mercoledì 11 marzo 2020

Helena Janeczek - LA RAGAZZA CON LA LEICA


AutoreHelena Janeczek

TitoloLa ragazza con la Leica

Genere: Narrativa italiana, biografia

Editore: Guanda

Collana: Narratori della Fenice

Data di uscita7 settembre 2017

Pagine336

Prezzo ediz. cartacea: brossura € 18,00 

E book Kindle: 2,99 €

Ambientazione: Spagna, Parigi, Roma, Napoli, Lipsia


Dal sito della casa editrice Guanda:

"Helena Janeczek, nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent'anni. È autrice di Lezioni di tenebra, Premio Bagutta opera prima, Le rondini di Montecassino, finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa e La ragazza con la Leica, Premio Strega 2018, Premio Bagutta, Selezione Premio Campiello. Tutti i suoi libri sono editi da Guanda. Il suo sito internet è: www.helenajaneczek.com


Recensioni

Nei suoi libri, Helena Janeczek costruisce e ricostruisce memorie. Le recupera, le accumula, le immagina, le integra con le sue, le sminuzza, le filtra, le ricompone in mosaici di tessere aguzze che rifrangono le mille luci (e le ombre) di una storia, della Storia. (Michele Gravino, Il Venerdì, La Repubblica)

Finalmente il premio Strega è donna. Helena Janeczek trionfa nell’agone romano con 196 su 660 preferenze per “La ragazza con la Leica” (Guanda), racconto struggente dell’avventurosa vita di Gerda Taro, fotografa uccisa durante la guerra civile spagnola. (Mirella Serri, La Stampa)

In poche pagine rotolano coincidenze e avvenimenti storici, idealità e utopie, lotta armata per la libertà e si spalanca un Novecento gravido di morte. (Davide Turrini, Il Fatto Quotidiano)

Trama

Gerda Taro è la “ragazza con la Leica”, il cui vero cognome è Pohorylle. Gerda proviene della borghesia ebraica di Stoccarda e nel libro viene raccontata la sua breve ed intensa parentesi di vita. Agli inizi degli anni ’30 del millenovecento troviamo Gerda cospiratrice antinazista a Lipsia e a Berlino, la ritroviamo poi grande fotografa a Parigi insieme ad un profugo ungherese, il fotografo e compagno, universalmente conosciuto con lo pseudonimo Robert Capa, attribuitogli proprio dalla fantasia di Gerda. Il libro racconta la sua breve storia, conclusasi tragicamente a ventisette anni, sotto un carro armato nel 1937 a Brunete, in una Spagna tragicamente lacerata dalla guerra civile, mentre documentava la caduta della Spagna repubblicana. La sua sfrontata gioia di vivere, il suo coraggio, per scelta dell'autrice, è raccontato sulla base dei ricordi di tre testimoni che hanno incrociato la vita di Gerda. Il primo è il dottor Willy Chardack, ebreo tedesco come Gerda,  anch'egli rifugiato a Parigi dopo l'ascesa al potere di Hitler. La seconda è l’ex modella Ruth Cerf, amica dai tempi del liceo. Il terzo è Georg Kuritzkes, che gira su una Vespa alla periferia di Roma in cerca di un amico fotografo e di un passato che è diventato storia.

Giudizio personale

Indubbiamente dietro a questo libro c'è una lunga e precisa fase di studio e di documentazione, che si è però tradotta in un libro che a me è risultato molto, molto indigesto. Siccome raramente si legge un libro in una sola volta, più spesso si interrompe alla sera e si riprende nei giorni successivi: ebbene, ad ogni interruzione, ho fatto una grande fatica a ritrovare (e spesso non ci sono riuscito) il filo del discorso. Già, perché questo filo è tenue e si divide in molti altri fili ed il lettore si disperde nel tentativo di ricucire la vita di Gerda. Senz'altro è stata una scelta voluta dalla Janeczek, che io personalmente non ho gradito. Tutti questi sfasamenti spazio-temporali mi hanno fatto venire più volte la tentazione di interrompere la lettura e riporre il libro. Probabilmente sono stato incapace io di entrare nel libro ma il libro non è entrato in me. Peccato! 

Stile
4/10
⬛⬛⬛⬛
Piacevolezza lettura
3/10
⬛⬛⬛⬜⬜⬜⬜⬜⬜⬜
Rappresentazione personaggi
7/10
⬛⬛⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Trama
5/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜⬜
Giudizio complessivo
4/10
⬛⬛⬛⬛⬜⬜










Consiglio di lettura: no

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