mercoledì 5 gennaio 2022

Cristina Rava - SE SON ROSE MORIRANNO

 









Autore: Cristina Rava

Titolo: Se son rose moriranno - Intrigo spinoso per  Rebaudengo

Genere: romanzo giallo, mystery

Editore: Fratelli Frilli Editori

Collana: I Tascabili

Data di uscita2010

Pagine266

Prezzo ediz. cartacea: 10,97 €

E book Kindle: 6,99 €

Ambientazione: Liguria (Albenga, Alassio)


Dal sito della casa editrice Garzanti:

"Cristina Rava (1958) è nata e vive ad Albenga, sulla Riviera di Ponente, dove sono ambientati i suoi libri. Dopo aver iniziato gli studi in medicina ha fatto tutt'altro, lavorando nel settore dell’abbigliamento e poi in campagna, ma sempre con la scrittura come efficace salvagente per galleggiare nella vita. Già autrice di due raccolte di racconti e di una memoria storica, tutte legate al territorio ligure, dal 2007 ha intrapreso la via del noir."

Dal libro "Se son rose moriranno":
"L'Autore Cristina Rava è mezza ligure come la dottoressa e mezza cuneese come il commissario. Dopo due raccolte di racconti fantastici, ha cominciato a scrivere per Fratelli Frilli Editori. L'esordio è stato un'intervista con un'anziana maestra intorno ai fatti della guerra e non solo, intitolato I giovedì di Agnese. Donne in guerra (2006). Con il passaggio al poliziesco è nato il personaggio di Bartolomeo Rebaudengo. Commissario Rebaudengo: un'indagine al nero di seppia (II ed. 2007); Cappon magro per il commissario  (III ed. 2008), Come i tulipani gialli (II ed. 2009) e Se son rose moriranno (2010), tutti pubblicati da Fratelli Frilli Editori, sono i titoli che l'hanno fatta conoscere."


Recensioni

No, non ci siamo. A tratti deludente, questo romanzo di Cristina Rava. Sebbene mi sia piaciuta l’alternanza tra le voci narranti, che permette di conoscere i punti di vista di Ardelia e di Bartolomeo, tuttavia il romanzo mi ha lasciato con l’amaro in bocca. (lacuocaignorante.altervista.org)

Sono più che gialli questi romanzi perché raccontano vite vissute. Qui la trama include di tutto dalla morte violenta di Baciccia l’amatissimo gatto di Ardelia agli assassini di persone anziane. Attraversando personaggi sfaccettati, vicende quotidiane e indagini Cristina è soprattutto simpatica, ironica ha trovato una lingua parlata che si mescola a quello che lei sa e che vuole farci sapere, quindi alla lingua letteraria. Scelte sue ma rispettabili come le grandi conoscenze in materia medica. Non a caso la scrittrice ha studiato per qualche anno per diventare medica. Questi romanzi li consiglio anche perché a me sembrano un poco snobbati essendo stati pubblicati da una casa editrice di noir ‘liguri’. Secondo me è molto sottovalutata quanto altre scrittrici più note sono sopravvalutate. (donneconoscenzastorica.it)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Baciccia, il gatto di Ardelia Spinola, è stato trovato morto in un carruggio di Albenga. Ardelia, addolorata perché Baciccia non ci sarà mai più, con il suo carattere, i suoi vezzi e la sua vicinanza muta, sospetta e presto avrà conferma che il suo gatto è stato avvelenato. Inizierà allora una sua personale indagine per scoprire l’identità dell’avvelenatore e per soddisfare la sua sete di vendetta.

Il commissario Rebaudengo, invece, è alle prese con un’indagine complessa che prende avvio dal ritrovamento in un oliveto di un pacco di cellophane, compresso, fatto di pacchi più piccoli contenenti cocaina pura. Come se non bastasse, inizia anche una serie di ritrovamenti di cadaveri di persone anziane, accompagnati sempre dalla presenza di rose.
Il contributo di Ardelia, nonostante l’impegno profuso nella sua indagine per ritrovare e punire il colpevole della morte di Baciccia, sarà determinante per aiutare Rebaudengo a districare l’intricata matassa degli eventi.

Giudizio personale

Anche in questo libro assistiamo alla progressiva ascesa a protagonista principale della dottoressa Spinola a spese del commissario Rebaudengo, a presagire quali saranno le intenzioni future dell'autrice.
Lati positivi: 
la lettura del romanzo è piacevole e avvincente, come sempre;
buona la caratterizzazione dei personaggi e dei luoghi;
efficace l'idea di alternare i capitoli dal punto di vista della dottoressa e del commissario.
Lati negativi:
la struttura della trama è, secondo me, confusa;
l'inserimento all'inizio del libro del ritrovamento della droga, ripreso alla fine del romanzo e lasciato in sospeso può essere una buona idea editoriale ma non contribuisce certo a migliorarne la lettura.
 
Stile
6/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: sì, se vi piacciono i gialli psicologici e se volete continuare la lettura della serie, no negli altri casi.

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