Autore: Ilaria Tuti Titolo: Genere: Narrativa, Giallo storico Editore: Longanesi Collana: LA GAJA SCIENZA Data di uscita: 2024 Pagine: 320 | |
Dal sito della casa editrice Longanesi: "Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Ha esordito nella narrativa con Fiori sopra l’inferno (Longanesi 2018). Il secondo romanzo, Ninfa dormiente, è del 2019. Entrambi vedono come protagonisti il commissario Teresa Battaglia, uno straordinario personaggio che ha conquistato editori e lettori in tutto il mondo, e soprattutto la terra natia dell’autrice, la sua storia, i suoi misteri. Con Fiore di roccia (2020), e attraverso la voce di Agata Primus, Ilaria Tuti celebra un vero e proprio atto d’amore per le sue montagne, dando vita a una storia profonda e autentica. Nel 2021, con Luce della notte e Figlia della cenere, torna alle storie di Teresa Battaglia. Del 2021 è anche la nomina di Ninfa dormiente agli Edgar Awards e il Premio letterario Rapallo per la donna scrittrice per Fiore di roccia. È inoltre autrice del romanzo Come vento cucito alla terra (2022), ispirato alla vera storia delle prime donne chirurgo durante la Grande Guerra. Nel 2023 esce Madre d’ossa, un nuovo caso per Teresa Battaglia. I suoi romanzi sono pubblicati in 27 Paesi. Da Fiori sopra l’inferno e Ninfa dormiente sono state tratte le omonime serie tv con Elena Sofia Ricci, in onda su Rai1." |
Recensioni
Consiglio di lettura:sì.
In Risplendo non brucio, Ilaria Tuti (autrice friulana di bestseller, tradotta in oltre venti lingue) scava nella coscienza dell’essere umano e delle sue scelte, espressione della vera identità. Indaga il male, motore di tutte le storie, che può trasformare l’uomo in bestia. Oppure farlo risplendere, anche in mezzo alle macerie e alla distruzione. (Deborah Ameri, IO Donna)
Risplendo non brucio parla delle scelte del singolo davanti alla paura, al male. Di quanto ci si possa spingere per difendersi, per non morire. Di compromessi morali con cui fare i conti. Delle prove di coraggio e di codardia che cambiano destini. (Annachiara Sacchi, La Lettura Corriere della Sera)
Un libro a metà tra romanzo storico e thriller che si sviluppa tra Trieste, che ospita la Risiera di San Sabba, l’unico lager in Italia dotato di forno crematorio, il campo di Dachau e il castello di Kransberg, in Germania. (Laura Pigani, Messaggero Veneto)
Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice Longanesi
"La neve è macchiata di sangue, attorno alla torre del castello di Kransberg. A pochi metri di distanza, il Führer è asserragliato in un bunker, preda di deliri e paure dopo l’attentato del luglio 1944. Ma Johann Maria Adami non ha tempo di pensare al poco spazio che lo separa dal dittatore, ultimo responsabile del suo internamento a Dachau. Il professor Adami ha un incarico: scoprire la verità che si cela dietro la morte sospetta di un soldato nazista. Suicidio? O un complotto alle spalle di Hitler? Veil Seidel, l’ufficiale delle SS che lo ha prelevato d’imperio dal campo di concentramento, è un suo ex allievo e costringe Johann a una sfida contro il tempo: deve ricorrere a tutto il suo acume per sciogliere l’enigma, non solo nella speranza di salvare se stesso, ma per tenere al sicuro chi più ama.La neve è macchiata di sangue, attorno alle mura della Risiera di Trieste. Non è la prima volta che succede, e Ada teme, anzi, sa che non sarà l’ultima. Ma individuare l’assassino è un’impresa impossibile quando la città stessa è invasa di assassini, che hanno riempito l’aria di cenere e di terrore. Nel seguire le tracce del colpevole, Ada è più che mai sola: non ha più suo padre, catturato dai nazisti perché dissidente e portato chissà dove. Non ha più un compagno, scomparso insieme ai partigiani in fuga. Ha soltanto se stessa, il suo cuore, le sue capacità mediche… e un segreto. Da proteggere a tutti i costi."
Giudizio personale
Un libro che ci strappa dalla nostra poltrona e ci trasporta negli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Come sempre lo stile narrativo è efficace, coinvolgente e scorre su due canali paralleli ambientati a Kransberg in Germaniaa e a Trieste in Italia e che trovano un incontro alla fine.
L'autrice ha la capacità di tenere il lettore incollato alle sue pagine e racconta con assoluta credibilità personaggi e situazioni che evidenziano gli orrori nazisti e quelli titini. Tuttavia, questo suo libro non mi ha convinto a fondo: preferisco la Tuti che racconta Teresa Battaglia.
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Stile | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Trama | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura:sì.
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