mercoledì 6 luglio 2022

Isabel Allende - VIOLETA

 



AutoreIsabel Allende

Titolo: Violeta

Titolo originaleVioleta

Genere: Narrativa contemporanea

Editore: Feltrinelli

Collana: I narratori

Data di uscita: febbraio 2022

Pagine368

Prezzo ediz. cartacea:  € 20,00

E book Kindle:  € 11,99

AmbientazioneCile


Dal sito della casa editrice Feltrinelli:

"Isabel Allende è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982 (Feltrinelli, 1983), si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola. Con Feltrinelli ha pubblicato anche: D’amore e ombra (1985), Eva Luna (1988), Eva Luna racconta (1990), Il Piano infinito (1992)Paula (1995), AfroditaRacconti, ricette e altri afrodisiaci (1998), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), La città delle Bestie (2002), Il mio paese inventato (2003), Il Regno del Drago d’oro (2003), La Foresta dei pigmei (2004), Zorro. L’inizio di una leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya (2011), Le avventure di Aquila e Giaguaro (2012), Amore (2013), Il gioco di Ripper (2013), L'amante giapponese (2015), Oltre l'inverno (2017), Lungo petalo di mare (2019), Donne dell'anima mia (2020), Violeta (2022). Negli Audiolibri Emons Feltrinelli: La casa degli spiriti (letto da Valentina Carnelutti, 2012) e L’isola sotto il mare (letto da Valentina Carnelutti, 2010). Inoltre Feltrinelli ha pubblicato Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, La vita secondo Isabel di Celia Correas Zapata (2001). Nel 2014 Obama l’ha premiata con la Medaglia presidenziale della libertà."




Recensioni

Un romanzo epico, dal grande respiro e dall'incalzare delle emozioni. (Silvia Gullino, Il Nuovo Braidese)

Il viaggio di Violeta di Isabel Allende (Feltrinelli, traduzione di Elena Liverani) è lungo e accidentato, inizia nel 1920 in piena pandemia di influenza spagnola, e termina nel 2020, durante il lockdown.
Un secolo tondo tra due eventi che hanno messo a nudo l’umanità nella sua debolezza e caducità, una simmetria curiosa: Violeta del Valle 1920-2020. È in quel trattino così piccolo, tra la nascita e la morte, che si racchiude tutto il senso di una vita, e Isabel Allende ne fa un racconto in forma di diario, un testamento sentimentale per il nipote, perché non c’è lascito più prezioso di quello della memoria.
Il tempo per ricordare permette di ripercorrere i fatti, rievocando gli avvenimenti ma dimenticandone le emozioni. Violeta ha vissuto con fervore, ma ricorda con serenità, con lo sguardo distaccato di chi ha ormai superato tutto e può anche aggiungere una nota di ironia. (Francesca Cingoli, illibraio.it)

Leggere un romanzo di Isabel Allende ha sempre dell'incredibile, perché dopo oltre trecento pagine di narrazione si ha l'impressione di essere entrati in un mondo pieno di avvenimenti, di vita e di Storia, e di aver attraversato almeno cinque o sei romanzi. I cento anni della protagonista Violeta sono una cavalcata a perdifiato dagli anni Venti del Novecento fino al nostro presente; le soste sono sempre e solo quelle volute dalla narratrice interna, che sa bene come tenere desta l'attenzione dei suoi lettori. Se alcuni anni della sua vita sono rallentati e segnati da narrazioni minuziose (quasi fossero piccoli romanzi nel macro-romanzo), altri periodi corrono velocissimi, in riassunti di poche righe o qualche pagina. (GMGhioni, criticaletteraria.org)

Trama (senza spoilerare)

Violeta scrive per il nipote Camilo, con lo scopo di lasciargli una testimonianza della sua vita, vissuta come un romanzo, convinta che finché il nipote si ricorderà di lei, potrà continuare a vivere nella sua memoria. In questa storia vediamo un secolo di vita della protagonista e degli altri personaggi, che si intreccia con gli avvenimenti che la Storia ha visto dal 1920 al 2020.

Violeta è nata nel 1920, durante la pandemia della spagnola, e morirà nel 2020, durante la pandemia da coronavirus. Di se stessa dice di essere “stata testimone di molti eventi e ho accumulato esperienza, ma poiché ero distratta o forse troppo occupata non ho raggiunto la saggezza.”

La vita ha visto infrangersi su Violeta, oltre alle due epidemie, il crollo della borsa degli Stati Uniti del 1929, con conseguenze disastrose per la sua famiglia e suo padre Arsenio del Valle in modo particolare.
Violeta fu costretta ad abbandonare la grande Casa delle camelie, dove era nato suo padre e tutti i suoi fratelli. Cominciò così la seconda tappa della sua vita, che la famiglia chiamò l’Esilio, nel sud del paese dove finiva la “civiltà” e iniziava il territorio degli indios. Trascorse nove anni in quella provincia quasi disabitata nel Sud del paese, un paesaggio di immense foreste fredde, vulcani innevati, laghi color smeraldo e fiumi gorgoglianti, imparò a pescare e a mettere le trappole per i conigli, a mungere le vacche, a sellare i cavalli, ad affumicare il formaggio, la carne secca, i prosciutti, il pesce. Così trascorsero gli anni della sua adolescenza e il periodo dell’Esilio verrà da lei ricordato come il più limpido della sua vita, anni sereni e di pienezza, in cui si dedicò alle rudimentali occupazioni della vita di campagna e all'impegno nell'insegnamento.

Violeta ha attraversato i diversi cambiamenti di governo che hanno caratterizzato la storia moderna del Cile, generali che esercitavano l’autorità con il pugno di ferro, l’esperienza socialista e la sua fine, il golpe militare, il bagno di sangue e il pugno della repressione della lunga dittatura che la colpì personalmente. Vide poi la dittatura crollare sotto il suo stesso peso, spinta dal basso dallo sforzo collettivo, senza violenza né fragore, e si trovò con la novità della democrazia.

Ha vissuto anche con intensità passionale, due matrimoni, un’altra storia di conflitto e desiderio con un compagno, pilota impegnato in attività per la maggior parte illegali. Questa storia le portò i suoi due figli, Juan Martin e Nieves.

Ha visto terremoti devastanti, eruzioni vulcaniche, ha compiuto il Camino di Santiago in età avanzata.

Ha avuto fiuto per i soldi, ha investito in aeroplani e nell'oro, produceva case prefabbricate in legno insieme al fratello che aveva rilevato l’attività paterna, divenne un’esperta in edilizia, ristrutturazioni, arredamento d’interni e prestiti bancari.

Giudizio personale

Stile di scrittura sempre molto coinvolgente e scorrevole, dunque la lettura risulta piacevole. Quello che Violeta racconta a Camilo è una sorta di diario che ha il pregio di permetterci di ripercorrere un secolo di Storia attraverso gli occhi e le vicende di una donna fuori dagli schemi. Manca però, secondo me, una vera ispirazione, quell'afflato che avrebbe potuto trasportare il diario in un'altra dimensione, non più cronachistica ma epica.

Stile
6/10
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Piacevolezza lettura
6/10
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Rappresentazione personaggi
6/10
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Trama
6/10
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Giudizio complessivo
6/10
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Consiglio di lettura: sì, vale comunque l'impegno di leggerlo.

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