Autore: Francesco Guccini Titolo: Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto Genere: Narrativa italiana Editore: Giunti Editore Collana: SCRITTORI GIUNTI Data di uscita: 17 settembre 2019 Pagine: 288 Prezzo ediz. cartacea: Cartonato con sovraccoperta 19,00 €, ora in offerta a 9,50 € E book Kindle: 6,79 € Ambientazione: la montagna appenninica lungo la strada Porrettana, con un focus specifico su Pavana. | |
| Dal sito della casa editrice Giunti: |
Recensioni
L’augurio e la speranza miei, e penso di molti, sono che ciò non avvenga e che l’amato Francesco continui ancora per molto tempo a raccontare la “sua” e la “nostra” vita; la “sua” terra che è anche un po’ nostra; che continui a condividere con noi lettori i suoi ricordi.
Francesco, “ci piaccion le fiabe, raccontane altre”. (Liborio Volpe, www.criticaletteraria.org)
Guccini ci dà una mano a recuperare il senso della vita, della lentezza, della memoria. Ci aiuta a comprendere che passato non significa sempre vecchio e superato, anzi significa ricchezza, affetto per chi è vissuto prima di noi, amore per una natura libera da cemento e inquinamento, aspirazione alla semplicità.
Dopo aver letto questo libro abbiamo un buon materiale su cui riflettere. E poi non ci resterà che prendere per mano i nostri figli e, raccontando loro del tempo passato, andare “insieme incontro alla sera”, godendoci quel momento magico tra il non più giorno e il non ancora notte, quando tutto finisce.
Appunto tralummescuro. (Cristina Bruno, thrillernord.it)
Anche in queste pagine, il Guccini prosatore antimoderno se la vede con stati d’animo sottili e col tempo: tra elegiache reverie e il malinconico abecedario di cose perdute, torreggiano sulla cronaca, in Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto, luoghi, persone, mestieri, ideali, persino flora e fauna, della Pàvana che fu, un po’ posto delle fragole un po’ Macondo. In una lingua fiammeggiante (seppure controllata), commista col dialetto di quelle parti, Francesco Guccini dà alle stampe il suo ideale testamento ontologico. (Maria Bonanno, www.sololibri.net)
Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice Giunti
Francesco Guccini non canta più, ma la sua voce si leva di nuovo per noi, alta, forte, piena di poesia, per consegnarci un’opera che è testamento e testimone da raccogliere, in attesa di una nuova aurora del giorno."
Giudizio personale
E' difficile classificare questo libro, non è un romanzo nel senso classico del termine, non è un saggio storico, forse la definizione più giusta è quella del sottotitolo, una ballata del tempo che fu. Francesco (perdonate la confidenza, ma per me è Francesco dal primo album musicale, il cantautore italiano che preferisco) ci dà testimonianza di un periodo storico e di un luogo geografico e sociale, Pavana e dintorni, che si sta avviando sulla strada del tramonto, tralummescuro. Utilizza un linguaggio dialettale insieme all'italiano che fotografa perfettamente la triste realtà della fine di una comunità, attraverso il ricordo della gente, della vita e degli amori di chi questa comunità l'ha vissuta nella fase della maturità. Spero che leggano questo libro non solo le persone anziane o mature che hanno vissuto in parte questa parabola decadente, spero che lo leggano i giovani per capire meglio il significato di una parola gucciniana essenziale, "radici".
Stile | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Trama | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura: sì, andiamo alla ricerca del tempo perduto.


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