prima pubblicazione 6 giugno 2009, prima edizione italiana 2011

Pagine656

Prezzo ediz. cartacea 13,50 €

E book Kindle: 6,99 €

AmbientazioneSpagna e Marocco


Dal sito della casa editrice Mondadori:

"María Dueñas è nata nella provincia di Ciudad Real nel 1964. È stata per anni titolare della cattedra di Filologia e Letteratura inglese all’Università di Murcia. Nel 2010 ha esordito con La notte ha cambiato rumore (Mondadori), un romanzo che in brevissimo tempo è diventato uno dei più grandi fenomeni editoriali spagnoli e che nel mondo ha venduto più di cinque milioni di copie. Nel 2013 è uscito Un amore più forte di me e, nel 2015, Un sorriso tra due silenzi, sempre per Mondadori."




Recensioni

Il destino frantumato e ricomposto è quello di Sira Quiroga, modista a Madrid alla metà degli Anni Trenta, in fuga per amore a Tangeri e poi per debiti a Tetuán, nel Marocco spagnolo. Amore, spionaggio, guerra, esotismo, segreti, avventura, tradimenti, intrighi: c’è tutto. (Giovanna Zucconi, La Stampa)

Ciò che la distingue è una vena da entertainer genuina. Non c' è alcuna complessità di significati nei suoi libri, che contano su plot generosi e ben documentati. Non vi serpeggiano inquietudini né ambiguità né sottotesti. Mai che si affacci uno sguardo "altrove" rispetto all'estrema concretezza dei fatti presentati. Le sue storie si alimentano della spontaneità di una scrittura ariosa e coerente. Non c' è artificio né affettazione in María Dueñas. Gli elementi che partecipano al successo dei suoi feuilleton 
s'incastonano tra loro col sano stile architettonico dei vecchi romanzoni d' appendice. (Leonetta Bentivoglio, la Repubblica)

Un romanzo ricco di mistero e storia, di colpi di scena, di personaggi vari, che appassiona sin dalle prime pagine e che coinvolge anche grazie alle descrizioni dell’autrice. (Rosalba Gervasi, sololibri.net)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Madrid, anni Trenta. Sira Quiroga, giovane apprendista sarta, sta per sposarsi, ma perde la testa per un carismatico imprenditore, Ramiro, lascia Madrid e si trasferisce con lui in Marocco. Ma qui si ritrova presto sola, abbandonata da lui, ingannata e piena di debiti. Raggiunge però il protettorato spagnolo di Tetuàn, con l'aiuto di alcuni improbabili amici e riesce a inventarsi una nuova vita, aprendo un atelier di alta moda, che avrà successo e diventerà il punto di riferimento per le signore più ricche e influenti della città, ma che diventerà anche la copertura per qualcosa di molto più oscuro e pericoloso. Intanto in Spagna scoppia la guerra civile che porterà Franco al potere. E mentre In Europa infuria la seconda guerra mondiale, Sira ritorna a Madrid…

Giudizio personale

Possiamo considerare questo libro come un romanzo d'appendice con tutti gli ingredienti giusti e necessari. La trama è convincente e coinvolgente, non banale. L'autrice si dimostra capace di intrecciare le storie personali dei protagonisti con le vicende storiche del Marocco e della Spagna degli anni trenta e quaranta, quindi anche della guerra civile. Un po' ripetitivo in alcune parti.

Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
8/10
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Trama
7/10
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Giudizio complessivo
7/10
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Consiglio di lettura: sì.

lunedì 27 settembre 2021

Stephen King, Ana Juan - L'UOMO VESTITO DI NERO

 






AutoreStephen King, Ana Juan

TitoloL'uomo vestito di nero

Titolo originale: The Man in the Black Suit

Genere: Racconto, Horror fiction, Suspense

Editore: Sperling & Kupfer

Collana: Parole

Data di uscitaPrima pubblicazione: 31 ottobre 1994, da Sperling & Kupfer 10 novembre 2020

Pagine128

Prezzo ediz. cartacea: rilegato € 15,90

E book Kindle: 10,99 €

AmbientazioneMaine (USA) 

Dal sito della casa editrice Sperling & Kupfer:

"STEPHEN KING vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha e la figlia Naomi. Da più di quarant'anni le sue storie sono bestseller che hanno venduto 500 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner, Frank Darabont. Oltre ai film tratti dai suoi romanzi, vere pietre miliari come Stand by me - Ricordo di un'estate, Le ali della libertà, Il miglio verde, It - per citarne solo alcuni - sono seguitissime anche le sue serie TV. Per i suoi meriti artistici, il presidente Barack Obama gli ha conferito la National Medal of Arts. Nel 2018 ha ricevuto il PEN America Literary Service Award."

"ANA JUAN è un'illustratrice, pittrice e scultrice spagnola. Nata a Valencia, ha esposto le sue opere in tutto il mondo. Conosciuta per le sue interpretazioni originali, malinconiche e talvolta un po' spietate della realtà e delle storie, ha illustrato svariate copertine per il New Yorker, articoli per El País e molte copertine dei romanzi di Isabel Allende e di diversi classici della letteratura mondiale. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e, nel 2010, il Ministero della cultura spagnolo le ha conferito il prestigioso Premio nazionale di illustrazione. anajuan.net




Recensioni

Come sempre Stephen King, giocando con la tradizione, le trame avvincenti, la suspense e il fascino del mistero, inventa orrori che ci aiutano a fare fronte a quelli reali. Ecco allora un libro per gli adulti che vogliono precipitare lungo lo scivolo dell’infanzia e per gli amanti del genere che già riescono a sopportare il peso della fantasia. (Stefania Parmeggiani, la Repubblica, Robinson)

Leggere un racconto di King inframmezzato alle illustrazioni curate da Ana Juan è un’esperienza interessante. Si è normalmente abituati ad immaginare quelli che sono gli scenari cupi, ansiogeni e terrorizzanti che caratterizzano i suoi libri ed ora. vedere illustrate determinate scene, stati d’animo e personaggi fa un certo effetto. Un bellissimo lavoro quello svolto dalla Juan, immagino sia stato eseguito con una certa apprensione: non è per tutti ricreare su tavole gli spot più importanti di una storia ed esserne all'altezza, soprattutto se il libro in questione è di un mostro sacro.
I disegni rendono benissimo, alcuni seguono la storia, ricalcano le sensazioni di disagio, terrore ed inquietudine, altri fanno da perfetto sfondo.
“L’uomo vestito di nero” non è solo un omaggio ad Hawthorne, ma i dettagli nascono da una conversazione avuta con un amico il cui nonno era convito di aver incontrato il Diavolo in persona.(Cristiana Abbate, senzalinea.it)

Con il suo stile sempre molto fluido e scorrevole Stephen King dipana una storia dell'orrore che in realtà parla di traumi infantili e del modo in cui essi riescano a mettere radici nella coscienza umana, al punto da riuscire a sopravvivere anche alla crescita e all'età adulta. L'uomo vestito di nero è un uomo vestito a lutto, una creatura infernale che ricorda al giovane Gary la sua colpa, il suo essere vivo quando suo fratello è morto. Ed è nella risoluzione della storia, nello svolgimento che King decide di offrire al suo lettore, che si deve cercare quell'elaborazione del lutto che può portare Gary ad accettare in qualche modo quello di cui è stato testimone. (Erika Pomella, il Giornale)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Gary è molto anziano, ha superato i novant'anni e percepisce lo sgretolamento del suo corpo, mentre la nebbia nasconde i ricordi del presente e del passato. Solo un episodio lontano nel tempo sfugge alle brume dell’oblio e lo tormenta.
Aveva nove anni, non aveva più il fratello Dan, morto per la puntura di un’ape. Era un pomeriggio di mezza estate del 1914 ed era andato a pescare nel torrente Castle Stream. La pesca fu soddisfacente ma ad un certo punto vide un’ape sul suo naso e sentì un rumore secco alle sue spalle: era un uomo tutto vestito di nero e dagli occhi di fuoco che lo terrorizzò e il cui ricordo l’ha tormentato per tutta la vita. Decide allora di scrivere ogni dettaglio di quell'episodio, confidando nelle capacità catartiche della scrittura e sperando di esorcizzare la paura di incontrarlo nuovamente, ora che la sua vita volge al termine.

Stephen King con il suo racconto ha voluto rendere omaggio al racconto che ama di più di Nathaniel Hawthorne, “Il giovane signor Brown”, che è presente nel libro come una specie di postfazione. Il protagonista, il giovane signor Brown appunto, al tramonto esce dalla città di Salem, incontra un vecchio con un bastone che raffigurava un grosso serpente nero ed assiste ad una specie di rito satanico a cui partecipano tutti gli esponenti della sua comunità, dal pastore al diacono al catechista, perfino sua moglie Fede...

Giudizio personale

Nel 2002 uscì una raccolta di racconti di Stephen King che si intitolava "Tutto è fatidico", che conteneva anche il racconto "L'uomo vestito di nero". Ora il medesimo racconto torna in un'edizione interamente dedicata, in cui la storia di King è accompagnata delle nuove illustrazioni di Ana Juan, che accompagnano la lettura, rendendo più efficace la componente horror. Il racconto è ben costruito e vale la pena leggerlo.

Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
7/10
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Giudizio complessivo
7/10
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Consiglio di lettura: sì

domenica 26 settembre 2021

Cristina Rava - COMMISSARIO REBAUDENGO - UN'INDAGINE AL NERO DI SEPPIA

 




Autore: Cristina Rava

Titolo: Commissario Rebaudengo - Un'indagine al nero di seppia

Genere: romanzo giallo

Editore: Fratelli Frilli Editori

CollanaTascabili

Data di uscita2007

Pagine264

Prezzo ediz. cartacea: 12,90 €

E book Kindle: 6,99 €

Ambientazione: Liguria (Albenga, Alassio, Cisano sul Neva)


Dal sito della casa editrice Garzanti:

"Cristina Rava (1958) è nata e vive ad Albenga, sulla Riviera di Ponente, dove sono ambientati i suoi libri. Dopo aver iniziato gli studi in medicina ha fatto tutt'altro, lavorando nel settore dell’abbigliamento e poi in campagna, ma sempre con la scrittura come efficace salvagente per galleggiare nella vita. Già autrice di due raccolte di racconti e di una memoria storica, tutte legate al territorio ligure, dal 2007 ha intrapreso la via del noir."


Recensioni

Un buon giallo, in cui si ride pure tanto. Del resto il commissario non è certo un supereroe!Anzi: è un uomo con tutte le sue buffe debolezze, terrorizzato da una madre “tritaballe”, costretto per questo ad andare in analisi! (lacuocaignorante.altervista.org)

Il commissario Bartolomeo Rebaudengo è un uomo silenzioso, poco incline all'ira e amante della buona cucina piemontese. Alassio, dove il mare è un animale mansueto e persino le mareggiate sono uno spettacolo turistico, è un buon posto per andare in vacanza, e anche per viverci e fare il poliziotto. Il commissariato ha sede in una un’elegante palazzina, con il suo giardino e le palme: a guardarla da fuori sembra che lì dentro ci sia poco da fare. La morte, però, arriva all'improvviso, quella cruda e spaventosa, la stessa dei vicoli di New York che conosciamo dalla tv, inspiegabile, agghiacciante. La routine nella bella palazzina con le palme è finita: il commissario Rebaudengo deve affrontare la sua prima, difficile prova. Troverà l’aiuto inatteso di una donna: Ardelia Spinola, medico legale e cuoca sapiente. (letterarie.blogspot.com)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Il professor Alfonso Oddone, residente a Cisano Sul Neva, docente di filosofia al liceo classico di Albenga, scompare improvvisamente e misteriosamente, uscendo di casa dopo aver detto alla moglie, Fabiola Ferretti, che era stanco di quello che stava facendo, cioè preparare una serie di conferenze per un’associazione culturale. La moglie sospetta che il marito abbia invece una relazione extraconiugale. La macchina del professore viene ritrovata vicino alla stazione di Albenga. Si tratta di una scomparsa volontaria o c’è dell’altro?

In una località arida ma suggestiva, sulla collina a metà strada tra Albenga e Ceriale, viene ritrovato il corpo di una giovane donna nuda, braccia e gambe aperte, come il disegno dell’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. E’ morta per strangolamento e il suo corpo è circondato da candele nere. Può essere responsabilità di una setta satanica?

Sul posto giunge il commissario Bartolomeo Rebaudengo, della stazione di Alassio ed il medico legale Ardelia Spinola. E’ il loro primo incontro e avviene in una circostanza particolare e triste, ma sarà foriero di sviluppi successivi. Le indagini del commissario presto scoprono l’identità della donna uccisa, Serena Di Blasi, che frequentava il liceo classico di Albenga, era un’alunna del professore scomparso, da cui riceveva anche lezioni private. I due casi potevano essere collegati o no? A complicare le cose si aggiunge l’omicidio di Sara Ricci, un’amica di Serena e frequentante la sua stessa classe.

Le indagini procedono in diverse direzioni, mentre il legame tra la Spinola e Rebaudengo si consolida anche attraverso cene, in cui il commissario, di origine piemontese e abituato ai cibi della Langa, dovrà confrontarsi con la cucina ligure ed in particolare con gli spaghetti al nero di seppia.

Giudizio personale

La lettura del libro è piacevole, la trama regge e si accompagna ad una buona scrittura, gli ambienti a me cari in cui si svolgono le vicende sono resi in modo impeccabile.
 
Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
7/10
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Giudizio complessivo
7/10
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Consiglio di lettura: sì

sabato 18 settembre 2021

Maurizio de Giovanni - VUOTO PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE

 








Autore: Maurizio de Giovanni

Titolo: Vuoto per i Bastardi di Pizzofalcone

Genere: Narrativa, Mystery, Thriller

Editore: Einaudi

CollanaStile Libero Big (2020)

Data di uscita27 novembre 2018

Pagine344

Prezzo ediz. cartacea: 14,50 €

E book Kindle: 10,99 €

AmbientazioneNapoli


Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Su questo personaggio si incentrano Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore, Anime di vetro, Serenata senza nome, Rondini d'inverno, Il purgatorio dell'angelo e Il pianto dell'alba (tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero). Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012; Einaudi Stile Libero 2016; Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone (2013) ha dato inizio a un nuovo ciclo contemporaneo (sempre pubblicato da Einaudi Stile Libero e diventato una serie Tv per Rai 1), continuato con Buio, Gelo, Cuccioli, Pane, Souvenir, Vuoto, Nozze e Fiori, che segue le vicende di una squadra investigativa partenopea. Ha partecipato, con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli, all'antologia Giochi criminali (2014). Per Rizzoli sono usciti Il resto della settimana (2015), I Guardiani (2017), Sara al tramonto (2018), Le parole di Sara (2019) e Una lettera per Sara (2020); per Sellerio, Dodici rose a Settembre (2019); per Solferino, Il concerto dei destini fragili (2020). Con Cristina Cassar Scalia e Giancarlo De Cataldo ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020). Sempre per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato della serie di Mina Settembre Troppo freddo per Settembre (2020) e Una Sirena a Settembre (2021). I libri di Maurizio de Giovanni sono tradotti in tutto il mondo. Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di cui è visceralmente tifoso, de Giovanni è anche autore di opere teatrali."




Recensioni

Perché il vuoto è un velo che nasconde molte cose, e a scavare nel buio ci si accorge che quello che sembra vuoto in realtà è un recipiente pieno fino all'orlo di sentimenti interrotti, di emozioni ormai inservibili, di passioni sepolte sotto la convenienza. (Maurizio de Giovanni per il Corriere della Sera)

Il mondo di de Giovanni, insomma, è un mondo in cui possiamo riconoscerci: non ci sono spie o detective, né boss sanguinari (se non, a volte, sullo sfondo) ma uomini e donne più o meno comuni, quasi sempre borghesi, agitati da sentimenti comuni, che però sfociano in fatti drammatici. Probabilmente è questo uno dei segreti del successo di questo scrittore diventato ormai un fenomeno nazionale e non solo: il processo di identificazione del lettore, la vicinanza della società che de Giovanni racconta, senza esotismi o tentazioni splatter. I Bastardi stessi sono animati da sentimenti molto «normali». (Mirella Armiero, Corriere del Mezzogiorno)

«Il problema del vuoto, sapete, è nelle cose che ci sono dentro», scrive Maurizio de Giovanni. «Sì, perché il vuoto non è mai completamente vuoto, altrimenti non ci sarebbe niente da guardare da lontano, altrimenti sarebbe solo deserto e perciò tranquillo, altrimenti non ci sarebbe dolore, nel vuoto. E invece il dolore c'è, eccome se c'è. Il dolore del vuoto è il peggiore, e quello del silenzio». Allora, bisogna farci i conti, occorre misurarsi con questa specie di bestia che viene fuori sempre nella notte. Vuoto. Per i Bastardi di Pizzofalcone è il titolo del nuovo e nono capitolo che de Giovanni dedica alle vicende del distretto dei poliziotti reietti alla Ed Mc Bain, diventati piccoli grandi eroi tanto da costruire un'epica dell'umanità prima ancora che dell'investigazione. (Il Mattino)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Il romanzo è l'ottavo tra quelli ambientati nel commissariato di Pizzofalcone, ma il nono con protagonista l'ispettore Giuseppe Lojacono.

Novembre, l’autunno sta cedendo il passo all'inverno. In sostituzione di Giorgio Pisanelli, ricoverato in ospedale dopo l’intervento subito, giunge a Pizzofalcone come vicecommissario Elsa Martini, una donna molto bella, piemontese, che come gli altri colleghi del commissariato ha dei precedenti che ci vengono raccontati nelle prime pagine del libro. Si era resa responsabile, durante un’inchiesta derivante da alcune denunce per pedofilia, di aver aperto il fuoco e ucciso un medico pedofilo.
C’è subito un’inchiesta che richiede l’intervento dei Bastardi e della nuova arrivata. La squadra scalcinata e poco ortodossa dei Bastardi era la più adatta a lei.

Un’insegnante di Lettere, Chiara Fimiani, 42 anni, scompare nel nulla, lasciando un messaggio e una lettera alla sua collega e amica, la professoressa di matematica Costanzo, che è convinta che la sua collega si trovi in grave pericolo.
Chiara è sposata con un uomo assai facoltoso, l’industriale Marcello Baffi, ex presidente di Confindustria, il quale sostiene che la donna se ne sia andata di propria volontà. La ditta Baffi è tra le più importanti benefattrici delle famiglie sotto la soglia di povertà che abbiano bambini e adolescenti da mantenere.

Le indagini iniziano in modo prima informale e proseguono poi in modo ufficiale, dopo che la Costanzo sporge regolare denuncia.
Dalle descrizioni Chiara risulta una donna serena, silenziosa, amante del suo lavoro al punto di organizzare molte attività utili a tenere i ragazzi a scuola, anche una serie di lezioni itineranti con Davide Maggioni, 61enne poeta e romanziere di chiara fama. Ultimamente però non era più la stessa, era evidente che qualcosa di molto brutto l’angustiava.

La scomparsa è da ricondurre alle misteriose visite che ex allievi le facevano, soprattutto quelle di un piccolo delinquente rissoso, Gerardo Caporosso oppure è da ricercare nei rapporti con il marito?

I Bastardi scopriranno che anche le vite più piene possono nascondere un vuoto incolmabile. Il problema del vuoto è nelle cose che ci sono dentro, perché il vuoto non è mai completamente vuoto altrimenti non ci sarebbe dolore, nel vuoto. Il vuoto è difficile da combattere, ci piglia di notte quando le nostre difese calano, si accanisce nel fine settimana, quando va affrontato. Per forza. Ognuno ha il suo vuoto.

Giudizio personale

Il giudizio non può che essere simile a quelli dei precedenti libri della serie. La vicenda stavolta si incentra intorno alla scomparsa di una donna e ci porta a contatto con problematiche sociali inquietanti, come ad esempio la pedofilia, ma non solo. L'aspetto giallo della storia è debole, si capisce dall'inizio chi è il colpevole e la sorpresa finale non lo riscatta. Allora perché leggere il libro? Prima di tutto, per i lettori seriali, si tratta di continuare a seguire il filo tracciato da de Giovanni. Trovo poi interessante la capacità dell'autore di alternare diversi registri narrativi, descrivendo con il suo solito stile chiaro e scorrevole, emozioni, tristezze e malinconia ma anche situazioni umoristiche e, come già detto, aspetti sociali molto impegnativi.

Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
8/10
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Trama
6/10
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Giudizio complessivo
7/10
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Consiglio di lettura: sì

domenica 12 settembre 2021

Clara Sánchez - CAMBIEREMO PRIMA DELL'ALBA

 




AutoreClara Sánchez

TitoloCambieremo prima dell'alba

Titolo originale: El caso de la princesa perdida

GenereNarrativa straniera

Editore: Garzanti

CollanaNarratori Moderni

Data di uscita: 2020

Pagine304

Prezzo ediz. cartacea cartonato € 18,90

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Spagna (Marbella)

Dal sito della casa editrice Garzanti:

"Clara Sánchez è l’unica scrittrice ad aver vinto con i suoi romanzi i tre più importanti premi letterari spagnoli: il premio Alfaguara con La meraviglia degli anni imperfetti, il premio Nadal con Il profumo delle foglie di limone, bestseller che ha venduto un milione di copie, in cima alle classifiche di vendita per anni, e il premio Planeta con Le cose che sai di me. In Italia sono tutti pubblicati da Garzanti, insieme a La voce invisibile del vento, Le mille luci del mattinoEntra nella mia vita, La forza imprevedibile delle parole, L’amante silenziosoL’estate dell’innocenza e l’attesissimo seguito del ProfumoLo stupore di una notte di luce. Nel 2018 ha partecipato con un racconto all'antologia su madri e figli intitolata Tu sei parte di me. Il suo ultimo romanzo è Cambieremo prima dell’alba."





Recensioni

Cronaca e filosofia, shakerate dall'abile mano dell'autrice, si fondono in un poliziesco gradevole e coinvolgente, dal finale tutt'altro che scontato. (Elisabetta Rosaspina, Corriere della Sera)

L'amatissima Clara Sanchez torna in libreria con una storia dai toni mediorientali, dove mescola mistero e incanto, illusioni perdute e ritrovate, morte e rinascita. (Federica Bosco, Tuttolibri - La Stampa)

Con quella sua capacità introspettiva nel cuore dei personaggi, Sanchez narra una storia più reale di quanto possa apparire, mettendo al centro la donna, l’amore e soprattutto la libertà, trasmettendo la consapevolezza che tutti noi abbiamo di un bisogno profondo nel vivere qui e ora, come Sonia e Amina, unite dal desiderio profondo di esistere senza passato e senza futuro. (Davide Turrini e Ilaria Mauri , Il Fatto Quotidiano)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Dopo la morte del padre, Sonia Torres soffre di depressione ed è in cura da uno psicoterapeuta. Questa situazione le ha concesso solamente di trovare un lavoro part time nel fast food di un decadente centro commerciale, mentre la sua amica Karen, invece, è stata assunta come cameriera per la clientela vip del Beach Club di Marbella.
La vita di Sonia cambia quando deve sostituire temporaneamente Karen, entrando così in un mondo preso in prestito.
Il Beach Club riceve frequenti visite da parte della famiglia reale saudita e Sonia, grazie ad una elementare conoscenza della lingua araba, entra così in contatto con le principesse Sultana e Amina, mogli del re Fadel.
Sonia ha una somiglianza notevole con Amina, proprio la principessa che vorrebbe che Sonia desse lezioni di spagnolo a lei e ai figli di Sultana. Sonia accetta, al mattino darà lezione nel palazzo reale mentre al pomeriggio continuerà a lavorare al Beach Club.
La vita alla corte del re non è però semplice, soprattutto per le donne e quindi, approfittando della loro somiglianza, Amina propone a Sonia uno scambio di identità per qualche ora, Sonia dovrà essere la principessa per meno di ventiquattro ore. Sonia si accorge presto che non è la vita dorata che si aspettava e Amina non ritorna la mattina dopo, come promesso.

Giudizio personale

Come in tutti i suoi libri, Clara Sánchez dimostra di possedere uno stile di scrittura lineare e veloce, capace di definire bene agli occhi dei lettori ambienti e personaggi. La storia raccontata però, a mio avviso, è poco credibile, quasi surreale e la trama si trascina piattamente verso il finale. Certamente, l'autrice mette al centro della sua narrazione la donna, l'aspirazione all'amore e alla libertà ma questo romanzo non mi ha convinto e non mi è piaciuto. Non si sente più il profumo delle foglie di limone.

Stile
8/10
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Piacevolezza lettura
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Trama
4/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
5/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: no.