Autore: Marcello Simoni Titolo: Morte nel chiostro Genere: Giallo storico, Fiction storica Editore: La nave di Teseo Collana: Oceani Data di uscita: 2024 Pagine: 352 Ambientazione: Ferrara nel 1187 | |
Dal sito della casa editrice La nave di Teseo: "Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo ed ex bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° premio Bancarella e il premio Emilio Salgari 2012. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto paesi. Sono seguiti La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, Il segreto del mercante di libri e La profezia delle pagine perdute, successivi capitoli della Saga del mercante; L’isola dei monaci senza nome, con il quale ha vinto il premio Lizza d’Oro 2013; La cattedrale dei morti; la trilogia Codice Millenarius Saga (L’abbazia dei cento peccati, L’abbazia dei cento delitti e L’abbazia dei cento inganni); Il marchio dell’inquisitore; la trilogia Secretum Saga (L’eredità dell’abate nero, Il patto dell’abate nero, L’enigma dell’abate nero). Tra i riconoscimenti ricevuti, il premio Stampa Ferrara, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. Il 21 gennaio 2020 è stato invitato in Senato a discutere di lettura come strumento di democrazia. Presso La nave di Teseo ha pubblicato I misteri dell’abbazia di Pomposa e La dama delle lagune." |
Recensioni
Marcello Simoni è riuscito magistralmente, anche in questa sua ultima opera, a tenere molto alta l’attenzione dei suoi lettori creando con questi una sorta di complicità. Non rivela mai troppo ma si limita a fornire dei dati che il lettore ricostruisce nella propria testa assumendo, così, un ruolo attivo, coinvolgente come fosse un regista.
L’abilità di Simoni è quella di mettere in perfetta relazione la realtà storica dei fatti descritti e la sua fantasia e la sua capacità di fabulazione che li anima e li nobilita. Dando così vita ad un thriller storico degno di questo nome. (Benedetta Borghi, contornidinoir.it)
Mischiando abilmente la realtà storica, personaggi realmente esistiti ad altri inventati, Simoni ancora una volta, oltre che abile narratore, si rivela un grande divulgatore. Innumerevoli le nozioni e le curiosità che trasmette attraverso la sua narrazione precisa e vivace. Così come accurata è la descrizione dei personaggi immersi in quel particolare periodo storico...In un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena, con Morte nel chiostro Marcello Simoni dà l’ennesima conferma della sua bravura, regalandoci un page turner storico che può tranquillamente rivaleggiare alla pari con i grandi thriller. (Cristina Aicardi, milanonera.com)
Con la Morte nel chiostro, dobbiamo ammetterlo, (Simoni) si è superato. Ottima la location ma ancor più straordinari sono i tempi del romanzo: tutto si svolge infatti in una sola giornata, tra il 21 e il 22 ottobre 1187. Ma la cosa più sorprendente, e che in questo periodo ci sembra una boccata d’aria fresca, sono i protagonisti o per meglio dire LE protagoniste. Possiamo dire che Morte nel chiostro sia un romanzo tutto al femminile e questa, forse, è stata la più grossa sfida di Simoni, più di ambientare tutto in un monastero e di scegliere di far accadere la storia in 24 ore.
Sebbene per alcune scene e ambientazioni le vicende ci riportano con la mente a quelle de Il nome della rosa di Umberto Eco, il romanzo di Simoni ha una sua identità ben definita, tanto da poterlo considerare un termine di paragone per futuri libri con protagoniste “monache indagatrici”, come è stato il romanzo di Eco per le loro controparti maschili. (Martina Corona, medievaleggiando.it)
Trama (senza spoilerare)
"Ferrara, ottobre 1187. Mentre, davanti alla grande cattedrale, si celebrano le esequie di papa Urbano III, nel piccolo chiostro di San Lazzaro, un monastero femminile isolato tra le selve a margine dei sobborghi cittadini, viene trovata una monaca impiccata. Un suicidio, all’apparenza. Due consorelle della defunta, però, sospettano che dietro quel tragico evento si nasconda un intrigo ordito al di fuori del loro cenobio. La prima è Engilberta di Villers, sapiente badessa originaria dei boschi nordici del ducato di Brabante. La seconda è Beatrice de’ Marcheselli, giovane vedova entrata come novizia a San Lazzaro per trovar requie dal dolore per la scomparsa del marito. Nel corso di un’indagine che si consuma nell’arco di una sola giornata, tra gli inesorabili rintocchi delle campane, il presentarsi di enigmatici visitatori e le difficoltà di una vita comunitaria fatta di inganni, rivalità e menzogne, le due monache scopriranno un inaspettato legame tra il decesso della loro consorella e il furto di una preziosa reliquia, scomparsa dai forzieri del papa il giorno stesso della sua morte. Una reliquia che pare aver lasciato dietro di sé una scia di misteri e di delitti."
Giudizio personale
La vicenda narrata si svolge in una sola giornata del 1187 e Simoni, come al solito, dimostra la sua grande capacità di ricreare atmosfere, luoghi e ambientazioni storiche unita ad una non comune abilità affabulatoria,che rende le sue opere sempre leggibili e piacevoli. La trama però è piuttosto banale, i personaggi che man mano entrano in scena sono bidimensionali e poco credibili. Libro sufficiente, lasciamo però stare "Il nome della rosa".
Stile | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Trama | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura: sì, senza troppe pretese.
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