domenica 26 novembre 2023

Fernando Aramburu - FIGLI DELLA FAVOLA

 










AutoreFernando Aramburu

Titolo: Figli della favola

Titolo originale: Hijos de la fábula

GenereNarrativa spagnola

Editore: Guanda

CollanaNarratori della Fenice

Data di uscita16 maggio 2023

Pagine320

Prezzo ediz. cartacea brossura 20,00 €

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazioneparte basca della Francia, Tolosa, San Sebastian


Dal sito della casa editrice Guanda:

"Fernando Aramburu, nato a San Sebastián nel 1959, ha studiato Filologia ispanica all'Università di Saragozza e negli anni Novanta si è trasferito in Germania per insegnare spagnolo. Dal 2009 ha abbandonato la docenza per dedicarsi alla scrittura e alle collaborazioni giornalistiche. Patria, grande successo di critica e di pubblico in Spagna, vincitore del Premio de la Crítica, tradotto in 34 lingue, è stato pubblicato nel 2017 da Guanda e ha avuto anche in Italia una straordinaria accoglienza, vincendo il Premio Strega Europeo e il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nel 2020 Guanda ha pubblicato un graphic novel ispirato al romanzo. Sempre per Guanda sono usciti gli altri suoi libri: Anni lentiDopo le fiammeMariluz e le sue strane avventureIl rumore di quest’epoca e I rondoni."






Recensioni

Aramburu costruisce una parodia fondata sul grottesco, che non punta a far ridere davvero, ma vuole far emergere tutta la povertà intellettuale dei suoi protagonisti. In effetti, come ha sottolineato Aramburu al Salone del Libro, «il male non è necessariamente legato all'intelligenza di chi lo compie». Durante l'incontro, Mario Calabresi ha fatto notare che i personaggi di Figli della favola sono donchisciotteschi: intraprendono battaglie assurde e perse in partenza, come portare avanti da soli una lotta armata senza armi, e, insomma, si ritrovano soli con un'ideologia che legittimava il crimine fino a poco tempo prima. (criticaletteraria.org)

Ho aperto le pagine di questo romanzo con grande entusiasmo, memore della grandezza di quel capolavoro di Aramburu che è Patria, uno dei libri più belli tra quelli letti nel 2022, forse addirittura il più bello.
Devo dire, però, che all’inizio non è andata affatto bene: non riuscivo a trovare in queste pagine la sacralità per così dire epica del primo romanzo. Il contesto è, in fondo, lo stesso ed è quello della Spagna ai tempi dell’ETA e della lotta per l’indipendenza dei Paesi Baschi...Ribadisco il mio pensiero sulla difficoltà che ho incontrato nel leggere Figli della favola, soprattutto la prima parte. Questa scrittura, così disincantata e ironica, non mi appartiene. Ma il romanzo, a ben vedere, fa luce su un momento importante della storia recente che è stato, troppo rapidamente, dimenticato. È per questo motivo che vale la pena di prenderlo in mano e di leggerlo. (thrillernord.it)

I due ventenni allo sbando, alle prese con ideali perduti, sono i protagonisti di “Figli della favola” (Guanda), il nuovo romanzo di Fernando Aramburu. Che torna all'universo di “Patria”, il suo libro più potente, e a quel 2011 nel quale l’ETA annunciò la fine della lotta armata, per raccontare lo strascico di dolore e di lacerazione lasciato, le comunità lacerate, i sentimenti feriti, il senso della famiglia. (Sabina Minardi, L'Espresso)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Guanda

"Asier e Joseba sono due giovani baschi che, imbevuti di ideologia nazionalista, decidono di lasciare tutto per entrare nell’ETA. Fernando Aramburu ... questa volta racconta l’addestramento alle armi di due ragazzi spediti nella parte basca della Francia, e più precisamente in una fattoria di allevatori di galline: Asier, rigido e disciplinato, e Joseba, timido e impacciato, si sottopongono con spirito all'inquadramento e attendono ordini, sospinti dalla forza cieca delle loro convinzioni. Proprio quando si sentono pronti all'azione (e sono maledettamente stufi di mangiare sempre pollo) l’ETA annuncia in tv la fine della lotta armata e lo scioglimento delle cellule. Che fare? Ventenni e sprovveduti, senza il becco di un quattrino e travolti da eventi più grandi di loro, i due decidono di fondare una nuova organizzazione di cui sono gli unici membri. Sotto una pioggia implacabile, tra furtarelli, sequestri, soldi sottratti impunemente e amicizie inaspettate, i due si trovano ad affrontare un’avventura rocambolesca tra il drammatico e il comico, mentre gli ideali si scontrano sempre più ferocemente con la nostalgia di casa…"

Giudizio personale
 
Inizio col dire che non ho ancora letto quello che è considerato il capolavoro di Aramburu, "Patria", e che mi riprometto di farlo appena mi sarà possibile. Pare che in "Figli della favola" lo scrittore ritorni al mondo del suo romanzo più famoso e qui non posso dire niente al proposito.
La vicenda narrata è a metà tra il grottesco e il tragico e sinceramente mi ha deluso. Il libro si legge bene, non è eccessivamente lungo, i periodi sono brevi e ben articolati, ma la vicenda e i protagonisti sono al limite dell'inverosimile. Prevale la parodia sul dramma. Spero vivamente che "Patria" sia un'altra cosa.

Stile
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Piacevolezza lettura
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜
Trama
5/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜








Consiglio di lettura: se ne può fare a meno.

domenica 19 novembre 2023

Cristina Rava - IL SALE SULLA FERITA

 




Autore: Cristina Rava

Titolo: Il sale sulla ferita

Genere: Thriller, Mystery

Editore: Rizzoli

CollanaNero Rizzoli

Data di uscita28/03/2023

Pagine320

Prezzo ediz. cartacea: 17,00 €

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Liguria, Piemonte, Svizzera


Dal sito della casa editrice Rizzoli:

"Cristina Rava è autrice della fortunata serie sulle inchieste del commissario Rebaudengo e della medica legale Ardelia Spinola. In BUR sono disponibili Di punto in bianco e I segreti del professore. Il suo ultimo libro è Il tessitore (Rizzoli 2022).."


Recensioni

Coinvolgente, come sempre, il personaggio di Ardelia, non solo medico legale attento e scrupoloso, ma anche donna normale che vive un’esistenza ordinaria, tra preoccupazioni e ansie esistenziali che l’accomunano a molti dei lettori. Cristina Rava è molto abile a congiungere, man mano che si procede nella lettura, fatti apparentemente privi di collegamento e a condurre così alla inaspettata risoluzione del mistero.
Come sempre, piacevole lettura che scorre veloce incantando con la bellezza dei paesaggi del savonese e facendo riflettere sui valori profondi della vita. (thrillernord.it)

Un’avventurosa e affilata commedia nera di Cristina Rava, adatta a confermare la sua abilità, nel descrivere ed esplorare i perversi, melodrammatici e crudeli intenti della mente umana. Uno spregiudicato gioco di ruoli, che porterà alla luce un intrico di avidità e miseria umana, nel quale tuttavia rimane lo spazio per inaspettati avvicinamenti sentimentali di cui sarà artefice e vittima persino la nostra Ardelia Spinola. (Patrizia Debicke, milanonera.com)

Una commedia nera ben costruita, per gli amanti del genere. Atmosfere, personaggi e ambienti descritti minuziosamente. Uno sguardo, più dialogico che di prosa, che è volto alla conoscenza dei fatti con sobrietà e perizia narrativa. Un bel libro, che si divora in un attimo. Forse solo un po’ malinconico, ma senza sbavature. Complimenti! (Ornella Donna su sololibri.net)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Rizzoli

"Tempi duri per la dottoressa Ardelia Spinola. Sta rimuginando sul rapporto un po’ troppo intimo tra i suoi carissimi amici, il commissario in pensione Bartolomeo Rebaudengo e la pianista Norma Picolit, quando riceve una strana telefonata dal suo ex fidanzato Arturo. Strana perché ha come la sensazione che lui taccia il vero motivo della chiamata. Passano pochi giorni e Ardelia è sul luogo di un crimine per esaminare un cadavere, ma il corpo che viene ripescato con un proiettile nel torace dalla piscina della villa di Davide Drusi, imprenditore ligure, è quello di Arturo. Ardelia è sconvolta, e ancora di più la turba che i due uomini siano pressoché identici uno all'altro. Forse quella peculiare somiglianza potrebbe spiegare il delitto: uno scambio di persona.A stare vicino ad Ardelia e a risollevarla dal dolore c’è sempre Bartolomeo, che proverà in ogni modo a tenere la dottoressa Spinola lontana dai guai. Lei, però, visto il forte coinvolgimento emotivo, non sa rimanere alla larga dalle indagini."

Giudizio personale

La trama di questo "noir" non è molto articolata e non tocca picchi di suspense memorabili. Le motivazioni del crimine e della narrazione risultano ingarbugliate e poco credibili, con una conclusione che getta sale sulle ferite della trama e lascia alquanto perplessi.
La narrazione è appesantita dalla storia di Norma Picolit che c'entra come i cavoli a merenda, forse sarà utile a costruire il prossimo libro.
Detto questo, lo stile di scrittura della Rava è sempre lineare, fluido e piacevole, con la capacità di miscelare intrighi e poesia, drammi e ironia. Personaggi e ambientazioni ben delineati.

Stile
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Piacevolezza lettura
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Trama
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜









Consiglio di lettura: sì, se non vi aspettate gialli ad alta tensione.

venerdì 10 novembre 2023

Fabio Genovesi - ORO PURO

 







AutoreFabio Genovesi

TitoloOro puro

GenereFiction storica

Editore: Mondadori

Collana: Scrittori italiani e stranieri

Data di uscita: 6 giugno 2023

Pagine444

Prezzo ediz. cartacea€ 20,00 

E book Kindle: 10,99 €

AmbientazionePalos (Spagna) e Ocfeano Atlantico

Dal sito della casa editrice Mondadori:

"Fabio Genovesi è nato e vive a Forte dei Marmi. Dopo l’esordio con due libri ormai di culto, Morte dei Marmi e Versilia Rock City, ha conosciuto un successo via via crescente con i romanzi Esche vive, Chi manda le onde (premio Strega Giovani), Il mare dove non si tocca, Cadrò sognando di volare e Il calamaro gigante. È la voce “culturale” delle telecronache Rai al Giro d’Italia, collabora con il “Corriere della Sera” e il suo settimanale “la Lettura”."





Recensioni

Ora che di Oro puro (Mondadori), ne ha parlato anche Jovanotti in un video sui social, Fabio Genovesi può andare tranquillo: il romanzo venderà. E, al netto dell'endorsement di uno dei più potenti "influencer" d'Italia, lo merita. Perché l'autore di Forte dei Marmi ci consegna forse l'opera più ambiziosa... dove mette a confronto verità e finzione, Storia e storia, Cristoforo Colombo e l'ultimo degli ultimi. (Fulvio Paloscia, la Repubblica)

Fabio Genovesi ha scritto un libro poetico e poderoso ... uno di quelli, rarissimi, il cui finale, da solo, vale la lettura delle pagine che lo precedono. E apre un mondo nuovo. Siamo nel 1492, a Palos, un porto paludoso della Spagna meridionale, e, se già pensate di intuirne il motivo, non vi sbagliate di molto. Oro puro... è un romanzo storico atipico, collocato in uno di quei momenti fondamentali della cronologia occidentale, di quelli che abbiamo mandato tutti a memoria, dove la storia fa un prima e un dopo: la nascita di Gesù, la Rivoluzione Francese e quando Cristoforo Colombo, per l’appunto, scopre l’America. (Pierdomenico Baccalario, Corriere della Sera)

Inizia così il viaggio che cambierà le sorti dell’umanità, così come ce lo racconta Cristoforo Colombo nel diario di quei due mesi in mare. Una traversata leggendaria, che Fabio Genovesi ha voluto ripercorrere, stavolta non dal punto di vista del Gran Genovese ma di Nuno, mozzo alle prime armi. Così è nato “Oro puro” (Mondadori)... Anche per Genovesi quel romanzo è il viaggio della vita. (Fabrizio Accatino, La Stampa)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice "Mondadori"

Palos, Spagna, agosto 1492. Nuno ha sedici anni, ed è un granchio. O almeno questo è il soprannome che gli ha dato sua madre, morta pochi mesi prima, di cui Nuno conserva un ricordo che è dolore e luce insieme. Pur vivendo sul mare, Nuno non ha mai desiderato solcarlo, e preferisce guardarlo restando aggrappato alla terra, proprio come fanno i granchi. Finché, per una serie di circostanze tanto sfortunate quanto casuali, deve imbarcarsi su una nave di cui ignora la destinazione. Si tratta della Santa María, a bordo della quale Cristoforo Colombo scoprirà – per caso e per sbaglio – il Nuovo Mondo. Mentre Nuno si renderà conto, lui che di navigazione non sa nulla, di condividere lo smarrimento coi suoi compagni molto più esperti: tutti spaventati da quell’impresa folle e mai tentata prima. Avendo imparato dalla madre a leggere e scrivere, Nuno diventa lo scrivano di Colombo, e trascorrendo ore ad ascoltarlo sente crescere l’entusiasmo per i grandi sogni di questo imprevedibile esploratore visionario. Attraverso lo sguardo di Nuno, percorriamo il viaggio più importante della storia dell’umanità: i giorni infiniti prima di avvistare terra, fino alla scoperta di un mondo nuovo, una nuova umanità, una nuova, diversa possibilità di intendere la vita. In questo Paradiso Terrestre, Nuno imparerà quanta ferocia, quanta avidità possa motivare le scelte degli uomini, ma anche la forza irresistibile dell’amore, che lo travolgerà fino a sconvolgere i suoi giorni e le sue notti.

Giudizio personale

Conoscevo Fabio Genovesi solamente dai suoi meravigliosi interventi nelle trasmissioni tv del Giro d'Italia. La cosa mi ha incuriosito e ho deciso di leggere questo libro. Non ne sono affatto pentito, anzi ho scoperto la bravura di uno scrittore che ignoravo.
Come ho letto da qualche parte, l'Italia pur essendo una penisola, non ha mai avuto scrittori capaci di raccontarci il mare. Beh, ora uno c'è. Non saprei se definire "Oro puro" come un romanzo storico o un romanzo d'avventura, ma le classificazioni lasciano il tempo che trovano. "Oro puro" è un romanzo corposo, appassionante, traboccante di poesia. Unico appunto: forse il ritmo narrativo avrebbe tratto giovamento da un numero minore di pagine.

Stile
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Piacevolezza lettura
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
9/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Giudizio complessivo
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜








Consiglio di lettura: sì.