Autore: Amets Arzallus Antia, Ibrahima Balde Titolo: Fratellino Genere: Narrativa Editore: Feltrinelli Collana: I Narratori Data di uscita: 29 Aprile 2021 Pagine: 128 Prezzo ediz. cartacea: 11,40 € E book Kindle: 8,99 € Ambientazione: Guinea e Paesi Baschi | |
Dal sito della casa editrice Feltrinelli: "Amets Arzallus Antia, bertsolari, giornalista e poeta popolare basco, collabora con un’associazione di assistenza ai migranti, dove ha incontrato Ibrahima, e dove è nata l’idea di scrivere insieme la storia di come sia arrivato fino a Irun." "Ibrahima Balde è nato in un piccolo villaggio dell’interno della Guinea. Oggi vive in un albergo gestito dalla Croce Rossa a Madrid, dove lavora come meccanico." |
Recensioni
Papa Francesco ha suggerito durante Che tempo che fa, la lettura di un libro: Fratellino, di Ibrahima Balde con la scrittura di Amets Arzallus Antia, edito da Feltrinelli. Di tutti quelli che avrebbe potuto consigliarci, ha scelto proprio quello che gli fu portato dal suo autore e che quindi ha letto probabilmente con particolare trasporto. Mi ero impegnato davanti a lui a leggerlo e così ho fatto e ho capito perché il Santo Padre ci ha dato quell’indicazione. (Fabio Fazio, blog.oggi.it)
Amets Arzallus Antia è un bertsolari, ovvero un artista basco che improvvisa su un tema in rima e in metrica. Nel caso di Fratellino, titolo originario Miñán, il suo sforzo è stato quello di raccogliere una voce senza contaminarla: nessun artificio retorico, metafora, costruzione letteraria. Una voce nuda, che alterna parole in pulaar ( la lingua dell’etnia fula), in susu, in maninka, in francese… Parole senza traduzione perché ognuna appartiene a un mondo e tradurle significherebbe tradire. La fedeltà alla storia, alle lingue, alla voce interiore funziona così bene da intrappolarti: comprendi che dietro gli sbarchi non ci sono numeri, nomi, storie identiche una all’altra. Ci sono uomini e donne e bambini. E ci sei tu che leggi. (Stefania Parmeggiani, Robison)
“Fratellino” è fra i libri più acquistati del momento in Italia. Ma come mai è diventato così gettonato a più di due anni dalla sua prima pubblicazione nel nostro paese?
Il merito è di Papa Francesco, che lo ha distribuito ai vescovi durante la Giornata Mondiale della Gioventù e che ne ha parlato, più di recente, in occasione dell’intervista condotta da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.
Il Pontefice ha posto ancora una volta l’accento sulla tragedia delle migrazioni, ma lo ha fatto suggerendo la lettura di un libro che, tanto emozionante quanto vero, fa toccare con mano un dramma che troppo spesso giudichiamo lontano da noi.
Quello dell’immigrazione è un argomento caldo dei nostri tempi, anche piuttosto divisivo. Il tema è stato all’ordine del giorno, ultimamente, anche per via di Io Capitano, il film di Matteo Garrone in corsa per gli Oscar. (Nicoletta Migliore, libreriamo.it)
Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice Feltrinelli
"È alla ricerca del fratello piccolo, partito con l’intenzione di raggiungere l’Europa e mai arrivato, che Ibrahima Balde lascia la Guinea e il lavoro di camionista, per intraprendere un viaggio che non voleva fare, ma che è comune a migliaia di africani.
Questo romanzo è la cronaca, lucida ed essenziale, della vita di Ibrahima Balde, da lui stesso raccontata, e trascritta dal poeta Amets Arzallus Antia. Una voce che ci fa capire, senza vittimismo ma in tutta la sua drammaticità, cosa sono la traversata del deserto, il traffico dei migranti, la prigionia, le torture, la violenza della polizia, il viaggio in mare, la morte. Una voce ferma, così chiara e profonda da diventare a tratti poetica, che ci racconta cosa significa conoscere la sete, la fame, la sofferenza. Esistono mille motivi e storie che portano una persona ad attraversare il Mediterraneo per cercare di raggiungere l’Europa. La disumanizzazione delle loro morti, le espulsioni, le vite illegali sembrano necessarie per alimentare la nostra indifferenza. In realtà ognuna di queste vite è unica e universale e questo racconto ne è la drammatica testimonianza.
Scritto con voce pura, potentissima, Fratellino è la storia vera del viaggio di Ibrahima Balde, dalla Guinea ai Paesi Baschi.
Un libro che ci porta in un altro mondo, con costumi, popoli, linguaggi e paesaggi diversi, che ci racconta una storia che pensiamo di conoscere ma che in realtà non riusciamo neanche immaginare."
Giudizio personale
Il libro è breve, si legge in fretta ma non si dimentica facilmente. Ibrahima racconta in modo semplice la sua avventura di migrante involontario alla ricerca del fratello minore, ma esprimendo in maniera diretta concetti ed emozioni complesse: gli affetti, l'amicizia, la famiglia, la nostalgia, l'abbandono della propria terra. Complimenti al poeta basco che ha trascritto il racconto di Ibrahima senza ricorrere ad artifici letterari, lasciando che le parole del narratore fluissero sulla pagina e nel cuore dei lettori.
Stile | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 10/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛ |
Trama | 10/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛ |
Giudizio complessivo | 9/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜ |
Consiglio di lettura: sì, assolutamente..
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi il tuo commento al post o cosa pensi del libro