martedì 29 dicembre 2020

Kiran Millwood Hargrave - VARDØ. DOPO LA TEMPESTA

 




AutoreKiran Millwood Hargrave

TitoloVardø. Dopo la tempesta

Titolo originale: The Mercies

Genereromanzo storico

Editore: Neri Pozza Editore

CollanaI Narratori delle Tavole

Data di uscita: 28 gennaio 2020
Pagine336

Prezzo ediz. cartacea € 18,00

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Isola di Vardø, nell'estremo nord della Norvegia e Bergen.

Dal sito della casa editrice Neri Pozza:

"Kiran Millwood Hargrave è una pluripremiata poetessa, drammaturga e romanziera britannica. I suoi libri per l’infanzia hanno vinto numerosi premi nazionali. Vardø. Dopo la tempesta è il suo primo romanzo storico."



Recensioni

Un romanzo avvincente, basato sulla storia vera di una caccia alle streghe. Straordinario e agghiacciante. (Madeline Miller)

Kiran Millwood Hargrave illumina uno dei capitoli più oscuri della nostra storia. Con Vardø. Dopo la tempesta ci conduce in un luogo dove il cuore delle donne ruggisce più forte del mare in tempesta. (Samantha Shannon)

Un formidabile romanzo storico… che ci mostra la paura patriarcale nei confronti della forza e della ragione delle donne. (Guardian)

La britannica Hargrave si immerge nei pensieri e nei sentimenti di queste donne, inclusa Ursa, la moglie di Absalom Cornet, il cacciatore di streghe, un uomo che vede il Maligno ovunque (tranne che in sé), e ci trascina in un epilogo di angoscia e violenza sempre più ineluttabile, il destino dei deboli, degli schiacciati dalla Storia, degli impotenti di fronte all'abuso del potere, nonostante ogni tentativo, commovente, di indipendenza e di ribellione. (Eleonora Barbieri, il Giornale)

Trama (non viene mai svelato il finale)

Era la vigilia di Natale, il 24 dicembre 1617 quando, poco lontano dalla costa dell’isola di Vardø, all’estrema punta nordorientale della Norvegia, una burrasca si levò così improvvisa che i testimoni riferirono che sembrava scaturita dal nulla. Nel giro di pochi minuti quaranta uomini annegarono. In quel luogo remoto e già scarsamente popolato, si trattò di una vera catastrofe.
E un dolore profondo pervase la vita di Maren, che in un attimo vide morire il padre, il fratello Erik sposato con la lappone Diinna e Dag Bjørnsson, il suo fidanzato, che stava facendo una casa per loro, l’avrebbe finita prima dell’inverno e si sarebbero sposati.
Dopo una tempesta di neve durata tre giorni, le donne si riunirono nella kirke e Maren si rese conto delle dimensioni della catastrofe: quasi tutti i loro uomini erano morti. Alla disperazione si aggiunse la necessità di sopravvivere per le donne rimaste sull'isola. Una di loro soprattutto, Kirsten Sørensdatter, una donna coraggiosa, forte e testarda capì che dovevano iniziare a cavarsela da sole. Molte erano le cose da fare: la legna da tagliare, i campi da coltivare e la pesca. Già, le donne non erano mai uscite a pesca e la cosa suscitò parecchio scandalo. Tra le donne cominciarono però ad affiorare, più o meno latenti, forme di lotta di potere. 
Nel mentre il re Cristiano di Norvegia promulgò una serie di leggi sempre più severe contro i lapponi, che rifiutavano di obbedire alle riforme religiose del re. Per questa popolazione indigena del Finnmark parlare agli spiriti e intessere i venti erano pratiche comuni. Tutto ciò sfociò infine in persecuzioni e massacri sanciti dallo Stato. Anche Vardø fu coinvolta, giunse un Lensmann, Hans Køning e un sovrintendente scozzese, Absalom Cornet che a Bergen, prima di partire per Vardø, aveva sposato Ursa, la quale progressivamente scoprì la crudeltà del marito che le avevano fatto sposare.
Mentre iniziarono le accuse di stregoneria verso alcune donne dell’isola, che avrebbero evocato quella burrasca allo scopo di ottenere la proprietà e il dominio sulle terre dei loro mariti, si susseguirono gli arresti, le confessioni estorte con la tortura, ordalie e processi.
Nel quadro di un paesaggio e di un clima difficili da affrontare, tra le brutalità umane altrettanto difficili da sopportare, ci sarà il tempo per la nascita di un tenero e nascosto amore tra Maren e Ursa.


Giudizio personale

Siamo di fronte ad un romanzo forte e terribile che si ispira ai processi alle streghe di Vardø del 1620. È una storia di donne che cercano di sopravvivere alle avversità della natura, ai tentativi di sottometterle, alle accuse di stregoneria e alle atrocità compiute nel nome della religione.
Il romanzo, pur descrivendo cupe vicende, ha suscitato in me forti emozioni, con il suo riuscito miscuglio di dolore, malinconia, tragedia e poesia.
Lo stile di scrittura riflette in modo efficace l'asprezza dei luoghi e delle situazioni, non ci sono accentuazioni nemmeno nella storia d'amore tra Ursa e Maren, che è quasi solo abbozzata. Anche i personaggi individuali sono delineati in modo sommario, ma il quadro collettivo che ne risulta è invece chiaro ed essenziale.

Stile
8/10
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Piacevolezza lettura
8/10
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Rappresentazione personaggi
7/10
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Trama
8/10
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Giudizio complessivo
8/10
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Consiglio di lettura: sì.

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