Autore: Gianrico Carofiglio Titolo: Rancore Genere: Narrativa italiana, thriller, mystery Editore: Einaudi Collana: Stile Libero Big Data di uscita: marzo 2022 Pagine: 248 Ambientazione: Milano | |
Dal sito della casa editrice Einaudi: "Gianrico Carofiglio ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha creato il popolarissimo personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri. Per Einaudi ha scritto il racconto La doppia vita di Natalia Blum raccolto nell'antologia Crimini italiani (Stile libero 2008), Cocaina, con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo (Stile libero 2013 e e Super ET 2014), Una mutevole verità (Stile libero 2014, Super ET 2016 E Super ET 2018, Premio Scerbanenco), La regola dell'equilibrio (Stile libero 2014, Super ET 2016 e Super ET 2018), Passeggeri notturni (Stile libero 2016 e Super ET 2017), L'estate fredda (Stile libero 2016 e Super ET 2018), Le tre del mattino (Stile libero 2017 e Super ET 2019), La versione di Fenoglio (Stile Libero 2019), La misura del tempo (2019) e Non esiste saggezza. Edizione definitiva (2020). Nel 2016 è stato insignito del Premio Vittorio De Sica per la letteratura e del Premio speciale alla carriera della XVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa." |
Recensioni
Penelope è seduta nella saletta interna del solito bar, quello che ormai utilizza come ufficio. Ascolta la donna che è arrivata da lei su suggerimento di un avvocato. Non gli domanda chi sia, preferisce non compiacersi dell’ammirazione di un vecchio avversario. Evita l’angoscia del ricordo: era un pubblico ministero, ha commesso un errore e buttato via tutto. Oggi è una detective privata senza licenza. C’è una ferita nel suo passato e questo lo sapevamo già, correva sottotraccia nel romanzo con cui ha debuttato sulla scena letteraria, La disciplina di Penelope. Ora però, seguendola in questa nuova indagine, possiamo scoprire cosa è andato storto nella sua vita. Perché Gianrico Carofiglio, scrittore ed ex magistrato, ha deciso di giocare a carte scoperte. (Stefania Parmeggiani, la Repubblica)
Ex pm con un mistero alle spalle, Penelope Spada torna oggi in tutte le librerie con Rancore(Einaudi), romanzo nel quale lo scrittore barese, ex magistrato anche lui, indaga sulla morte di un potente barone universitario attraverso il suo alter ego femminile, dunque secondo una tradizione letteraria consolidata da Flaubert a Tolstoj, Zola, Lawrence e molti altri uomini che hanno scritto di donne. (Francesco Mazzotta, Corriere del Mezzogiorno)
Si può uccidere per rancore? Gianrico Carofiglio ne è sicuro, anche se le cause del rancore molto spesso non hanno nessuna proporzione con l'enormità di un delitto... Lo scrittore pugliese, ex magistrato ed ex politico, parla del suo ultimo romanzo (ne ha scritti una trentina, tra gialli, saggi e racconti) con protagonista Penelope Spada, Rancore... Avevamo fatto la conoscenza di questo personaggio un anno fa col romanzo La disciplina di Penelope: una donna milanese, ex pubblico ministero dal temperamento autoritario e propensa all'arrabbiatura, ridotta a fare l'investigatrice privata. E in questa seconda indagine è come se inquisisse più le anime dei protagonisti che i fatti. (Francesco Mannoni, Il Mattino)
Trama (senza spoilerare)
Il professor Vittorio Leonardi è un personaggio di indubbio successo e prestigio. E’ chirurgo, professore universitario, è stato parlamentare per una legislatura, è iscritto alla massoneria ufficiale ma anche alla loggia segreta Boemia. Dopo aver divorziato dalla prima moglie, il dottore si era risposato con una donna molto più giovane di lui.
Una mattina la donna di servizio lo trova morto a letto. Senza scarpe ma vestito. La rapida cremazione ha reso impossibili eventuali accertamenti autoptici.
La figlia è convinta che suo padre non sia morto di morte naturale, ma che sia stato ucciso ed è convinta che, in un modo o nell'altro, c'entri la giovane moglie, a cui sarebbe andata la fetta più grande del patrimonio del professore. Vuole quindi, per chiarire le circostanze della morte del padre, assumere Penelope Spada, ex Pm con un mistero alle spalle e un presente di quieta disperazione. Penelope, anche se non ha la licenza di investigatore privato e l’indagine sembra priva di prospettive, accetta l’incarico a malincuore perché si tratta di un’occasione per riallacciare i fili sospesi col suo passato. Quando era ancora un magistrato si era occupata del padre, il professor Leonardi. L’indagine dovrà fare i conti con diversi tipi di rancore che permeano le vite dei protagonisti della vicenda.
Giudizio personale
Premetto che non ho letto il libro precedente di Carofiglio con Penelope Strada protagonista, quindi non so se posso essermi perso dei riferimenti o quant'altro.
Lo stile della scrittura di Carofiglio è ben al di sopra di ciò che possiamo definire un "romanzo giallo". C'è un'accurata indagine psicologica (forse anche eccessiva) che rende comunque i personaggi reali e credibili.
La trama investigativa, pur dignitosa, avrebbe potuto avere sviluppi più interessanti (penso alla tematica della massoneria) evitando digressioni che poco hanno a che fare con la vicenda principale. Il libro comunque si legge agevolmente e merita senz'altro un giudizio positivo.
Stile | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Trama | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura: sì
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