mercoledì 10 luglio 2024

Antonio Manzini - TUTTI I PARTICOLARI IN CRONACA

 






AutoreAntonio Manzini

TitoloTutti i particolari in cronaca

Genere: Giallo, thriller

Editore: Mondadori

Collana: Il giallo Mondadori

Data di uscita9 gennaio 2024

Pagine304

Prezzo ediz. cartacea:  € 17,50

E book Kindle: 10,99 €

Ambientazione: ABologna

Dal sito della casa editrice Mondadori:


"Antonio Manzini, scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato Sangue marcio (Fazi, 2005), La giostra dei criceti (Einaudi, 2007, riedito da Sellerio nel 2017), Gli ultimi giorni di quiete (Sellerio, 2020) e La mala erba (Sellerio, 2022). Nel 2013 pubblica con Sellerio Pista nera, il primo romanzo della lunga serie dedicata a Rocco Schiavone che si compone, con l’ultimo episodio Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? (Sellerio, 2023), di dodici titoli. Con Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (Sellerio, 2016) ha vinto il premio Chiara e il premio della Satira di Forte dei Marmi."


Recensioni

Il nuovo romanzo di Manzini, Tutti i particolari in cronaca, è invece un thriller differente, per ambientazione e genere, dedicato com’è al tema della legge:primo romanzo di Manzini pubblicato nei Gialli Mondadori, ha come protagonisti un oscuro funzionario del tribunale cui sta cuore la giustizia, Carlo Cappai, e il cronista, nonché investigatore suo malgrado, Walter Andretti. Ambientato a Bologna, il libro è anche un’indagine sul passato, sulle pagine oscure dell’Italia negli anni Settanta. (Ida Bozzi, Corriere della Sera)

Il papà di Rocco Schiavone, nel romanzo scritto per la collana che ha dato un nome al genere giallo in Italia, esplora un mondo fatto di insabbiamenti, di ingiustizie sistematiche, in cui il desiderio di vendetta, covato per decenni, alla fine esplode, in tutta la sua violenza. Ma chi sono veramente le vittime, e di chi è la mano del giustiziere? Manzini cita Erich Auerbach: «Il segreto deve essere cercato non esclusivamente nell'intreccio, ma nel narratore».
La sua è una storia mystery a orologeria in cui ogni ingranaggio si tiene, e che costituisce anche un atto d'amore per la cronaca nera, «una specie di olio viscoso che non si assorbe e resta sempre sulla pelle». (Riccardo De Palo, Il Messaggero)

A far da sfondo alla storia, Bologna, teatro di episodi che ci raccontano di una società opulenta e perbenista, ma con i suoi scheletri negli armadi. 'Tutti i particolari in cronaca', dedicato allo scrittore e giornalista uruguaiano Juan Carlos Onetti, coinvolge sempre di più il lettore fino a una fine enigmatica. (Mauretta Capuano, ansa.it)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Mondadori

"La corsa all’alba, la colazione al bar, poi nove ore di lavoro all’archivio del tribunale, una cena piena di silenzi e la luce spenta alle dieci: Carlo Cappai è l’incarnazione della metodicità, della solitudine. Dell’ordinarietà. Nessuno sospetta che ai suoi occhi quel labirinto di scatole, schede e cartelle non sia affatto carta morta. Tutto il contrario: quei faldoni parlano, a volte gridano la loro verità inascoltata, la loro richiesta di giustizia. Sono i casi in cui, infatti, il tribunale ha fallito, e i colpevoli sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” – in realtà per i soliti, meschini imbrogli di potere. Cappai, semplicemente, porta la Giustizia dove la Legge non è riuscita ad arrivare – sempre nell’attesa, ormai da quarant’anni, di punire una colpa che gli ha segnato la vita. Walter Andretti è invece un giornalista precipitato dallo Sport, dove si trovava benissimo, alla Cronaca, dove si trova malissimo. Quando il capo gli scarica addosso la copertura di due recenti omicidi, Andretti suo malgrado indaga, e dopo iniziali goffaggini e passi falsi comincia a intuire che in quelle morti c’è qualcosa di strano. Un legame. Forse la stessa mano…"

Giudizio personale

Libro avvincente anche se la trama forse è un po' scontata. Due sono i filoni narrativi, distinti anche dai diversi font di caratteri usati dall'autore, uno racconta la storia dell'archivista Cappai, l'altro è il diario del giornalista Andretti. L'autore dimostra la sua bravura, anche a prescindere da Schiavone.


Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
810
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Giudizio complessivo
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜









Consiglio di lettura: sì

giovedì 4 luglio 2024

Marcello Simoni - MORTE NEL CHIOSTRO

 








Autore: Marcello Simoni

Titolo: Morte nel chiostro

Genere: Giallo storico, Fiction storica

Editore: La nave di Teseo

Collana: Oceani

Data di uscita2024

Pagine352

Prezzo ediz. cartacea: crilegato € 19,00

E book Kindle: 5,99 €

AmbientazioneFerrara nel 1187


Dal sito della casa editrice La nave di Teseo:

"Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo ed ex bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° premio Bancarella e il premio Emilio Salgari 2012. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto paesi. Sono seguiti La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, Il segreto del mercante di libri e La profezia delle pagine perdute, successivi capitoli della Saga del mercante; L’isola dei monaci senza nome, con il quale ha vinto il premio Lizza d’Oro 2013; La cattedrale dei morti; la trilogia Codice Millenarius Saga (L’abbazia dei cento peccati, L’abbazia dei cento delitti e L’abbazia dei cento inganni); Il marchio dell’inquisitore; la trilogia Secretum Saga (L’eredità dell’abate nero, Il patto dell’abate nero, L’enigma dell’abate nero). Tra i riconoscimenti ricevuti, il premio Stampa Ferrara, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. Il 21 gennaio 2020 è stato invitato in Senato a discutere di lettura come strumento di democrazia. Presso La nave di Teseo ha pubblicato I misteri dell’abbazia di Pomposa e La dama delle lagune."


Recensioni

Marcello Simoni è riuscito magistralmente, anche in questa sua ultima opera, a tenere molto alta l’attenzione dei suoi lettori creando con questi una sorta di complicità. Non rivela mai troppo ma si limita a fornire dei dati che il lettore ricostruisce nella propria testa assumendo, così, un ruolo attivo, coinvolgente come fosse un regista.
L’abilità di Simoni è quella di mettere in perfetta relazione la realtà storica dei fatti descritti e la sua fantasia e la sua capacità di fabulazione che li anima e li nobilita. Dando così vita ad un thriller storico degno di questo nome. (Benedetta Borghi, contornidinoir.it)

Mischiando abilmente la realtà storica, personaggi realmente esistiti ad altri inventati, Simoni ancora una volta, oltre che abile narratore, si rivela un grande divulgatore. Innumerevoli le nozioni e le curiosità che trasmette attraverso la sua narrazione precisa e vivace. Così come accurata è la descrizione dei personaggi immersi in quel particolare periodo storico...In un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena, con Morte nel chiostro Marcello Simoni dà l’ennesima conferma della sua bravura, regalandoci un page turner storico che può tranquillamente rivaleggiare alla pari con i grandi thriller. (Cristina Aicardi, milanonera.com)

Con la Morte nel chiostro, dobbiamo ammetterlo, (Simoni) si è superato. Ottima la location ma ancor più straordinari sono i tempi del romanzo: tutto si svolge infatti in una sola giornata, tra il 21 e il 22 ottobre 1187. Ma la cosa più sorprendente, e che in questo periodo ci sembra una boccata d’aria fresca, sono i protagonisti o per meglio dire LE protagoniste. Possiamo dire che Morte nel chiostro sia un romanzo tutto al femminile e questa, forse, è stata la più grossa sfida di Simoni, più di ambientare tutto in un monastero e di scegliere di far accadere la storia in 24 ore.
Sebbene per alcune scene e ambientazioni le vicende ci riportano con la mente a quelle de Il nome della rosa di Umberto Eco, il romanzo di Simoni ha una sua identità ben definita, tanto da poterlo considerare un termine di paragone per futuri libri con protagoniste “monache indagatrici”, come è stato il romanzo di Eco per le loro controparti maschili. (Martina Corona, medievaleggiando.it)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice La nave di Teseo

"Ferrara, ottobre 1187. Mentre, davanti alla grande cattedrale, si celebrano le esequie di papa Urbano III, nel piccolo chiostro di San Lazzaro, un monastero femminile isolato tra le selve a margine dei sobborghi cittadini, viene trovata una monaca impiccata. Un suicidio, all’apparenza. Due consorelle della defunta, però, sospettano che dietro quel tragico evento si nasconda un intrigo ordito al di fuori del loro cenobio. La prima è Engilberta di Villers, sapiente badessa originaria dei boschi nordici del ducato di Brabante. La seconda è Beatrice de’ Marcheselli, giovane vedova entrata come novizia a San Lazzaro per trovar requie dal dolore per la scomparsa del marito. Nel corso di un’indagine che si consuma nell’arco di una sola giornata, tra gli inesorabili rintocchi delle campane, il presentarsi di enigmatici visitatori e le difficoltà di una vita comunitaria fatta di inganni, rivalità e menzogne, le due monache scopriranno un inaspettato legame tra il decesso della loro consorella e il furto di una preziosa reliquia, scomparsa dai forzieri del papa il giorno stesso della sua morte. Una reliquia che pare aver lasciato dietro di sé una scia di misteri e di delitti."

Giudizio personale

La vicenda narrata si svolge in una sola giornata del 1187 e Simoni, come al solito, dimostra la sua grande capacità di ricreare atmosfere, luoghi e ambientazioni storiche unita ad una non comune abilità affabulatoria,che rende le sue opere sempre leggibili e piacevoli. La trama però è piuttosto banale, i personaggi che man mano entrano in scena sono bidimensionali e poco credibili. Libro sufficiente, lasciamo però stare "Il nome della rosa".
 

Stile
6/10
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Piacevolezza lettura
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Trama
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜

Consiglio di lettura: sì, senza troppe pretese.