lunedì 24 febbraio 2020

Andrea Camilleri - UN COVO DI VIPERE


Autore: Andrea Camilleri

Titolo: Un covo di vipere

Genere: Mystery, Thriller, Suspense, Giallo

Editore: Sellerio editore Palermo

CollanaLa memoria

Data di uscitamaggio 2013

Pagine272

Prezzo ediz. cartacea: 14,00 €

E book Kindle: 9,99 €

Ambientazione: Vigata, comune immaginario della Sicilia


Dal sito della casa editrice Sellerio:

"Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 1925-Roma, 2019), regista di teatro, televisione, radio e sceneggiatore. Ha insegnato regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Ha pubblicato numerosi saggi sullo spettacolo e il volume, I teatri stabili in Italia (1898-1918). Il suo primo romanzo, Il corso delle cose, del 1978, è stato trasmesso in tre puntate dalla TV col titolo La mano sugli occhi. Con questa casa editrice ha pubblicato: La strage dimenticata (1984), La stagione della caccia (1992), La bolla di componenda (1993), Il birraio di Preston (1995), Un filo di fumo (1997), Il gioco della mosca (1997), La concessione del telefono (1998), Il corso delle cose (1998), Il re di Girgenti (2001), La presa di Macallè (2003), Privo di titolo (2005), Le pecore e il pastore (2007), Maruzza Musumeci (2007), Il casellante (2008), Il sonaglio (2009), La rizzagliata (2009), Il nipote del Negus (2010, anche in versione audiolibro), Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta (2011), La setta degli angeli (2011), La Regina di Pomerania e altre storie di Vigàta (2012), La rivoluzione della luna (2013), La banda Sacco (2013), Inseguendo un'ombra (2014), Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema (2015), Le vichinghe volanti e altre storie d'amore a Vigàta (2015), La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta (2016), La mossa del cavallo (2017), La scomparsa di Patò (2018), Conversazione su Tiresia (2019), Autodifesa di Caino (2019); e inoltre i romanzi con protagonista il commissario Salvo Montalbano: La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000), L'odore della notte (2001), Il giro di boa (2003), La pazienza del ragno (2004), La luna di carta (2005), La vampa d'agosto (2006), Le ali della sfinge (2006), La pista di sabbia (2007), Il campo del vasaio (2008), L'età del dubbio (2008), La danza del gabbiano (2009), La caccia al tesoro (2010), Il sorriso di Angelica (2010), Il gioco degli specchi (2011), Una lama di luce (2012), Una voce di notte (2012), Un covo di vipere (2013), La piramide di fango (2014), Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano (2014), La giostra degli scambi (2015), L'altro capo del filo (2016), La rete di protezione (2017), Un mese con Montalbano (2017), Il metodo Catalanotti (2018), Gli arancini di Montalbano (2018), Il cuoco dell'Alcyon (2019).

Premio Campiello 2011 alla Carriera, Premio Chandler 2011 alla Carriera, Premio Fregene Letteratura - Opera Complessiva 2013, Premio Pepe Carvalho 2014, Premio Gogol’ 2015."


Recensioni

In tarda età Camilleri si abbandona alla sperimentazione. In altri casi,, come nel romanzo Noli me tangere sperimenta nella tecnica, utilizzando solo i dialoghi, come se il racconto fosse un’unica soggettiva cinematografica. Qui, nel Covo di vipere, sdogana un tabù sociale. I cattolici si sono incupiti. Ma su Montalbano rimani incollato... (Francesco Specchia su liberoquotidiano.it)

Questo è uno dei migliori Montalbano della nostra vita. Il voto è il solito. Dieci e lode (periodico). (Antonio D'Orrico su Corriere della Sera  - Il Club de La Lettura)

Questa volta Salvo Montalbano sembra essere precipitato nel bel mezzo di una tragedia greca. Il solito abbrivio onirico, gli offre subito una segnaletica ambigua, sinuosa: è l'apparenza che inganna, la finzione in agguato. Quello che a tutta prima sembrerebbe infatti un eden armonioso e pacificante si rivela, a mano a mano che il commissario di Vigàta spinge avanti la detection, un "covo di vipere" (Salvatore Ferlita, La Repubblica)


Trama

A Marinella è l’alba, Montalbano sogna di trovarsi con la fidanzata Livia in un particolare Giardino dell’Eden e viene svegliato da ciò che gli sembra il canto di un usignolo ma che in realtà è il fischiettare di un barbone. Il vagabondo racconta al commissario di vivere in una grotta poco lontana e di aver trovato rifugio sulla verandina del villino per ripararsi dal forte temporale della notte appena passata. Montalbano non ha il tempo di approfondire la questione perché si ritrova coinvolto nell'indagine sull'assassinio del ragionier Cosimo Barletta, ucciso con una rivoltellata alla nuca. Il movente dell’omicidio non è chiaro: esistenza che sembra tranquilla e rispettabile, vedovo, casa in paese e al mare, padre di due figli, Arturo e Giovanna, dalle cui parole però sembra emergere un’altra personalità del padre, dal carattere difficile e dagli affari torbidi. Se ne ha conferma quando, nel doppio fondo di un cassetto della scrivania, vengono trovati foto e lettere equivoche che rivelano una seconda vita molto diversa da quella conosciuta. I figli parlano anche di un testamento che non si ritrova.
Intanto arriva Livia a Vigata e, mentre il commissario è impelagato nelle indagini, fa conoscenza con Mario, il vagabondo che vive nella grotta. Incuriosita dai suoi segreti vorrebbe saperne di più sui motivi che lo hanno portato a vivere come un barbone. Mario sa molte cose che aiuteranno Montalbano a scoprire la verità, facendo emergere aspetti e vicende nascosti in un “covo di vipere” che il commissario forse avrebbe preferito non scoperchiare.

Giudizio personale

Lo stile è sempre quello scorrevole e gradevole di Camilleri, il tema affrontato invece è particolarmente scabroso e difficile. Intendiamoci, la lettura è sempre piacevole e intrigante, nonostante le difficoltà linguistiche. I personaggi principali e secondari sono ben delineati nelle loro psicologie, ma c'è qualcosa che mi ha convinto che questo non sia il capolavoro di Camilleri: mi è sembrato di avvertire un po' di fatica e di stanchezza (in Montalbano o nell'autore) e poi si comprendono presto quelli che saranno gli esiti della storia. Ma Camilleri è sempre un mostro sacro.

Stile
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Piacevolezza lettura
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Giudizio complessivo
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜










Consiglio di lettura: sì

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