Autore: Lorenzo Marone Titolo: Genere: Narrativa italiana Editore: Feltrinelli Collana: I Narratori Data di uscita: 25 ottobre 2019 Pagine: 304 Ambientazione: Napoli e Procida | |
Dal sito della casa editrice Feltrinelli: "Lorenzo Marone (Napoli, 1974) ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015; Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè corretto città di Cave 2016, 16 traduzioni all’estero), che ha ispirato un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016; Premio Como 2016), da cui è stato tratto un film omonimo con regia di Marco Mario De Notaris; Magari domani resto (Feltrinelli, 2017; Premio Selezione Bancarella 2017); Un ragazzo normale (Feltrinelli, 2018; Premio Giancarlo Siani 2018); Tutto sarà perfetto (Feltrinelli, 2019); La donna degli alberi (Feltrinelli, 2020) e i saggi Cara Napoli (Feltrinelli, 2018) e Inventario di un cuore in allarme (Einaudi, 2020). Ha una rubrica domenicale, “i Granelli”, su “la Repubblica” di Napoli e collabora con “tuttolibri”. È tradotto in diciassette paesi." |
Recensioni
Un fotografo quarantenne, donnaiolo e immaturo, accompagna a Procida l’anziano genitore. Sull’isola dell’infanzia, fra segreti e vecchi amori, riscopre la forza dei legami famigliari. (Luca Bianchini, Tuttolibri, La Stampa)
Insomma, Tutto sarà perfetto è un romanzo che parla di ricongiungimenti familiari, che ruota intorno all’idea di perdonare e perdonarsi, di ricucire con un passato da cui si è fuggiti con troppa fretta, tuttavia è tutto così scontato da far passare i pregi in secondo piano. Lo consiglio come lettura estiva, senza troppe pretese. (David Valentini, www.criticaletteraria.org)
Marone ha uno stile ineccepibile, semplice ma profondo, leggero ma che riesce a imprimere una sensazione molto forte durante la lettura. In questo libro si tratta il rapporto tra genitori e figli, in cui alla base ci sono delle incomprensioni che sembrano irrisolvibili, ma che invece possono trasformarsi in punti di forza, se solo affrontate. Inoltre, è molto chiaro un concetto: scappare non risolve nulla. I ricordi, il passato, le radici, i momenti trascorsi e le persone incontrate ci costringono ad affrontare le nostre insicurezze, forse non subito, ma prima o poi accade. Si legge in modo scorrevole, un po’ come se fossimo noi i protagonisti della storia, in quanto le dinamiche sono abbastanza familiari e descritte con molta naturalezza. Ci sono passi del libro, in cui le emozioni sono talmente forti in cui, devi fare un breve respiro, una piccola pausa e solo dopo continuare. (Giulia Correra, corrieredinapoli.com)
Trama (senza spoilerare)
Dal sito della casa editrice Feltrinelli
"La vita di Andrea Scotto è tutto fuorché perfetta, specie quando c’è di mezzo la famiglia. Fotografo quarantenne, single e ostinatamente immaturo, Andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre Libero, comandante di navi a riposo, procidano, trasferitosi a Napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella Marina, sposata, con due bambine e un evidente problema di ansia da controllo. Quando però Marina è costretta a partire e a lasciare il padre gravemente malato, tocca ad Andrea prendere il timone.È l’inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di mangiare dolci e fritti imposto da Marina è solo uno dei molti che vengono infranti.
Tallonato da Cane pazzo Tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre che si rifiuta di farsi trattare da infermo e che continua a sorprenderlo con richieste imprevedibili, Andrea sbarca a Procida e ritorna dopo anni tra le persone e i luoghi dell’infanzia, sulla spiaggia nera che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d’amore e tra le case colorate della Corricella scrostate dalla salsedine.
E proprio in mezzo a quei contrasti, in quell’imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre e dal brontolio familiare della vecchia Dyane della madre, Andrea trova finalmente il suo equilibrio.
Sullo sfondo di un’isola dal fortissimo immaginario letterario, Lorenzo Marone racconta una storia di grande potenza narrativa, intima e al tempo stesso universale."
Giudizio personale
Anche in questo caso siamo di fronte ad una storia toccante, tragica e delicata al contempo, presentatata con una scrittura semplice e scorrevole. Ne risulta un libro che, raccontando vicende familiari semplici, ci fa esplorare le profondità dell'animo umano. Marone è un buon narratore e lo dimostra sempre. Non c'è molta originalità in questo libro, ma si legge volentieri.
Il romanzo è una storia familiare che affronta la tematica del rapporto padre-figlio, due personaggi dotati di molte sfumature e di molti spigoli, assolutamente credibili. Sullo sfondo della splendida Procida si alternano le vicende attuali e i ricordi di una vita. L'epilogo del libro è già evidente a metà romanzo, ma ciò nulla toglie alla storia.
Stile | 7/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 710 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Trama | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 8/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜ |
Consiglio di lettura: sì
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