lunedì 30 ottobre 2023

Andrea Camilleri - KM 123

 






Autore: Andrea Camilleri

Titolo: Km 123

Genere: Noir, Mystery

Editore: Mondadori

Collana: Il Giallo Mondadori

Data di uscita: 26 marzo 2019

Pagine160

Prezzo ediz. cartacea: 15,00 €

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Roma


Dal sito della casa editrice Rizzoli:

"Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle nel 1925, è morto il 17 luglio 2019. Dopo una lunga carriera come regista teatrale, televisivo e radiofonico, nel 1978 esordisce nella narrativa. Nel 1994 crea la fortunata serie del commissario Montalbano, protagonista di molti romanzi e di una fiction tv di successo. Tra i numerosi riconoscimenti, il premio Campiello 2011 alla carriera. Tra i suoi libri, tradotti in tutto il mondo e che hanno venduto oltre 30 milioni di copie, ricordiamo Esercizi di memoria (Rizzoli 2017) e Donne, disponibile in BUR."

Dal sito della casa editrice Mondadori:
"Andrea Camilleri (Porto Empedocle, Agrigento, 1925 – Roma 2019), dopo l’esordio nel 1978 con Il corso delle cose, ha pubblicato decine di romanzi, racconti e saggi; è il padre dell’amatissimo commissario Montalbano."


Recensioni

Un giallo perfettamente architettato questo breve romanzo di appena 138 pagine e interamente articolato attorno all'infedeltà coniugale e a quel circolo vizioso che ruota ininterrotto attorno al km 123. Un testo di breve lettura dove gli elementi propri di Andrea Camilleri si fondano con perfetta armonia e si ritrovano tutti. Una storia, ancora, rapida e di facile scorrimento che purtroppo si esaurisce in appena un’ora e mezzo ma che ha la capacità di invogliare alla lettura il conoscitore... Non certamente il miglior Camilleri ma comunque un elaborato piacevole, godibilissimo e dove alcunché è come appare. (qlibri)

A Camilleri... invece, il mystery piace e per festeggiare i novant'anni del Giallo Mondadori ha scritto Km 123 che è la quintessenza del poliziesco, un giallo nudo, senza orpelli. È come se non ci fosse un narratore, come se si fosse autoprodotto. Ci sono solo le cose: i dialoghi (telefonici, messaggistici o di persona) dei personaggi coinvolti nella trama (a parlare sono mogli e mariti e amanti; poliziotti; avvocati); gli articoli dei giornali sulla vicenda; i rapporti riservati della Questura... Pure riducendo le cose all'osso, Camilleri riesce a caratterizzare i personaggi e fare di Km 123 anche un racconto di costume, una commedia all'italiana, uno psicodramma coniugale. (Antonio D'Orrico, Corriere Della Sera)

Un poliziesco in piena regola, quello di Camilleri. (Salvatore Lo Iacono, Giornale di Sicilia)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito milanonera.com

"Giulio, un imprenditore di successo sta percorrendo la statale che da Grosseto lo riporterà a Roma a casa sua, ma al km 123 va fuori strada e finisce in ospedale ammaccato e contuso. La persona che si ferma a soccorrerlo racconta agli inquirenti che non è stato affatto un incidente, a suo parere, e che l’uomo non è finito nella scarpata perché ha perso il controllo della sua auto ma perché qualcuno lo ha speronato e lo ha fatto finire fuori strada.
Da una semplice indagine per un incidente stradale gli investigatori scoprono che Giulio non è completamente pulito come imprenditore, che da anni ha più di una relazione clandestina con varie donne e che sua moglie, in realtà, sa molte più cose di quanto non sembra dare a vedere.
Intanto Ester, la giovane amante, a sua volta sposata con un avvocato di successo, sospetta che suo marito Stefano la faccia seguire e che abbia scoperto la sua relazione con Giulio. Ancora ricoverato in ospedale Giulio apprende che la situazione intorno a lui si è fatta complicata e che le sue giornate di amore e sesso clandestino tra i vari appartamenti di cui lui è proprietario hanno ormai le ore contate, e non tutto, sua moglie Giuditta gli sta preparando la peggiore delle vendette.
E mentre alcuni dei protagonisti muoiono in circostanze più che misteriose e altri sono ridotti alla rovina più assoluta una sola coppia riesce a sbarazzarsi di tutti, farla franca, e continuare a vivere liberamente la propria passione. Una coppia insospettabile. Ma più scaltra e più abile di tutti gli altri."

Giudizio personale

Siamo di fronte ad un romanzo diverso da quelli a cui ci ha abituato il grande scrittore siciliano, scritto in lingua italiana, cosa che può facilitare la comprensione, ma comporta la perdita di uno degli effetti speciali di Camilleri.
Il libro è breve e si legge in una giornata; questa brevità esalta la bravura di Camilleri, capace di scrivere un giallo meraviglioso che impedisce al lettore di smettere di voltare pagina fino alla fine. Maestro di semplicità ed efficacia.
La storia è verosimile e realistica, il finale può essere prevedibile ma non sempre questo è un difetto..
La scrittura di Camilleri è sempre semplice, scorrevole ed elegante.

Stile
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Piacevolezza lettura
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Giudizio complessivo
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜

Consiglio di lettura: sì.

sabato 28 ottobre 2023

Cristina Cassar Scalia - LA BANDA DEI CARUSI

 









AutoreCristina Cassar Scalia

TitoloLa banda dei carusi

Genere: Narrativa italiana contemporanea, Thriller, Mystery

Editore: Einaudi

Collana: Stile Libero Big

Data di uscita2023

Pagine296

Prezzo ediz. cartacea€ 18,50 

E book Kindle: 10,99 €

Ambientazione: Catania (Sicilia)


Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Cristina Cassar Scalia è originaria di Noto. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania. Ha raggiunto il successo con i romanzi Sabbia nera (2018 e 2019), La logica della lampara (2019 e 2020), La salita dei Saponari (2020 e 2021), L'uomo del porto (2021 e 2022), Il talento del cappellano (2021) e La carrozza della Santa (2022), Il Re del gelato (2023) e La banda dei carusi (2023) - tutti pubblicati da Einaudi - che hanno come protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi; da questi libri, venduti anche all'estero, è in corso la realizzazione di una serie tv. Con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020)."



Recensioni

Fresco di stampa è anche “La banda dei Carusi” (Einaudi), nuovo libro di Cristina Cassar Scalia e nuova indagine per Vanina Guarrasi, che questa volta si trova a indagare su un omicidio che la tocca più da vicino del solito. (Giacomo Cadeddu, Corriere Della Sera)

...negli ultimi libri della serie avevo cominciato a percepire una certa stanchezza, un certo immobilismo, tanto che temevo che il tutto potesse impantanarsi in casi sempre uguali a se stessi e che la serie stesse perdendo mordente… paura sventata con mio grande sollievo! La banda dei carusi è uno dei più belli, complessi ed appassionanti gialli di questa serie. La trama è articolata, piena di pathos, ricca di accadimenti inaspettati. (Rossella Lazzari, thrillercafe.it)

È sempre un piacere tornare a Catania, per una bellissima vacanza o con l’immaginazione, leggendola in un libro di Cristina Cassar Scalia. Immersione totale nell'ambiente, nei luoghi famosi, nella società, nel cibo, nell'amicizia, nella voglia di vivere i piaceri mentre si lavora alacremente all'indagine.
Dopo poche pagine ci si sente già in famiglia, parte della squadra e degli amici di Vanina. Un romanzo corale dove i tanti personaggi, così ben definiti e caratterizzati, ruotano attorno alla protagonista, movimentando le già movimentate giornate di Vanina che non ha un attimo di tregua: e quando non lavora non mancano mangiate e festeggiamenti, la socialità catanese non si smentisce. (Tiziana Viganò, milanonera.com)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Einaudi

"In una mattina di aprile, alla Playa, l’unica spiaggia sabbiosa di Catania, viene scoperto il cadavere di Thomas Ruscica, qualcuno lo ha ucciso con un colpo di rastrello alla testa. Thomas era uno dei «carusi» di don Rosario Limoli, parroco di frontiera che opera nel difficile quartiere di San Cristoforo. Vanina lo conosceva: un ragazzo con una famiglia e un passato pesanti alle spalle, però determinato a rifarsi una vita e ad aiutare altri come lui. Criminalità organizzata o delitto passionale? Questo è il dilemma che da subito si trova davanti la polizia. Finché gli indizi non cominciano a convergere tutti sulla stessa persona, Emanuela Greco, e sulla pista del delitto passionale. Eppure né Vanina, né il suo vice Spanò, né l’inossidabile commissario in pensione Biagio Patanè, di cui alla Mobile nessuno può più fare a meno, né tanto meno la banda dei carusi di don Rosario credono alla sua colpevolezza. Altri indizi investigativi lasciano invece pensare ad un delitto mafioso. Per scagionare Emanuela saranno pronti, ognuno a modo proprio, a trascurare o a mettere in gioco anche la loro vita privata."

Giudizio personale

Questo romanzo appartiene alla serie di Vanina Guarrasi ma si può leggere tranquillamente, a prescindere dalla lettura dei precedenti. L'autrice impiega dei riferimenti, ma li spiega e questo facilita i nuovi lettori. 
Lo stile narrativo è il solito dell'autrice, una scrittura fluida e ben organizzata però ho notato quella che definirei una certa fatica dell’autrice. Il romanzo scorre troppo liscio e prevedibile con un finale scontato e prevedibile. La tensione presente nei primi romanzi di Cristina Cassar Scalia sta progressivamente diminuendo, rendendo la trama poco coinvolgente. Anche se i personaggi sono credibili e ben delineati, così come il contesto sociale ed umano in cui operano, scarsamente la storia riesce a catturare il lettore.

Stile
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Piacevolezza lettura
6/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Trama
6/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
6/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜








Consiglio di lettura: sì, anche se il libro, a mio avviso, è un passo indietro rispetto ad altri libri della stessa autrice.

mercoledì 18 ottobre 2023

Vasilij Grossman - VITA E DESTINO

 








Autore: Vasilij Grossman

Titolo: Vita e destino

Titolo originaleŽizn' i sud'ba

GenereRomanzo, Letteratura slava, Fiction storica, Narrativa filosofica, Fantapolitica

Editore: Adelphi

CollanaGli Adelphi

Data di uscitaPrima pubblicazione:1980, da Adelphi 2008

Pagine982

Prezzo ediz. cartacea€ 15,20

E book Kindle: 7,99 €

AmbientazioneStalingrado, Mosca e altre zone della Russia


Dal sito dell'Enciclopedia Italia Treccani:


"Scrittore russo, nato a Berdičev il 29 novembre (12 dicembre) 1905, morto a Mosca il 14 settembre 1964. Figlio di un chimico, G. compì studi fisico-matematici all'università di Mosca, e dal 1932 lavorò come ingegnere chimico nel bacino minerario del Donbass.
Alla vita dei minatori è dedicato il romanzo breve del suo esordio, Gljukauf ("Glückauf", 1934). Stabilitosi a Mosca, G. si dedicò interamente alla letteratura. Sono di questi anni i racconti: V gorode Berdičeve ("Nella città di Berdičev", 1934), su un episodio della guerra civile; Četyre dnja ("Quattro giorni"), Tovarìšč Fedor ("Compagno Fedor"), Kucharka ("La cuoca"), in cui G. descrive con sobrio realismo il coraggio del popolo all'epoca della lotta clandestina contro lo zarismo e durante la guerra civile, e un romanzo in quattro volumi, Stepan Kol'čugin (1937-40), il cui protagonista è seguito nel suo sviluppo da giovane operaio di un villaggio di minatori a bolscevico rivoluzionario.

Corrispondente dal fronte del giornale Krasnaja zvezda, G. ottenne grande popolarità con il romanzo breve Narod bessmerten ("Il popolo è immortale", 1942), primo grande affresco della guerra quale atto di eroismo di un intero popolo, raccontato liricamente. Da questo momento la riflessione sulla guerra e sul suo significato acquista un ruolo centrale nell'opera di G.: a esclusione di una pièce, Esli verit' pifagorejcam ("Se dobbiamo credere ai pitagorici"), scritta prima della guerra e pubblicata nel 1946, le sue opere hanno come nodo centrale la battaglia di Stalingrado.

Dagli schizzi del ciclo Stalingrad (1943) si passa a epopee di sempre maggior respiro. Si tratta di riflessioni dolenti, oneste, preoccupate: già Za pravoe delo ("Per una giusta causa"), concepito come prima parte di una dilogia e pubblicato nel 1952 sulla rivista Novyj Mir, dopo un'accoglienza calorosissima da parte della critica e soprattutto del pubblico, fu sottoposto nel 1953 a duri attacchi: gli eroi del romanzo non sono rappresentativi, ci sono più ebrei che russi, il ruolo del partito non è sottolineato abbastanza. La morte di Stalin impedisce che G. paghi un prezzo troppo alto per queste accuse: i detrattori si scusano, il romanzo è pubblicato in volume.

La sua crisi, morale e filosofica, si approfondì, esprimendosi nella seconda parte della dilogia, Žizn' i sud'ba (trad. it., Vita e destino, 1984), portata a termine nel 1960 e consegnata alla redazione della rivista Znamja; dopo un anno di silenzio il romanzo fu ''arrestato'' dal KGB: G., cui stranamente non si tolse lo status di autore classico sovietico, non sopravvisse al dolore, si ammalò e morì dopo aver scritto ancora qualche breve racconto e Dobro vam ("Salve!"), appunti relativi a un soggiorno di due mesi in Armenia pubblicati postumi a Erevan (1965; edizione integrale in Znamja, novembre 1988). Alla sua morte si trovò tra le sue carte un romanzo incompiuto, Vse tečet (trad. it., Tutto scorre, 1971), iniziato nel 1955, in cui il ritorno del protagonista da un lager siberiano offre lo spunto a riflessioni che, portando alle estreme conseguenze l'analisi intrapresa nella dilogia, giungono per la prima volta a mettere in discussione la figura stessa di Lenin. Dopo aver circolato nel samizdat, Vse tečet fu pubblicato a Francoforte nel 1970; in quanto a Žizn' i sud'ba, copie del manoscritto confiscato giunsero fortunosamente in Occidente, e il romanzo, uscito a Losanna nel 1980, è stato subito tradotto in molte lingue.

La prosa di G. è limpida e distesa: ricorrendo a tecniche quasi cinematografiche egli ''monta'' un romanzo dall'impianto classico, ricco di personaggi le cui storie s'intrecciano alla Storia, da Stalingrado ai lager siberiani, dai campi di concentramento nazisti alla provincia dello sfollamento. Ne risulta il quadro di un 20° secolo deformato dal tumore del totalitarismo, di un mondo di schiavi pronti a sterminare popoli interi in nome dell'idea, di nazione o di classe.Pubblicati entrambi sulla rivista Oktjabr' (Žizn' i sud'ba, 1-4, 1988; Vse tečet, 6, 1989), i romanzi hanno dato vita ad accese discussioni, ben attuali in un momento di generale riflessione sulla storia patria. Ma G. non accusa e non giudica: il suo ideale è quello di una bontà umile, una pietas verso tutte le creature che superi la razza, la fede, la classe e veda nell'uomo solo un uomo."






Recensioni

Vita e destino è un romanzo vertiginoso dove l’autore sembra raggiungere il fondo di sé stesso e i temi, le vicende sono state ispirate a ciò che ha visto, vissuto, meditato mentre era corrispondente di guerra a Stalingrado, per il giornale sovietico “Stella rossa”. In quell’occasione lo scrittore, che aspirava alle vette letterarie del realismo socialista, di fronte alla brutalità e alla violenza degli avvenimenti e all’incrudelirsi del regime staliniano, mise in discussione i vecchi ideali socialisti e cominciò a porre sullo stesso piano nazifascimo e totalitarismo sovietico. (Marianna Inserra, criticaletteraria.org)

Per l’intera loro vita alcuni scrittori ruotano ossessivamente intorno a un unico tema, come falene attratte irresistibilmente da una luce. Il leitmotiv pressoché esclusivo di Vasilij Grossman, fonte di illuminazioni, ma anche di brucianti delusioni, fu la battaglia di Stalingrado, cui assistette in qualità di corrispondente per il giornale dell’Armata Rossa «Krasnaja zvezda». Che quell’epico scontro fosse stato cruciale per l’evolversi della sua sensibilità lo testimonia anzitutto la miriade di prospettive da cui lo raffigurò nel corso dei decenni. (Valentina Parisi, il manifesto)

Un libro da leggere e da assaporare, coinvolgente, appassionante ed inaspettato. Incontrerete voi stessi più volte tra le sue pagine, vi riconoscerete e proprio come accade con la psicoterapia, vi perdonerete alcune velleità che non vi eravate perdonati in passato. (leggereacolori.com)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito "Vikipedia"

"Lungo il settore meridionale del fronte orientale, tra il Don e il Volga, infuriano i sanguinosi combattimenti tra l'Armata Rossa e le forze tedesche della Wehrmacht per il controllo della città di Stalingrado. Dopo una prolungata, efficace resistenza all'interno delle rovine della città, l'Armata Rossa sferra una controffensiva generale a partire dal 19 novembre 1942 e accerchia completamente la 6 Armee del generale Paulus che sarà infine costretta alla resa; la battaglia di Stalingrado si conclude segnando la prima vittoria di Stalin e dell'Unione Sovietica.

Nello scenario dello scontro mortale tra i due grandi Regimi totalitari, si compiono i destini di persone comuni: soldati al fronte, famiglie che li aspettano, medici e infermieri negli ospedali da campo, operai nelle fabbriche di guerra, ufficiali, ebrei nei lager nazisti, prigionieri politici nei campi di concentramento sovietici.

Mentre la Storia fa il suo corso, l'autore racconta quelle piccole, grandi storie degli esseri umani attraverso i dialoghi e un'intricata rete di rapporti interpersonali; si narra senza retorica dei sentimenti, delle passioni, delle contraddizioni insite nell'animo umano; traspare sovrana la convinzione di chi scrive circa l'insopprimibile anelito di libertà dell'uomo. Un bisogno di libertà così invincibile per cui anche i peggiori totalitarismi prima o poi sono destinati a soccombere."

Giudizio personale

C'è la Storia e ci sono le storie in "Vita e destino". Come già "Stalingrado" che lo precede costituisce un esempio ben riuscito di sintesi tra le storie personali dei personaggi e la storia collettiva del grande dramma che ha attraversato la Russia durante l'eroica difesa di Stalingrado mentre infuriavano i totalitarismi nazista e staliniano. 
Anche per questo libro consiglio, considerata la sua lunghezza e la quantità di personaggi presenti,  di abbandonarsi al flusso narrativo senza perdersi a cercare di capire e ricordare: vedrete che la lettura risulterà accattivante ugualmente. Siamo di fronte ad un grande affresco storico che possiamo considerare un capolavoro della letteratura del Novecento..



Stile
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Piacevolezza lettura
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Rappresentazione personaggi
9/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Trama
9/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Giudizio complessivo
9/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜








Consiglio di lettura: sì.