Autore: Michel Houellebecq Titolo: Serotonina Genere: narrativa di genere Editore: La nave di Teseo Collana: i Grandi Delfini Data di uscita: 2019 Pagine: 332 Ambientazione: Francia | |
Dal sito della casa editrice La Nave di Teseo "Michel Houellebecq, romanziere, poeta e saggista francese, ha pubblicato i romanzi Le particelle elementari (1999, nuova edizione La nave di Teseo 2021), Estensione del dominio della lotta (2000, nuova edizione La nave di Teseo 2019), Piattaforma (2001, nuova edizione La nave di Teseo 2019), Lanzarote (2002, nuova edizione La nave di Teseo 2019), La possibilità di un’isola (2005), divenuto un film con la regia dell’autore nel 2008, La carta e il territorio (2010, nuova edizione La nave di Teseo 2022), con cui ha vinto il premio Goncourt, Sottomissione (2015), Serotonina (La nave di Teseo 2019), Annientare (La nave di Teseo 2022); le raccolte poetiche Il senso della lotta (2000), Configurazioni dell’ultima riva (2015), La vita è rara. Tutte le poesie (2016); i saggi H. P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita (2001), La ricerca della felicità (2008), In presenza di Schopenhauer (La nave di Teseo 2017), il libro scritto con Bernard-Henri Lévy, Nemici pubblici (2009), Cahier (La nave di Teseo 2019) e Interventi (2022). |
Recensioni
Serotonina è, simultaneamente, un libro sull'abdicazione e un atto di abdicazione. La grandezza di uno scrittore, giunto alla fine, sta anche in questo: arrendersi, dopo una vita dissidente, a essere nient’altro che un uomo del proprio tempo. Uno qualunque. (Antonio Scurati, Tuttolibri, La Stampa)
Nessuno oggi ha la forza e il sarcasmo di Michel Houellebecq e sa inventare super-personaggi come Florent-Claude Labrouste, il disperato eroe di Serotonina, agronomo che, in nome della grandeur casearia francese (almeno quella!), si è battuto strenuamente (beh, insomma) per la diffusione mondiale dei «signori della trilogia normanna»: il Camembert, il Pont-l’Évêque e il Livarot. (Antonio D'Orrico, Il Corriere della Sera)
"In Occidente nessuno sarà più felice, pensava ancora, mai più, oggi dobbiamo considerare la felicità come un'antica chimera, non se ne sono piu presentate le condizioni storiche". Michel Houellebecq torna con un romanzo che ricorda i suoi esordi, in cui si ritrovano le atmosfere più cupe, un romanticismo misto alla pornografia, alla solitudine dell'uomo occidentale. (la Repubblica)
Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice "La Nave di Teseo"
"Florent-Claude Labrouste è un quarantaseienne funzionario del ministero dell’Agricoltura, vive una relazione oramai al tramonto con una torbida donna giapponese, più giovane di lui, con la quale condivide un appartamento in un anonimo grattacielo alla periferia di Parigi. L’incalzante depressione induce Florent-Claude all'assunzione in dosi sempre più intense di Captorix, grazie al quale affronta la vita, un amore perduto che vorrebbe ritrovare, la crisi della industria agricola francese che non resiste alla globalizzazione, la deriva della classe media.
Una vitalità rinnovata ogni volta grazie al Captorix, che chiede tuttavia un sacrificio, uno solo, che pochi uomini sarebbero disposti ad accettare."
Giudizio personale
A me piace lo stile di scrittura di questo controverso autore e in questo giudizio prescindo da ogni considerazione sulle sue posizioni politiche e sulle sue idee relative a diverse tematiche scottanti. Parlo solo di stile di scrittura, che è indubbiamente attuale e impegnativo per il lettore. Sì, perché la lettura del suo libro mette il lettore a confronto con pagine e situazioni impregnate di depressione e tristezza (insieme ad altre in cui affiora un umorismo tutto suo) raccontate in modo magistrale.
Stile | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Trama | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura: sì, se non siete già depressi per conto vostro.
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