mercoledì 25 marzo 2020

Albert Camus - LO STRANIERO


AutoreAlbert Camus

TitoloLo straniero

Titolo originale: L'Étranger

GenereRomanzo, Giallo, Opera di referenza, Narrativa filosofica, Letteratura dell'assurdo, Narrativa esistenzialista

Editore: Bompiani

Collana: Classici Contemporanei

Data di uscita: pubblicato la prima volta nel 1942, da Bompiani pubblicato nel febbraio 2015

Pagine168

Prezzo ediz. cartaceaBrossura con bandelle € 12,00

E book Kindle: 4,99 €

AmbientazioneAlgeria

Dal sito della casa editrice Bompiani:

"Albert Camus (1913-1960) nacque in Algeria, dove studiò e cominciò a lavorare come attore e giornalista. Affermatosi nel 1942 con il romanzo “Lo straniero” e con il saggio “Il mito di Sisifo”, raggiunse un vasto riconoscimento di pubblico con “La peste”. Nel 1957 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Di questo autore, oltre ai titoli già citati, Bompiani ha pubblicato “Caligola", “Il diritto e il rovescio”, “L'estate e altri saggi solari”, “L'uomo in rivolta”, “La morte felice”, “I demoni”, “L'esilio e il regno”, “Riflessioni sulla pena di morte”, “Tutto il teatro”, “La caduta”, “L’uomo in rivolta”, “Il primo uomo”, “Taccuini 1935-1959”, “Questa lotta vi riguarda. Corrispondenze per Combat 1944-1947”. Nei Classici Bompiani è disponibile il volume "Opere. Romanzi, racconti, saggi"."


Recensioni

Resta uno degli incipit più duri della storia della letteratura: "Oggi la mamma è morta". E’ quello de Lo straniero..... E’ il tema dell’assurdo, che però, a differenza della sua versione nichilistica, si risolve nel finale in una epifania in cui Camus mette il suo spaesato (o è spaesata la società?) personaggio. (Dario Olivero, La Repubblica)

La scoperta di tutto l’assurdo che basta alla vita: Kafka e Pavese, la banalità del male e la giustizia spettacolo, Hemingway e Carrère. La fredda lucidità della parole, i contorni incerti dell’esistere. Appassionata estraneità: il massimo del distacco come sommo attaccamento. Datato esistenzialismo? Nel gomitolo del condannato Meursault c’è un filo struggente che lega ognuno di noi, oggi. O forse ieri, non so. (Michele Farina, Corriere della Sera)
Albert Camus nel 1942 scrive “Lo straniero”, un classico della letteratura contemporanea che rappresenta tramite immagini quel concetto dell’assurdo che l’autore stava allora delineando e che teorizzerà ne “Il mito di Sisifo”.
“Lo straniero” è stato definito come “uno di quei libri per i quali è ormai indifferente avere un secolo in più o uno in meno”: esso è infatti del tutto metastorico nella misura in cui attua un inquadramento sul senso di estraneità rispetto a se stessi e al mondo attraverso la figura di Meursault, il protagonista.
 (Silvia Di Conno, il Messaggero Italiano)
Trama (non viene mai svelato il finale)

Il libro, composto da due parti, racconta le vicende di un uomo francese di nome Meursault che vive ad Algeri. E’ un modesto impiegato apatico ed indifferente alla vita, a cui un giorno viene annunciata la morte della madre, ricoverata in un ospizio a Marengo. Egli parte dunque per recarsi al cospetto della salma, rifiutandosi però di vederla e manifestando un comportamento indifferente, che lascia di stucco amici e presenti. Il giorno successivo, di ritorno ad Algeri, va a fare il bagno al porto della città e lì incontra Maria Cardona, un’ex collega di ufficio con la quale riallaccia i rapporti, che diventano intimi. L’uomo non prova sentimenti ma solo attrazione fisica verso Maria, che invece è innamorata di lui e vorrebbe sposarlo.
Una domenica, invitato da Raymond, un vicino di casa, si reca con lui fuori città al mare. Lì incontrano due arabi che da tempo seguono Raymond con l’intenzione di vendicare la sorella di uno dei due, vittima di un comportamento violento di Raymond. Nasce una lite dove Raymond viene ferito. In seguito Meursault, per caso incontra nuovamente i due arabi ma questa volta ha in tasca ha una pistola prestatagli dall’amico  …

Giudizio personale
Siamo di fronte ad un capolavoro della letteratura mondiale, quindi tanto di cappello. L'apatia, l'indifferenza ed il senso di straniamento del protagonista sono descritti in modo così esemplare da provocare anche la mia indifferenza di fronte ad un personaggio come Meursalt, al limite della patologia.  Ritmo lento, frasi brevi e concise, non è propriamente una lettura piacevole. Occorre affrontare il libro con lo spirito giusto e il mio forse non lo era.

Stile
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜
Piacevolezza lettura
5/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
8/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜
Trama
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜










Consiglio di lettura: sì

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