venerdì 11 novembre 2022

Camilla Läckberg - LA GABBIA DORATA

 






AutoreCamilla Läckberg

TitoloLa gabbia dorata

Titolo originale: En bur av guld

GenereMystery, Narrativa, Thriller 

Editore: Marsilio

CollanaFarfalle/ I gialli

Data di uscita: prima pubblicazione 21 marzo 2019

Pagine: 416

Prezzo ediz. cartacea € 19,90

E book Kindle: 7,99 €

Ambientazione: Stoccolma (Svezia)

Dal sito della casa editrice Marsilio:

"Camilla Läckberg è tra gli scrittori più letti al mondo, con trenta milioni di copie vendute in sessanta paesi. Marsilio ha pubblicato in Italia i dieci libri della serie di Fjällbacka – che hanno ispirato la serie tv Omicidi tra i fiordi –, la raccolta di racconti Tempesta di neve e profumo di mandorle e i due romanzi della Storia di Faye, La gabbia dorata e Ali d’argento. Camilla Läckberg ha firmato come autrice anche la serie televisiva Hammarvik – Amori e altri omicidi. Nata e cresciuta a Fjällbacka, vive a Stoccolma con il marito e i quattro figli. Dopo Il codice dell’illusionista, La setta è il secondo episodio della trilogia scritta a quattro mani con Henrik Fexeus.."


Recensioni

In ogni caso, un libro parzialmente piacevole, non indimenticabile, non eccelso, che si esaurisce in breve tempo, adatto agli amanti del genere e a chi cerca contenuti di questo tipo. Per chi ama componimenti più eruditi, il suddetto certamente non risulterà essere adatto. (Qlibri)

Il nuovo lavoro di Camilla Läckberg è in qualche modo, in riferimento alle tematiche, collegato al precedente “Donne che non perdonano” e da esso non riesce a distanziarsi totalmente. Il pregio senza dubbio risiede nella scorrevolezza del testo, lineare che quasi rasenta il piatto, senza eccessive onde e vibrazioni narrative, privo di particolari colpi di scena. È allo stesso tempo un romanzo crudo, nel senso sessuale del termine, che espone in modo diretto scene estreme e trasgressive. (thrillercafe.it)

Camilla Läckberg è indubbiamente una scrittrice di successo.
Metaforicamente parlando, con milioni di copie vendute in tutto il mondo, ogni sua nuova uscita è un rigore a porta vuota. Con il suo nuovo La gabbia dorata (Marsilio, appena uscito e già nella top ten italiana), la scrittrice svedese però ha deciso di ritagliarsi uno spazio in quell'angolo di paradiso per gli scrittori che decidono di "fare il cucchiaio". Quegli autori cioè che, ad un certo punto della loro carriera prendono il coraggio a due mani e decidono di spiazzare tutto e tutti. La gabbia dorata, infatti,è il tentativo di Camilla Läckberg di uscire dalla sua "comfort zone" e cimentarsi nel gesto d'antologia del Totti nazionale... Ma è bene spendere due righe sul "messaggio sociale" di cui Camilla Läckberg si fa portavoce. O meglio: sul modo in cui viene veicolato. Nei suoi precedenti romanzi, secondo i dettami della cosiddetta scuola scandinava, il messaggio lo si poteva leggere nelle azioni dei personaggi, nei dialoghi, nella caratterizzazione o nel (sempre sia benedetto) "fra le righe" e per questo risultava arguto, interessante e soprattutto efficace. Qui, invece, è la protagonista che, parlando direttamente al lettore, si lancia in proclami a nome di tutte le donne oppresse del mondo. Con la veemenza di un post Facebook scritto in un momento di astinenza da like.
Ciò che manca è la complessità con cui la scrittrice svedese ci aveva viziati. Tutto è o bianco o nero. Il mondo tratteggiato dalla Läckberg in questa sua ultima fatica è composto da un 50 per cento di donne passivo-aggressive prive di qualsivoglia personalità e un 50 per cento di uomini Cro-Magnon fra il diabolicamente crudele e il diabolicamente stupido. (la Repubblica)

Trama (senza spoilerare)

Matilda si è lasciata alle spalle Fjällbacka, ansiosa di chiudere per sempre con quel paesino claustrofobico, ma soprattutto desiderosa di dimenticare un periodo della sua vita segnato dalle violenze del padre su di lei, sulla madre e sul fratello Sebastian.

Ora vive a Stoccolma, ha studiato economia e si fa chiamare con il suo secondo nome, Faye. Matilda non esiste più. Faye è sposata con Jack Adelheim, uno degli uomini più importanti e famosi del paese, e hanno una figlia, Julienne. Nei primi anni della loro relazione, Faye aveva mantenuto Jack e lo aveva aiutato a porre le basi della Compare, l’azienda di cui Jack è comproprietario insieme ad un altro socio.

L’azienda di famiglia produce utili altissimi e quindi può permettersi un tenore di vita elevato ma Faye non è contenta, capisce che di essere prigioniera in una gabbia, dorata certamente, ma sempre di gabbia si tratta.

Faye prende coscienza di avere idealizzato Jack, il quale invece l’ha confinata al ruolo di casalinga, dimenticandosi che la Compare deve la sua esistenza soprattutto a lei. L’impossibilità di essere altro, oltre ad una casalinga, sempre pronta per lui, i tradimenti, le perversioni e il divorzio fanno riaffiorare in Faye le tenebre familiari e con esse l’odio e il desiderio di vendetta verso l’ex marito.

Giudizio personale

Purtroppo ho letto questo libro, che è il primo della storia di Faye, dopo "Ali d'argento" che invece è il secondo. Raccomando ai potenziali lettori di seguire invece l'ordine cronologico, per comprendere meglio il secondo libro.
"La gabbia dorata" mi è piaciuto di più rispetto ad "Ali d'argento" ma forse si deve al fatto dell'inversione cronologica della mia lettura. Piaciuto di più non significa che il libro mi abbia entusiasmato, tutt'altro.
In ogni caso, non si tratta di un thriller né di un romanzo giallo. E' una storia che vorrebbe affondare le sue radici nella tematica delle donne vittime di violenze e di soprusi, ma che spesso e volentieri cade nel romanzo rosa con incursioni porno. La trama è debole e prevedibile, al limite dell'irreale ma lo stile di scrittura permette di leggerla in modo veloce e poco impegnativo.

Stile
6/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
5/10
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Trama
4/10
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Giudizio complessivo
5/10
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Consiglio di lettura: no.

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