Autore: Jo Nesbø Titolo: La famiglia Traduzione: Stefania Forlani Genere: Thriller, Suspense Editore: Einaudi Collana: Stile Libero Big Data di uscita: 11 marzo 2025 Pagine: 440 Ambientazione: villaggio di Os (Norvegia) | |
Dal sito della casa editrice Einaudi: "Jo Nesbø è uno dei piú grandi autori di crime al mondo. I suoi libri hanno venduto oltre 40 milioni di copie. È nato a Oslo nel 1960. Ha giocato a calcio nella serie A del suo Paese, ha lavorato come giornalista free lance, ha fatto il broker in borsa. Tutt'oggi suona regolarmente con la band norvegese dei Di Derre. Della serie con protagonista l'ispettore Harry Hole, presso Einaudi ha pubblicato: Il leopardo, Lo spettro, Polizia, Il pipistrello, Scarafaggi, Nemesi, Il pettirosso, La stella del diavolo, Sete, L'uomo di neve, Il coltello e Luna rossa. Presso Einaudi ha pubblicato anche i thriller Il cacciatore di teste, Il confessore, Sangue e neve, Sole di mezzanotte (da cui l'omonimo film con Alessandro Borghi), Il fratello, La famiglia e la raccolta di racconti Gelosia, e l'horror La casa delle tenebre. Nella uniform edition in Super ET, con le copertine di Peter Mendelsund, sono finora usciti: Il pipistrello, Lo spettro, Scarafaggi, Il leopardo, Nemesi, La stella del diavolo, La ragazza senza volto, Sole di mezzanotte, Il confessore, Polizia, Il pettirosso, Sete, L'uomo di neve, Il coltello, Il fratello, Gelosia e La casa delle tenebre" |
Recensioni
Nesbø, maestro indiscusso del thriller nordico, intesse una tela di suspense che tiene il lettore incollato alle pagine. La sua penna riesce a catturare la tensione drammatica nascondendola sotto una patina di banalità quotidiana, creando un contrasto avvincente. La lealtà tra i fratelli è messa a dura prova, e l’autore esplora magistralmente le dinamiche familiari dove il legame di sangue può trasformarsi in un’arma a doppio taglio. (www.lagazzettadellospettacolo.it)
"La famiglia” è un romanzo intenso che si beve e descrive l’essere umano: colui che cammina in bilico tra luce e ombra. Qui le ombre sembrano predominanti e vi stupirete di trovare del buono, del bello e della luce. (www.thrillercafe.it)
Spesso il norvegese Jo Nesbø riesce a dare il meglio di sé allontanandosi dalla routine dei romanzi seriali del suo ex commissario Harry Hole. Così, quando per Il fratello (Einaudi) aveva fra le mani due personaggi incredibilmente spietati e nuovi, non poté che provare a rimetterli in scena... Contro tutto e tutti si ritrovano ancora una volta in La famiglia. (Luca Crovi, il Giornale)
Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice Einaudi
" Senza dubbio, i fratelli Opgard hanno avuto successo nella vita. O, perlomeno, ne hanno avuto quanto è possibile in un paesino come Os: un migliaio di anime aggrappate a una montagna, apparentemente dimenticate da Dio e dagli uomini. Carl dirige un lussuoso hotel con spa, mentre Roy ha in mente un progetto ambizioso: un parco dei divertimenti con un ottovolante tra i piú alti e paurosi del mondo. E si potrebbe ottenere ancora di piú, per esempio ingrandendo l’hotel. Se non fosse che l’Ente nazionale per le strade ha deciso di far scavare una galleria in quella montagna, spostando la statale e ostacolando cosí il turismo a Os. Nel frattempo un agente rurale vuole indagare sul baratro noto come curva delle Capre e sulle carcasse delle automobili che ci sono finite dentro, spesso grazie a una spinta dei fratelli… Ancora una volta, dunque, Carl e Roy devono cancellare le proprie tracce e sporcarsi le mani, probabilmente di sangue. Ancora una volta, devono essere disposti a tutto, pur di salvare i loro interessi."
Giudizio personale
Il libro è il sequel de "Il fratello", che non ho letto e quindi non posso dire se la lettura del primo libro può aiutare la comprensione del secondo. Posso solo dire che io non ho avvertito questo bisogno, quindi devo dare atto a Jo Nesbø di un'ouverture degna delle sue capacità: scrittura fluida e semplice, costruzione di un thriller dosando tutti gli ingredienti, gli intrecci, i colpi di scena, mantenendo una fluidità ed essenzialità ammirevoli. La narrazione è raccontata in prima persona da parte di uno dei fratelli, Roy Opgard e questo espediente narrativo permette ai lettori di cogliere le sue motivazioni consce o inconsce, fin quasi a renderci comprensibili le azioni di un assassino.
Devo dire che talvolta Nesbø scade un po' di livello, come quando ci descrive in modo macchiettistico l'operato delle forze dell'ordine locali o come quando arriviamo all'epilogo finale, ma tutto ciò si può perdonare al re dei thriller nordici.
Stile | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Trama | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura: sì, al netto degli elementi deboli indicati prima.
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