domenica 25 giugno 2023

Stuart Turton - LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE

 








Autore: Stuart Turton

Titolo: Le sette morti di Evelyn Hardcastle

Titolo originale: The seven deaths of Evelyn Hardcastle

GenereRomanzo, Mystery, Narrativa, Thriller

Editore: Neri Pozza

CollanaI Narratori delle Tavole

Data di uscita: 8 febbraio 2018

Pagine448

Prezzo ediz. cartacea18,00 €

E book Kindle: 9,99 €

AmbientazioneBlackheath House, Inghilterra


Dal sito della casa editrice Neri Pozza

"Stuart Turton si è laureato in filosofia, ha lavorato in una libreria di Darwin, insegnato inglese a Shanghai, collaborato per una rivista di tecnologia a Londra, scritto articoli di viaggio a Dubai. Ora è un giornalista freelance e, dopo Le sette morti di Evelyn Hardcastle, il suo primo romanzo, uno dei più acclamati scrittori inglesi."





Recensioni

Turton non commette mai peccato di mistificazione. Non imbroglia il lettore, non bara, non ricorre a espedienti. La sua narrativa è onesta, calibratissima, intarsiata in maniera molto più che meticolosa. È un capolavoro d’ingegneria. Per certi versi, ricorda le sceneggiature di certe produzioni ad alto budget che di recente hanno rianimato il panorama delle avventure videoludiche. Qui si realizza una seconda ibridazione. Il linguaggio dei moderni videogiochi d’avventura, che racconta finali multipli a seconda delle scelte del giocatore, presenta un elemento giocoforza estraneo a un romanzo, ossia l’interattività. Turton tuttavia metabolizza perfettamente la lezione che possono impartire questi adventure e compie il miracolo di replicarla nel suo libro. (A. Ghilardi & A.Rossi, thrillercafe.it)

L'abilità di Turton, invece è tale di spianarci davanti in modo semplice e lineare un'infinità di informazioni. Ogni dettaglio ha un suo perché e anche se alla sua comparsa ci sembra una bizzarria dell'autore e prima o poi lo rincontreremo e capiremo i motivo della sua comparsa. Tenendo conto che si potrebbe definire un fantasy. giallo, trovo le indagini realistiche e ben congeniate. Interessante il finale, perfettamente a tono col resto del romanzo e capace di lasciare quella puntina di fame non ancora soddisfatta. Le ambientazioni sono quelle cupe e misteriose delle vecchie magioni sparse nella campagna inglese. (qlibri)

So che si parla tantissimo di questo romanzo con toni entusiastici e credetemi, non si tratta di mera campagna pubblicitaria, merita tutta l’attenzione e tutto il clamore che sta suscitando.
Originale e avvincente , Le sette morti di Evelyn Hardcastle vi porterà a leggere un romanzo in maniera differente.
Stimolerà la vostra memoria, vi ritroverete a tornare indietro e rileggere alcuni dettagli, a segnare le ore esatte di particolari avvenimenti e lo farete con lo stesso discernimento di un detective, perché una volta capito il geniale meccanismo nascosto dietro la storia, verrete trascinati dentro fino alla fine e vorrete risolvere il mistero insieme ad Aidan.
Sarete mille persone e vivrete sì le stesse situazioni ogni giorno, ma da angolazioni diverse e con differenti sensazioni riguardo a un omicidio che resta la sola chiave di fuga da un mondo che ti attanaglia e ti intrappola come una rete nel suo ripetersi in maniera maniacale, fino a quando un solo cambiamento sconvolge tutta la routine... È stato stimolante e faticoso leggerlo, non ho trovato punti morti e dovevo tenere la mente attiva per non perdere neanche un dettaglio.
Un esordio quasi shockante, ho letto paragoni eccellenti, come quello con la grande e unica Agatha Christie; solitamente mi inalbero quando accade ma, in questo caso, posso solo dire che Stuart Turton, se non ha lo stesso talento, ha la stessa capacità di tessere una trama unica e originale come solo lei sapeva fare. Mi auguro non sia una meteora ma l’opera prima di un autore di cui sentiremo parlare a lungo.
Creare un mondo a sé, ripetere sempre lo stesso giorno, con gli stessi personaggi e rendere comunque avvincente la storia, portando il lettore a una lettura compulsiva, significa solo una cosa: ci troviamo di fronte a un talento puro. (Fiorella Carta, thrillernord.it)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Neri Pozza

"Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell’alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento – la morte del giovane Thomas Hardcastle – ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d’artificio.Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell’attimo in cui esplodono nell’aria i preannunciati fuochi d’artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell’acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre.
Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L’invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell’acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola.
La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l’assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House…"

Giudizio personale

Il libro ha avuto molte recensioni positive, che, personalmente, come modesto lettore non riesco a condividere. Siamo di fronte ad una trama che già di per sé non è proprio semplice e la strutturazione narrativa, senz'altro originale sul piano temporale e dei diversi personaggi, non contribuisce a chiarirla, anzi. Procedendo nella lettura del libro mi è capitato di non capirci più nulla, non ricordavo qual era il personaggio in cui il protagonista si era incarnato e le vicende raccontate in precedenza. Per agevolare un po' i futuri lettori posso dire che all'inizio c'è una pianta della villa teatro della vicenda e dei terreni attorno ad essa; è inoltre presente l'elenco di tutti i personaggi. Il libro è strutturato in sessanta capitoli; quando l'identità del protagonista cambia, all'inizio del capitolo vi è appuntato il giorno in cui esso si svolge. Le incarnazioni sono:primo giorno: Bell;
secondo giorno: Collins;
terzo giorno: Davies;
quarto giorno: Ravencourt;
quinto giorno: Derby;
sesto giorno: Dance;
settimo giorno: Rashton;
ottavo giorno: Gold.

Anche se si parla di giorni differenti (primo, secondo etc), è da tenere a mente che il giorno in cui si svolge la trama è sempre il medesimo.

Stile
6/10
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Piacevolezza lettura
5/10
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Rappresentazione personaggi
6/10
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Trama
4/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜







Consiglio di lettura: no. Mi sembra che l'autore abbia congegnato un ingranaggio preciso e particolare, che però i lettori faticano a far funzionare.

giovedì 8 giugno 2023

Paolo Giordano - TASMANIA

 




AutorePaolo Giordano

TitoloTasmania

GenereNarrativa, autofiction

Editore: Einaudi

Collana: Supercoralli

Data di uscita: 25 ottobre 2022

Pagine272

Prezzo ediz. cartacea€ 19,50 

E book Kindle: 10,99 €

AmbientazioneGuadalupa,, Trieste, Sardegna, Roma, Parigi

Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. Ha un dottorato in fisica ed è autore di cinque romanzi: La solitudine dei numeri primi (Mondadori 2008, Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), Il corpo umano (Mondadori 2012), Il nero e l'argento (Einaudi 2014 e 2017), Divorare il cielo (Einaudi 2018 e 2019) e Tasmania (Einaudi 2022). Per Einaudi ha pubblicato anche Nel contagio (2020) e Le cose che non voglio dimenticare (2021). Ha scritto per il teatro (Galois e Fine pena: ora) e collabora con il «Corriere della Sera»."




Recensioni

S'intitola Tasmania l'ultimo romanzo di Paolo Giordano costruito sulle paure del mondo contemporaneo. L'isola australiana che guarda l'Antartide è per lo scrittore l'ultima zattera di salvezza ai confini della geografia: «Se proprio dovessi, sceglierei la Tasmania. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l'uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un'isola, quindi facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda». (Marco Moretti, La Stampa)

Il protagonista del romanzo si chiama P.G., ha 40 anni, è laureato in Fisica, si occupa della fine del mondo. Gli altri protagonisti sono la bomba atomica, il cambiamento climatico, il terrore degli attentati, le nuvole, i dati scientifici e lo spirito del tempo, le relazioni in crisi, l’opacità dei legami, il nostro esitare tra un desiderio e l’altro, la scelta di un rifugio dopo la catastrofe (dopo qualunque catastrofe). (Valentina Desalvo, la Repubblica)

«Scrivo di cose che mi hanno fatto piangere», è l'affermazione che chiude la storia e che assume un significato decisivo legandosi a quanto Giordano aveva consegnato all'inizio: «Forse sta tutta lì la fissazione di alcuni di noi per i disastri incombenti, quell'inclinazione verso le tragedie che scambiamo per nobile, e che costituirà, credo, il centro di questa storia: nel bisogno di trovare a ogni passo troppo complicato della nostra vita qualcosa di ancora più complicato, di più urgente e minaccioso in cui diluire la sofferenza personale. E forse la nobiltà, in tutto ciò, non c'entra davvero niente». La capacità di Paolo Giordano è di maturare questa consapevolezza elaborando i materiali che aveva disposto lungo un itinerario di inquietudine e incertezze. (Il Mattino)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Einaudi

"Ci sono momenti in cui tutto cambia. Succede una cosa, scatta un clic, e il fiume in cui siamo immersi da sempre prende a scorrere in un’altra direzione. La chiamiamo crisi. Il protagonista di questo romanzo è un giovane uomo attento e vibratile, pensava che la scienza gli avrebbe fornito tutte le risposte ma si ritrova davanti un muro di domande. Con lui ci sono Lorenza che sa aspettare, Novelli che studia la forma delle nuvole, Karol che ha trovato Dio dove non lo stava cercando, Curzia che smania, Giulio che non sa come parlare a suo figlio. La crisi di cui racconta questo romanzo non è solo quella di una coppia, forse è quella di una generazione, sicuramente la crisi del mondo che conosciamo – e del nostro pianeta. La magia di Tasmania, la forza con cui ci chiama a ogni pagina, è la rifrazione naturale fra ciò che accade fuori e dentro di noi. Cosí persino il fantasma della bomba atomica, che il protagonista studia e ricostruisce, diventa un esorcismo: l’apocalisse è in questo nostro dibattersi, e nei movimenti incontrollabili del cuore. Raccogliendo il testimone dei grandi scrittori scienziati del Novecento italiano, Paolo Giordano si spinge nei territori piú interessanti del romanzo europeo di questi anni, per approdare con felicità e leggerezza in un luogo tutto suo, dove poter giocare con i nascondimenti e la rivelazione di sé, scendere a patti con i propri demoni e attraversare la paura."

Giudizio personale

Libro malinconico che parla di un periodo che va dal 2015 al 2020. Un romanzo saggio in cui le crisi individuali nei rapporti sentimentali, nella vita professionale, nei valori di riferimento, si intrecciano con quelle globali (terrorismo, cambiamento climatico, condizione professionale della donna, pandemia) prospettando l'attesa di un'apocalisse simile a quella della minaccia nucleare che il protagonista, a corto di idee, cerca di descrivere nel suo libro.
Passato, presente e futuro, forse troppe tematiche affrontate tutte insieme e necessariamente in modo superficiale, con la conseguenza di un libro che si lascia leggere ma che risulta slegato tra le sue parti.

Stile
6/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
5/10
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Giudizio complessivo
6/10
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Consiglio di lettura: sì, ma non attendetevi un capolavoro.

giovedì 1 giugno 2023

Michael Connelly - DOPPIA VERITA'

 









Autore: Michael Connelly

TitoloDoppia verità

Titolo originale: Two Kinds of Truth

GenereRomanzo, Thriller, Mystery, Suspense, Giallo, Police procedural

Editore: Piemme

CollanaPocket

Data di uscita: 31 ottobre 2017

Pagine384

Prezzo ediz. cartacea € 7,90

E book Kindle: 7,99 €

Ambientazione: Los Angeles (USA)

Dal sito della casa editrice Piemme:

"E' una delle più grandi star della narrativa americana, Michael Connelly raggiunge il primo posto in classifica con ogni suo nuovo romanzo. I lettori italiani lo hanno accolto con entusiasmo fin dal primo libro pubblicato, Debito di sangue da cui è stato tratto un film diretto e interpretato da Clint Eastwood. I lettori hanno poi imparato a conoscere il detective Harry Bosch, indimenticabile protagonista di molti suoi thriller, tra cui Il ragno, vincitore nel 2000 del Premio Bancarella. In anni più recenti, Connelly ha ideato un nuovo riuscitissimo protagonista, Mickey Haller, che svolge la sua attività dal sedile posteriore di una Lincoln, oltre che in tribunale, e che, nella riduzione cinematografica di The Lincoln Lawyer, ha il volto noto di Matthew McConaughey. Connelly è stato spesso in Italia, tra le presenze eccellenti di numerosi festival: il Festivaletteratura a Mantova, il Noir in Festival a Courmayeur, dove gli è stato conferito il Raymond Chandler Award, e il Festival Internazionale delle Letterature a Roma.
Nel 2016 è stata trasmessa in Italia la serie televisiva Bosch, di cui Connelly ha curato la sceneggiatura.
Tra i suoi ultimi romanzi pubblicati in Italia da Piemme: La strategia di Bosch, Il passaggio, Il dio della colpa. Il passaggio segna il ventesimo compleanno" di Harry Bosch.




Recensioni

Connelly fu il più bravo dei thrilleristi verso la metà degli anni Novanta. I suoi romanzi riproducevano con impressionante realismo il mestiere del poliziotto. Poi ebbe un periodo altalenante: sempre impeccabile dal punto di vista procedurale, rivelava segni di stanchezza e di esaurimento fuori dal protocollo. Doppia verità dimostra soprattutto quanto Connelly sia affezionato a Harry Bosch che attraversa la fase autunnale (quasi invernale ormai) della sua vita e della sua professione e ogni tanto, a causa dell’età, perde qualche colpo. Ma i vecchi amici non si possono lasciare soli nel momento del bisogno, sarebbe il tradimento più infame. Un thriller si può scrivere anche per una questione di fedeltà. (Antonio D'Orrico, Corriere della Sera)

La sensazione marcata che provo ogni volta che mi accingo a leggere un romanzo con Bosch come protagonista è la stessa di quando ci si imbatte in un vecchio e caro amico con il quale si è perso il contatto da qualche tempo. L’urgenza di conoscere come sta, di cosa si sta occupando, come va la sua vita è imprescindibile. E’ solo partendo da quei piccoli aggiornamenti che si possono riannodare i fili di un rapporto solido e duraturo. Quella che definisco “sensazione marcata”, sia chiaro, non è frutto di una mia iperbole mentale ma della bravura indiscussa (e crescente) di Michael Connelly, capace come nessuno di portarsi con la narrazione in media res e presentare la nuova storia con prosa piana e asciutta, ma con una profondità psicologica magistrale. (Monica Bartolini, thrillercafe.it)

Quando Thrillernord mi ha ventilato la possibilità di leggere e recensire questo tanto atteso nuovo libro di Connelly non ci ho pensato un attimo prima di accettare e, ancora prima di averlo in mano, ho iniziato ad assaporarne il gusto. Vi sembrerò folle, ma quando penso ai romanzi di questo autore vengo subito colpita da una smania tale che il bisogno di avere subito l’opera fra le mani diventa quasi una necessità fisica.
Fra le persone che mi conoscono ormai non vi è mistero del fatto che io venero Connelly e che il suo stile per me rappresenta certezze e sicurezze, in poche parole un rifugio protetto.
Come i marinai con il canto delle Sirene, sono stata ipnotizzata e chiamata da questa nuova storia che ho avuto l’onore di leggere per me e per voi!...
Il titolo di questo nuovo libro è “Doppia verità”, ma si è rivelato anche una doppia storia, una doppia faccia, un doppio rischio, doppie emozioni e soprattutto, auguro all'autore, un nuovo grande doppio successo. (Loredana Cescutti, thrillernord.it)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Piemme
"Da quando Harry Bosch ha lasciato il dipartimento di polizia di Los Angeles, si occupa di «casi freddi» per la polizia di San Fernando, piccola municipalità della città. E gli va bene così. Finché il suo nuovo capo gli chiede una mano per un caso che di «freddo» ha ben poco, e nel frattempo il fantasma del LAPD torna a fargli visita nelle vesti di Preston Borders, omicida e stupratore che trent'anni prima Bosch aveva assicurato al braccio della morte. Nuove prove a favore della sua innocenza rischiano di farlo scarcerare, e Bosch è nel mirino. Non solo avrà bisogno del suo avvocato, Mickey Haller, ma anche di dimostrare definitivamente la colpevolezza di Borders, sapendo che in ballo stavolta c'è il suo stesso onore."

Giudizio personale

Tre sono i casi che deve affrontare Harry Bosch e che scorrono davanti ai nostri occhi, raccontati con la solita maestria di Connelly. Per me uno dei migliori libri dell'autore, fra quelli che ho letto. 
La trama è interessante fino al termine del libro, raccontata con lo stile che ormai è il marchio di fabbrica di Connelly: capitoli brevi, scorrevoli, linguaggio semplice e chiaro, dialoghi quasi mai banali.


Stile
8/10
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Piacevolezza lettura
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Giudizio complessivo
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜









Consiglio di lettura: sì.