Autore: Camilla Läckberg Titolo: Titolo originale: Vingar av silver Genere: Mystery, Suspense, Thriller psicologico Editore: Marsilio Collana: Farfalle/ I gialli Data di uscita: maggio 2020 Pagine: 360 Ambientazione: Fjällbacka e Stoccolma (Svezia), Usa | |
Dal sito della casa editrice Marsilio: "Camilla Läckberg (1974) è l’autrice della serie poliziesca ambientata a Fjällbacka che ha per protagonisti Erica Falck e Patrik Hedström. Vive con i quattro figli a Stoccolma, dove continua a lavorare ai suoi libri, da cui è stata tratta anche una serie televisiva. Oltre ai gialli della serie di Fjällbacka, Marsilio ha pubblicato la raccolta di racconti Tempesta di neve e profumo di mandorle. Läckberg è anche imprenditrice di successo e una delle fondatrici di Invest in Her, una società che investe nell'imprenditoria femminile ed è impegnata in prima linea per l’abbattimento della disparità salariale tra uomini e donne. La serie di Faye, di cui Ali d’argento è il secondo episodio, ha segnato un nuovo capitolo nella sua produzione letteraria e ha presentato ai lettori una protagonista indimenticabile, portavoce di un forte messaggio femminista." |
Recensioni
La libertà di non subire in silenzio, di stare con chi si vuole e come si vuole (a pagina 23 c'è una scena di sesso a tre) e di realizzarsi. Piace ai lettori milanesi la svolta femminista di Camilla Läckberg, che è giunta al secondo volume della serie "thriller della vendetta. (Annarita Briganti, La Repubblica)
La regina del giallo svedese ha all’attivo tre matrimoni (con 4 figli) e 26 milioni di copie vendute. Nel nuovo romanzo, Ali d’argento, realizza le fantasie della sua protagonista («chissà cosa dirà mia madre»). E di sé racconta: « Non esiste “l’uomo della tua vita”, esiste “l’uomo della tua vita attuale". (Luca Mastrantonio, Corriere della Sera)
In queste pagine, senza scivolare e ammorbarci con moralismi e buoni sentimenti, Camilla Läckberg aggiorna e declina le tragedie greche al tempo del #MeToo con un taglio thriller. Tutto questo in attesa della prossima crudele,deliziosa, vendetta. (Francesco Musolino, Il Messaggero)
Trama (non viene mai svelato il finale)
“Ali d’argento” è il secondo episodio della serie di Faye, preceduto da “La gabbia dorata".
Il libro segue due filoni: quello principale, ambientato a Stoccolma, segue le vicende attuali di Faye mentre il secondo filone, denominato “Fjällbacka, allora” ci racconta una storia di violenza familiare su una ragazza, iniziata il giorno del suo tredicesimo compleanno, quando aveva ricevuto in dono dalla mamma una catenina d’argento con un ciondolo a forma di ali.
Faye è la maggiore azionista e amministratore delegato di una società, la Revenge (“Vendetta”), che è una sua creatura e di cui sente la responsabilità nei confronti di tutte le donne che ci hanno creduto e investito. Attualmente sta progettando un’espansione negli Stati Uniti.
Faye è una celebrità in Svezia, donna spregiudicata e anticonvenzionale che non si arrende ma si vendica. All'inizio del romanzo la troviamo in una località italiana dove invece vuole, e deve, restare anonima. Infatti il suo ex marito, Jack, era finito in prigione due anni prima, condannato all'ergastolo, con l’accusa di aver ucciso la loro figlia Julienne, che invece si trova nascosta in Italia insieme a Ingrid, la madre di Faye. Per il resto del mondo Julienne e Ingrid erano entrambe morte. Faye aveva provocato ad arte la condanna di Jack, per evitare che le sue tendenze pedofile potessero procurare del male a Julienne. Nello scandalo, insieme a Jack, era rimasto coinvolto il suo socio Henrik, Bergendahl, che pur evitando il carcere aveva avuto rovinata la sua reputazione.
Nel mentre che la vita di Faye si sta normalizzando, sembra nascere un nuovo rapporto sentimentale con David, da lei anche troppo idealizzato.
Qualcuno però sta cercando di acquisire la Revenge e riesce a raggiungere la quota di maggioranza grazie al fatto che alcune delle donne in cui Faye aveva riposto la sua fiducia, stanno vendendo le loro quote, alle sue spalle. Faye non riesce a scoprire chi vuole portarle via la Revenge ma deve cercare di salvare la sua società, lo deve fare soprattutto per la figlia Julienne.
Aveva commesso l’errore di dare il futuro per scontato: come, con la superbia, Icaro aveva volato troppo vicino al sole con le sue ali di cera, lei aveva pensato di volare a qualunque altezza con le sue ali d’argento.
Giudizio personale
Premetto che non ho letto il primo libro della serie di Faye, "La gabbia dorata" e questo non mi ha consentito di cogliere al meglio i riferimenti ad esso, presenti in "Ali d'argento".
Anche in questo libro troviamo due storie intrecciate tra presente e passato, ma, contrariamente ad altri libri della Läckberg, la trama è deludente. Benché la tematica di fondo sia quella di una società che non protegge la donna, il romanzo scade in un feuilleton rosa, che non rappresenta assolutamente il femminismo.
I personaggi sono stereotipati e l'analisi psicologia approssimativa. Speriamo che la Läckberg ritorni presto alle sue tematiche migliori.
Stile | 5/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜ |
Piacevolezza lettura | 6/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜ |
Rappresentazione personaggi | 5/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜ |
Trama | 4/10 | ⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜⬜ |
Giudizio complessivo | 5/10 | ⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜ |
Consiglio di lettura: no.
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