domenica 30 maggio 2021

Maurizio De Giovanni - I BASTARDI DI PIZZOFALCONE

 








Autore: Maurizio De Giovanni

Titolo: I bastardi di Pizzofalcone

Genere: Narrativa, Mystery

Editore: Einaudi

CollanaStile Libero Big (2016)

Data di uscita25 giugno 2013

Pagine360

Prezzo ediz. cartacea: 14,50 €

E book Kindle: 9,99 €

AmbientazioneNapoli


Dal sito della casa editrice Einaudi:

"Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Su questo personaggio si incentrano Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore, Anime di vetro, Serenata senza nome, Rondini d'inverno, Il purgatorio dell'angelo e Il pianto dell'alba (tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero). Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012; Einaudi Stile Libero 2016; Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone (2013) ha dato inizio a un nuovo ciclo contemporaneo (sempre pubblicato da Einaudi Stile Libero e diventato una serie Tv per Rai 1), continuato con Buio, Gelo, Cuccioli, Pane, Souvenir, Vuoto, Nozze e Fiori, che segue le vicende di una squadra investigativa partenopea. Ha partecipato, con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli, all'antologia Giochi criminali (2014). Per Rizzoli sono usciti Il resto della settimana (2015), I Guardiani (2017), Sara al tramonto (2018), Le parole di Sara (2019) e Una lettera per Sara (2020); per Sellerio, Dodici rose a Settembre (2019); per Solferino, Il concerto dei destini fragili (2020). Con Cristina Cassar Scalia e Giancarlo De Cataldo ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020). Sempre per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato Troppo freddo per Settembre (2020). I libri di Maurizio de Giovanni sono tradotti in tutto il mondo. Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di cui è visceralmente tifoso, de Giovanni è anche autore di opere teatrali."




Recensioni

Dialoghi veloci, linguaggio della strada, situazioni tratte dalla cronaca nera, ma anche un ampio spazio per la descrizione di una città sempre più feroce, pur nella sua opulenta bellezza. De Giovanni emerge attraverso l’aria salmastra partenopea con una scrittura fluida e trascinante e imbastisce un classico romanzo poliziesco deduttivo, che ha per protagonista un ispettore dal grande fiuto, dal ragionamento sottile e con un’attenzione quasi maniacale per i particolari. Lojacono è implacabilmente noir, anche nella sua turbolenta vita privata, come lo sono tutti i Bastardi di Pizzofalcone: talmente imperfetti da sembrare veri. (wuz.it)

Già dalla lettura della trama si capisce che questo libro conserva un fascino innegabile. De Giovanni ha infatti un vero e proprio colpo di genio, creando, nella Napoli dei nostri tempi, un gruppo di personaggi così unico ed irripetibile. Capeggiati dall'ottimista commissario Gigi Palma, già apparso ne "Il metodo del Coccodrillo" i Bastardi di Pizzofalcone sono un gruppo dal quale ti puoi aspettare di tutto. (ilibridimomo.blogspot.com)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Il romanzo è il primo tra quelli ambientati nel commissariato di Pizzofalcone, ma il secondo con protagonista l'ispettore Giuseppe Lojacono.

Napoli. Il commissariato di polizia di Pizzofalcone è alla deriva, quattro agenti implicati nel traffico di droga sono stati allontanati. Verranno rimpiazzati dagli scarti dei contigui uffici.
Il nuovo commissario è Luigi Palma, quarantenne dal temperamento gioviale, un tranquillo divorzio alle spalle ed un interesse esclusivo per il lavoro. Giuseppe Lojacono, allontanato ingiustamente dalla sua Sicilia, è il più brillante tra gli ispettori anche se la sua condizione familiare è deprimente. Francesco Romano e la giovane agente Alessandra Di Nardo sono stati trasferiti a causa dei loro modi troppo rudi, mentre al raccomandato Marco Aragona è data l'ultima possibilità di restare in polizia.
Della vecchia squadra di Pizzofalcone sono sopravvissuti solamente l’anziano Giorgio Pisanelli e la quarantenne Ottavia Calabrese, ciascuno con seri problemi familiari. Non hanno neanche il tempo di fare conoscenza, i nuovi investigatori del commissariato di Pizzofalcone. Un gruppo accomunato dal fatto di non avere niente da perdere dovrà subito affrontare un delicato caso di omicidio nell'alta società: scoprire chi ha ucciso la ricca benefattrice Cecilia Festa, moglie di un famoso notaio. I suoi colleghi Romano e Di Nardo cercano intanto di scoprire come mai una giovane, bellissima ragazza non esca mai di casa, e il vecchio Pisanelli insegue la propria ossessione per una serie di suicidi sospetti

Giudizio personale

Complessivamente siamo di fronte ad un buon romanzo, a mio avviso meno bello rispetto a "Il metodo del coccodrillo".
I punti di forza del libro sono l'ambientazione e le atmosfere in totale sintonia con la trama, la scrittura come sempre semplice e scorrevole, la caratterizzazione dei personaggi, ben delineati nelle loro particolarità e debolezze. La trama tuttavia è un po' debole e non ho capito l'utilità di inserire nel libro un'indagine parallela che poco c'entra con il filone narrativo principale.

Stile
7/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
8/10
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Trama
6/10
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Giudizio complessivo
7/10
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Consiglio di lettura: sì

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