Autore: Valérie Perrin Titolo: Titolo originale: Tata Traduzione: Alberto Bracci Testasecca Genere: Letteratura francese, Narrativa domestica Editore: edizioni E/O Collana: Dal Mondo Data di uscita: 19 novembre 2024 Pagine: 608 Ambientazione: Gueugnon, paesino della Saona e Loira (Francia) | |
Dal sito della casa editrice E/O: "Valérie Perrin è autrice di quattro romanzi. Il suo primo libro, Il quaderno dell’amore perduto, ha vinto il premio Choix des Libraires Littérature 2018, oltre a una decina di premi nazionali. Cambiare l’acqua ai fiori, suo secondo romanzo, ha vinto diversi premi, tra cui il Prix Maison de la Presse 2018, ed è stato un successo internazionale. La terza opera pubblicata dall’autrice, Tre, ha vinto il premio Babelio nel 2022. In totale, i libri di Valérie Perrin hanno conquistato più di 3 milioni di lettori francesi e sono stati tradotti in 40 lingue. In Italia i suoi libri hanno venduto oltre 1.500.000 copie. Le Figaro l’ha inserita nella lista degli autori francesi che hanno venduto più libri nel 2019 e nel 2022." |
Tatà di Valérie Perrin (e/o, traduzione di Alberto Bracci Testasecca) è un intreccio raffinato, un’indagine nella vita degli altri, per capire la propria, ed è un romanzo che come una scatola cinese ne contiene diversi.
È un racconto molto personale, ambientato nei luoghi dell’infanzia dell’autrice, che con discrezione e delicatezza tratta le vite dei suoi protagonisti, dando voce anche a chi in apparenza non l’ha mai avuta. (Il Libraio.it)
Con il suo indubbio talento di narratrice l'autrice del bestseller planetario Cambiare l'acqua ai fiori (2019) cattura il lettore e lo imprigiona in un romanzo corale dove le vicende dei vari protagonisti si mischiano in un puzzle intricato e avvincente. Perrin è moglie del regista Claude Lelouch, a cui dedica anche la sua opera, e la trama diventa un grande omaggio all'universo cinematografico, colma di citazioni di pellicole famose, dettagli anche tecnici su chi esercita la settima arte, oltre a vere e proprie dichiarazioni d'amore da appassionata cinefila. (Patrizia Violi, Corriere della Sera)
Piace perché le sue storie fanno piangere e sorridere nello stesso momento. I suoi personaggi così reali, così vicini, entrano a far parte delle nostre vite e ci fa nostalgia, arrivati all’ultima pagina, doverli lasciare. Violette, Justin e Hélène, ma anche Adrien, Étienne e Nina, infine Colette con le loro vite, apparentemente ordinarie, invece piene di enigmi di cui, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, ricostruiamo i pezzi, ci parlano della vita — la nostra — dove al dolore s’affianca la bellezza. (Ilaria Zaffino, la Repubblica)
Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice E/O
"Agnès non crede alle sue orecchie quando viene a sapere del decesso della zia. Non è possibile, la zia Colette è morta tre anni prima, riposa al cimitero di Gueugnon, c’è il suo nome sulla lapide... In quanto parente più prossima tocca ad Agnès andare a riconoscere il cadavere, e non c’è dubbio, si tratta proprio della zia Colette. Ma allora chi c’è nella sua tomba? E perché per tre anni Colette ha fatto credere a tutti di essere morta? È l’inizio di un’indagine a ritroso nel tempo. Grazie a vecchi amici, testimonianze inaspettate e una misteriosa valigia piena di audiocassette, Agnès ricostruisce la storia di una famiglia, la sua, in cui il destino dei componenti è legato in maniera indissolubile a un circo degli orrori, all’unica sopravvissuta di una famiglia ebrea deportata e sterminata dai nazisti, alle vicende di un celebre pianista e a quelle di un assassino senza scrupoli, alle subdole manovre di un insospettabile pedofilo e al tifo sfegatato per la locale squadra di calcio, il FC Gueugnon. "
Giudizio personale
Il libro, secondo me, è troppo, troppo di tutto. Troppi personaggi, troppe trame, troppi salti temporali. Penso che la scrittrice, sicuramente talentuosa e con una scrittura accattivante, questa voglia abbia preteso troppo da se stessa. Il prodotto finale è un libro lungo, noioso, scarsamente avvincente che doverse volte ho avuto la tentazione di chiudere, per passare ad altro. E poi forse è ora di cambiare location, basta cimiteri!
Stile | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 5/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Trama | 5/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 5/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura: no, troppo tedioso.