mercoledì 12 giugno 2024

Marcello Simoni - LA TAVERNA DEGLI ASSASSINI

 








Autore: Marcello Simoni

Titolo: La taverna degli assassini

Genere: Giallo storico, Mystery

Editore: Newton Compton Editori

Collana: King

Data di uscita31 ottobre 2023

Pagine224

Prezzo ediz. cartacea: copertina flessibile € 3,90; copertina rigida € 9,90

E book Kindle: 5,99 €

AmbientazioneToscana nel 1793


Dal sito della casa editrice Newton Compton:

"È nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. La saga del Mercante ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di gialli storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga."


Recensioni

Nella Taverna degli assassini, piano piano, attraverso un accumulo magistrale di indizi, un caso che potremmo definire di comune criminalità rurale, si ammanta di misteriosi risvolti che investono un «altro livello», ben più elevato, e per giunta connesso allo «spirito dei tempi». La strana coppia Vitale- Bernardo è un esplicito omaggio ai frati investigatori de Il nome della rosa. Ma, nello stesso tempo, mentore e allievo sono personaggi decisamente «simoniani». Bernardo è un giovane impaziente, ma di conoscere, non di menare le mani. E il maestro è un laico, logico, scientista. Che siano ambientate nell’anno Mille o nel secolo dei Lumi, le avventure di Simoni raccontano, in altri termini, la sfida eterna fra l’oscurantismo e chi combatte per la verità. Verità che, per gli eroi di Simoni, come la scienza, non fa sconti a nessuno, e non tollera limiti di religione, censo, classe. Anche se, sfortunatamente, troppo spesso verità e felicità non possono coesistere. Anzi, per dirla con Vitale, che al riguardo non ha dubbi, «l’una poteva esistere solo in assenza dell’altra». (Giancarlo De Cataldo, La Stampa)

Un romanzo “La taverna degli assassini” che oltre a offrire una trama che, spaziando tra vini, cultura e mistero ci introduce in un’ epoca storica meno conosciuta e ci offre un’ interessante spolverata sui controversi e difficili rapporti tra Granducato e Repubblica rivoluzionaria francese di quegli anni. (Patrizia Debicke, milanonera.com)

Simoni è l’unico legittimo erede di Umberto Eco (ma è più divertente del maestro). (Antonio D’Orrico, Corriere della Sera)

Trama (senza spoilerare)

Dal sito della casa editrice Newton Compton

"Anno del Signore 1793. Granducato di Toscana. Un castello fondato su un’antica abbazia, un cadavere avvolto nei tralci di una grande vite.Sotto le luci di un’alba invernale, i vitigni innevati del barone Calendimarca si rivelano teatro di un omicidio. Non solo un enigma inspiegabile, ma anche un’onta per il casato del nobiluomo. Vitale Federici, insieme al suo devoto discepolo Bernardo della Vipera, si ritroverà a investigare su un delitto i cui moventi sembrano affondare nell’antica tradizione vinicola della famiglia baronale, e nella sua cantina sotterranea che, simile a una biblioteca, pare celare un indizio sull’identità dell’assassino. Riuscirà Vitale a fare luce su questo caso, in cui ambizione, inganno e antiche passioni si intrecciano in un mistero forse impossibile da decifrare?"

Giudizio personale

Romanzo breve e intrigante e, come accade sempre con i libri di Simoni, la lettura è piacevole perché l’autore utilizza un linguaggio semplice e lineare. Sempre curata l'ambientazione e la ricerca storica che stanno dietro alla trama. Questa volta la vicenda si svolge alla fine del 1700, pochi anni dopo la Rivoluzione Francese, quando il Granducato di Toscana dichiarò guerra alla Repubblica francese di Robespierre. Detto questo però, aggiungo che se il libro è godibile, non mi pare si possa definirlo un capolavoro: se c'era ò è stata colta l'intenzione di seguire le tracce de "Il nome della rosa", beh, è rimasta un'intenzione.


Stile
6/10
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Piacevolezza lettura
7/10
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Rappresentazione personaggi
6/10
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Trama
6/10
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Giudizio complessivo
6/10
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Consiglio di lettura: sì, senza troppe pretese.

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