Autore: Alessandro Baricco Titolo: Genere: Western metafisico Editore: Feltrinelli Collana: I Narratori Data di uscita: 2023 Pagine: 160 Ambientazione: West metafisico | |
Dal sito della casa editrice Feltrinelli: "Nato a Torino nel 1958, si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica. L'amore per la musica e per la letteratura ispireranno sin dagli inizi la sua attività di saggista e narratore. Come saggista esordisce con Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini (Il Melangolo, 1988; Einaudi, 1997). Castelli di rabbia (Rizzoli, 1991; Universale Economica Feltrinelli, 2007), suo primo romanzo, Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Étranger, è un'autentica rivelazione nel panorama della letteratura italiana e ottiene il consenso della critica e del pubblico. Seguono Oceano Mare (Rizzoli, 1993; Universale Economica Feltrinelli, 2007), Premio Viareggio e Premio Palazzo al Bosco; il monologo teatrale Novecento (Feltrinelli, 1994; edizione speciale, 2014; "Audiolibri - Emons Feltrinelli", 2011) da cui Giuseppe Tornatore trae il film La Leggenda del pianista sull'oceano; Seta (Rizzoli, 1996; Fandango Libri, 2007), portato sullo schermo da François Girard con una produzione e un cast internazionali, City (Rizzoli, 1999; Universale Economica Feltrinelli, 2007) e Senza sangue (Rizzoli, 2002; la graphic novel in "Feltrinelli Comics", 2019, con Tito Faraci e Francesco Ripoli), tutti tradotti all'estero e recensiti dalle maggiori testate internazionali, dal ‟Guardian” al ‟New York Times”, da ‟Libération” a ‟Le Monde”. Tra i saggi, L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (Garzanti, 1993); Barnum. Cronache del Grande Show (Feltrinelli, 1995) che raccoglie gli articoli comparsi nell'omonima rubrica curata ogni mercoledì sulle pagine culturali del quotidiano torinese ‟La Stampa” e Barnum 2. Altre Cronache del Grande Show (Feltrinelli, 1998), in cui sono raccolti gli articoli frutto della collaborazione con ‟la Repubblica”; è del 2002 Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà. Compare in televisione nelle trasmissioni culturali ‟L'amore è un dardo”, sull'opera lirica, e ‟Pickwick”, dedicata ai libri. Tra le attività teatrali che lo vedono autore, regista e interprete, dopo i successi di Totem (di cui Fandango Libri ha pubblicato il libro nel 1999, Rizzoli due videocassette nel 2000 e Einaudi una videocassetta nel 2003) e di City Reading Project per il Romaeuropa Festival 2002 che ha dato origine a un volume fotografico (Rizzoli, 2003), Baricco ha realizzato Omero, Iliade, in tre serate, realizzandone poi il libro (Feltrinelli, 2004). Nel 2003 pubblica per Dino Audino Editore la sceneggiatura di Partita Spagnola, di cui è autore con Lucia Moisio. Nel 2005 è socio di Fandango Libri. Dello stesso anno è il romanzo Questa storia (Fandango Libri, 2005; Universale Economica Feltrinelli, 2007) cui segue, l'anno dopo, I Barbari. Saggio sulla mutazione (Fandango Libri, 2006; Universale Economica Feltrinelli, 2008), precedentemente pubblicato a puntate su ‟la Repubblica”. Nel 2007 propone all'Auditorium Parco della Musica di Roma una lettura interpretata (e ridotta) di Moby Dick, poi confluita in Herman Melville. Tre scene da Moby Dick (Fandango, 2009; Feltrinelli 2017). Tra le sue opere più recenti: Emmaus (Feltrinelli, 2009), Mr Gwyn (Feltrinelli, 2011), Tre volte all’alba (Feltrinelli, 2012), Una certa idea di mondo (Gruppo Editoriale L’Espresso, 2012; Feltrinelli, 2013), Palladium Lectures (2 dvd + libro; Feltrinelli, 2013), Smith&Wesson (2014), La sposa giovane (2015), Il nuovo Barnum (2016), Seta (2016; edizione cartonata con le illustrazioni di Rebecca Dautremer), Melville. Tre scene da Moby Dick, con Ilario Meandri (Fandango, 2009; Feltrinelli 2017), The Game (Einaudi, 2018) e The Game. Storie del mondo digitale per ragazzi avventurosi (Feltrinelli, 2020; con Sara Beltrame).Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden a Torino, di cui è preside." |
Recensioni
Il fatto è che qualche anno fa mi è accaduto di pensare che dopo tanti romanzi e tanto lavoro mi sarebbe piaciuto provare a staccare il gesto dello scrivere da quello di mantenere in qualche modo me e la mia tribù. Devo essermi chiesto: ma cosa accadrebbe se io non avessi nessuna necessità materiale di scrivere? Continuerei a farlo, scriverei diverso, meglio, peggio? Ho in serbo da qualche parte uno scrittore libero che non ha mai potuto uscire da un qualche esilio? Mi sa che tutti gli scrittori, prima o poi, una domanda del genere se la fanno. Non è così originale. Però a me non usciva dalla testa quindi ecco quello che ho fatto. Ho rigirato un po’ di tessere nella mia vita professionale, ho preso delle decisioni, e alla fine mi sono ritrovato nella seguente situazione: se anche non avessi mai più firmato un contratto o pubblicato un libro, intorno a me nessuno sarebbe finito nei guai, o anche solo fuori dalla sua comfort zone di benessere. C’erano altri lavori che potevo fare. Li avrei fatti. Bon, deciso. Adesso si trattava di vedere cosa sarebbe successo. (Alessandro Baricco su repubblica.it)
Abel, così come è ambientato in un «non luogo», che è pur sempre una specie particolarissima di luogo, è un’opera narrativa che, pur raccontando una storia molto interessante, è quasi del tutto priva di quella che definiamo generalmente una trama. (Emanuele Trevi, Corriere della Sera)
Dire cosa non è, forse, può aiutarci a mettere i piedi sulla strada giusta per iniziare a capirci qualcosa del western metafisico di Baricco. Non è un romanzo: non abbastanza, non solo. Abel Crow è il pistolero più veloce del West, il nostro protagonista. Si racconta in prima persona per 146 pagine, con un montaggio che sembra dettato da un giovane vecchio appena svegliatosi da un coma. Abel Crow ha un talento che lo eleva sopra a tutti: sparare. Un gesto, un movimento, una vibrazione. Prendete un qualsiasi film di Sergio Leone, dite a Baricco di riempirne gli spazi bianchi con la sua voce, di scriverci sopra, e quel che otterrete è “Abel“: una raccolta di episodi che aprono il tempo, giusto l’attimo per poter dare nomi alle cose. (Emanuela Aria, www.radioiulm.it)
Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice Feltrinelli
"Ha ventisette anni, Abel, quando diventa leggenda. Ha messo fine a una rapina sparando simultaneamente con due pistole contro obiettivi diversi. Un colpo detto il Mistico, che pochi sono in grado di mettere a segno con la sua precisione.È lo sceriffo della cittadina di un Ovest immaginario ed è innamorato di Hallelujah Wood, una donna che ha addosso una specie di mistero, mani piccole e labbra orientali. Anche lei lo ama: ogni tanto parte senza che lui sappia dove va – “passiamo senza fermarci, è inteso così” –, ma torna sempre. La madre di Abel, invece, anni prima se n’è andata per non tornare mai più. Ha preso i quattro cavalli migliori e ha lasciato lui, i fratelli e la sorella al loro destino.
Una bruja una volta gli ha detto: “Sarà molto doloroso, ma un giorno, Abel, te lo prometto, nascerai”.
Alessandro Baricco dà vita a uno straordinario romanzo che è una storia spirituale, sapienziale, e al tempo stesso un western dove la scrittura è geometrica e il racconto visionario."
Giudizio personale
Baricco ha scritto con le sue capacità eccellenti un romanzo sul nulla.
Ambientato in un West immaginario, anche i suoi personaggi risultano irreali, così come le loro vicende. Non ho trovato il filo della matassa.
Sarò io che non sono all'altezza di cogliere le finezze nascoste nel libro o, come ho letto in un commento, non ho le antenne direzionate in modo giusto, ma a me il libro decisamente non è piaciuto, l'ho trovato inutilmente complicato e confusionario, non mi ha lasciato nulla se non la voglia di leggere qualcos'altro.
Stile | 4/10 | ⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 4/10 | ⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 5/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜ |
Trama | 3/10 | ⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 4/10 | ⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura: no.
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi il tuo commento al post o cosa pensi del libro